I testi d'accusa per i carabinieri «hanno dello palesemente il falso»

I testi d'accusa per i carabinieri «hanno dello palesemente il falso» La motivazione della sentenza del Tribunale di Trento I testi d'accusa per i carabinieri «hanno dello palesemente il falso» In una lunga relazione i giudici esaminano le posizioni delle otto parti lese - Concludono che nessuno è attendibile - Le querele fanno parte di un'«orchestrazione suggerita da elementi estranei» (Nostro servizio particolare) ' Trento, 7 ottobre.E' stata depositata ieri la motivazione della sentenza emanata dal Tribunale di Trento, con la quale si assolvono con formula piena otto carabinieri dall'accusa di lesioni ad otto altoatesini detenuti perché sospetti di atti terroristici, e si applica l'amnistia a due altri carabinieri. Le motivazioni sono contenute in 80 pagine. I giudici fanno una premessa. Innanzitutto che < nessuna forma di violenza è consentita su persone arrestate, detenute o comunque a legittima disposizione dell'autorità inquirente; né possono considerarsi quali esimenti le rilevate circostanze soggettive (idioma delle per¬ sone indiziate) od oggettive (natura dei reati di cui sono indiziate), ovvero lo scopo che può spingere l'agente al compimento di atti di violenza ». E poi che: tNon esiste nel nostro ordinamento alcuna norma che escluda la responsabilità penale a causa di benemerenze, sia pure altissime, che il responsabile possa aver acquistato con comportamenti positivi ed encomiabili; così conie non esiste alcuna norma che autorizzi la sottoposizione di persone indiziate di determinati reati a misure o trattamenti particolari che non siano quelli previsti dalla legge processuale penale di uno Stato di elevata civiltà e di altrettanto probante tradizione giuridica ». Nella seconda parte della motivazione i giudici passano ad esaminare le prove contro gli imputati: prove che si riducono alle dichiarazioni delle parti lese. Le querele furono presentate « pressoché al termine legale dietro istruzioni pervenute da persone diverse dalle parti lese». Il risultato di questo comportamento è, che non è stato possibile al perito medico eseguire un <etccertamento obiettivo e tranquillante» delle lesioni. La motivazione esamina una per una le posizioni dei querelanti per ■ dedurne ' il grado di attendibilità. Per ognuno ci limitiamo a dare una frase che riassume le conclusioniGiuseppe Innerhofer: < Riesce assai difficile spiegarsi come un essere umano, sia pure di elevatissima resistenza, possa esser stato sottoposto ad un simile trattamento senza soccombere. Le macroscopiche contraddizioni in circostanze di-rilievo fondamentale, le contraddizioni radicali con quanto affermato dai congiunti non possono condurre a diversa conclusione: l'Innerhofer allorché uscì dagli interrogatori non aveva alcunché ». Luigi Hauser: « Sulla base degli elementi assunti, si può affermare che l'Hauser non è teste attendibile perché le sue dichiarazioni non trovano riscontro negli obiettivi .accertamenti peritali, ed egli equivoca su luoghi emersone». Adolfo Pomella: le dichiarazioni da lui rese «sono pervase da tali e tante contraddizioni e motivi di inattendibilità da,non poter costituire legittima e sicura fonte di prova, cosicché lo stesso parere peritale, secondo cui per talune lesioni il meccanismo accidentale di causazione sarebbe improbabile, non può da solo costituire prova sufficiente circa la sussistenza dei fatti». Ermanno Anrather: < Dove sono le tracce di tutti i trattamenti descritti in querela: dei pugni sul viso, dèlie bastonate alle mani ' e all'avambraccio, delle ustioni derivanti dalla spegnitura di numerose sigarette nella mano, dei calci e pugni nelle parti genitali, dello strappo così violento dei capelli che ne rimasero un pugno nelle mani al carabiniere t » « La maggior parte dei trattamenti descritti dalla parte lesa sfugge ed è sfuggita a qualsiasi controllo;.affidata soltanto ' alle deposizioni -eli- - testinattendibili perché falsi». Konrad Matuella: « Evidentemente fidando nel fatto che alcune sue affermazioni sembravano ricevere riscontro nella perizia medica, si è inse rito nella " orchestrazione ", inventando particolari postumche avrebbero dovuto obiettivarsi e non lo sono stati». Francesco Egger: *La sola conclusione che può trarsi è che è teste inattendibile, per tutte le falsità e contraddizionsciorinate nei vari interrogatori » Erich Walter: «Le obiettivamente accertate false dichiarazioni del querelante non consentono di ritenerlo teste attendibile e, pertanto, trattandosi di lesioni specifiche, il solo giudizio di possibilità emesso dal perito non può costituire prova sufficiente del fatto»Bruno Veronesi: «Si è inserito nel novero di coloro chhanno aggiunto via via'particolari di carattere sostanzialcirca i maltrattamenti subitiportico/ari che avrebbero do.^,, trovare obiettiva conferi negli esami peritali e ch|non Z'ftanno avuta». r. 8.

Persone citate: Adolfo Pomella, Bruno Veronesi, Erich Walter, Ermanno Anrather, Francesco Egger, Hauser, Innerhofer, Konrad Matuella, Luigi Hauser

Luoghi citati: Trento