Colombo: «Stabilità monetaria senza frenare lo sviluppo economico»

Colombo: «Stabilità monetaria senza frenare lo sviluppo economico» Un'intervista del ministro del Tesoro dopo l'assemblea di Washington Colombo: «Stabilità monetaria senza frenare lo sviluppo economico» I temporanei disavanzi della bilancia dei pagamenti possono essere affrontati con l'aiuto del Fondo monetario - Allo studio un sistema per adeguare la liquidità internazionale al crescente volume degli scambi Roma, 12 ottobre. Il ministro del Tesoro, on. Colombo, in una intervista ài settimanale Rotosei, illustra le conclusioni della recente Assemblea del Fondo Monetàrio Internazionale, svoltasi a Washington,ed alla quale egli ha partecipato in rappresentanza dell'Italia. < L'assemblea del Fmi — rileva tra l'altro il ministro Colombo — si è innanzitutto soffermata sul problema, tanto attuale anche in Italia, di frenare l'aumento dei mezzi monetari in circolazione, 'sènza compromettere lo sviluppo ulteriore delle economie del paesi industrializzati." E' stata cioè ribadita autorevolmente l'assoluta necessità di tenere a freno l'inflazione, pur senza compromettere lo sviluppo >. inoltre — ha aggiunto il ministro — < particolare inte'resse ha destato il proposito espresso nel . rapporto del. '"Fondo" di tenere sotto esame i tentativi in atto in vari paesi per concretare una politica del redditi, rivolta appunto alla preservazione della" stabilità monetaria >. Dopo aver ricordato 'che, -sulla, base del rapporto del 11 ■ i ■ i f il 11 f 111 li 11 iiiiiiiiiiiiniiiii munir . r i a ; ; ; - nuovo direttore generale signor Schweitzer, l'assemblea del Fmi ha affrontato il' problema' dell' adeguatezza delle risorse valutarie dei vari Paesi al crescente volume degli scambi internazionali ed al proposito che gli scambi continuino ad accrescersi, Colombo osserva che «nell'esame di questi problèmi si sono separate le esigenze di breve periodo, cioè le esigenze di oggi, da quelle di lungo periodo, e - cioè di domani. Per quanto riguarda le esigenze di breve periodo -sprosegue il ministro — è emersa l'opinione comune che i problemi contingentiposti da. temporanei deficit della bilancia dei pagamenti possano essere affrontati con il funzionamento del sistema vigente e, cioè, con l'aiuto del "Fondo"». In tal modo si evita . che i Paesi che subiscono disavanzi temporanei nella bilancia dei pagamenti debbano sottoporre le loro economie a misure che provocherebbero brusche interruzioni nei loro processi interni di espansione economica. «Per quanto riguarda invece i problemi di domani,; pur ribadendosi la solidità dell'attuale sistema, si è convenuto che le proposte fatte da più parti per un adeguamento del sistema di liquidità internazionale al crescente volume degli scambi, siano coordinatamente e congiuntamente studiate in modo da ottenere, per l'anno prossimo, un progetto sul quale . deliberare. Gli studi procederanno in modo parallelo da parte del "Fondo" e del Comitato monetario dei 10 Paesi, che ha sede a Parigi. «Tutto sommato — afferma Colombo — a Washington sono state poste le basi affinché l'azione futura del Fondo monetario internazionale possa continuare a svolgersi con efficace e tempestivo adattamento al modificarsi delle esigenze é al sórgere di nuovi problemi ». Successivamente', il-., ministro si occupa dèlie conclusioni dell'assemblea della Banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo (Birs), i cui lavori — sempre a Washington — sono stati presieduti quest'anno dal governatore della Banca d'Italia, dott. Carli. «Il nostro paese — ricorda in proposito Colombo — ha '.fatto ampio ricorso alla Birs nel periodo compreso tra il 195J2 ed il 1957. Furono quelli i primi anni della politica straordinaria per il Mezzogiorno, durante i quali le nostre risorse interne non potevano far fronte alla domanda di risparmio per IIIIIlllllllllillllllllllllllllllllllllllMIMIIIIIIIIIIIIlllll effettuare investimenti produttivi di notevole entità. La Cassa per il Mezzogiorno, a ciò autorizzata da apposita legge, fece allora ricorso alla Banca Internazionale che, attraverso succèssivi prestiti, pose a disposizione dell'economìa del Mezzogiorno qualcosa come 200 miliardi di -lire, da restituire ' In un periodo medio di 20-26 anni.

Persone citate: Carli, Schweitzer, Washington Colombo

Luoghi citati: Italia, Parigi, Roma, Washington