La Cassazione si riunisce per decidere se annullare il processo ai finanzieri

La Cassazione si riunisce per decidere se annullare il processo ai finanzieri Mentre a Eiodt il dibattito si avvia alla conclusione La Cassazione si riunisce per decidere se annullare il processo ai finanzieri Il verdetto dei supremi giudici previsto per i primi giorni di ottobre - Gli avvocati sostengono che l'istruttoria è stata illegittima • Nell'udienza di ieri hanno parlato i patroni dei sottufficiali coinvolti tentativi di concussione (Dal nostro inviato speciale) Lodi, 27 settembre. Quale sarà la sorte di questo processo? I finanzieri accusati di concussione verranno scarcerati e l'istruttoria dovrà essere rifatta daccapo t Questi interrogativi, formulati più volte dagli avvocati nei giorni scorsi, si sono ripetuti stasera per una.notizia recata in aula, »,jtwtffg or^gffaAìy, Del^Pen-. nino: oggi la terza sezione della Corte di Cassazione ha preso in esame il ricorso, col quale si sostiene l'illegittimità dell'istruttoria che ha rinviato a giudizio i quattordici imputati. La, procedura, infatti, venne curata non dal giudice istruttore di Lodi, ma dalla sezione istruttoria di Milano. Poiché la Corte Costituzionale, con recente sentenza, ha affermato il principio secondo il quale ogni imputato deve essere giudicato « dal proprio giudice precostituito », ne consegue — secondo l'avv. Del Pennino — l'illegittimità del provvedi¬ iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiii mento di avocazione dell'istruttoria da parte del magistrato di Milano. La terza sezione della Corte di Cassazione, anziché accogliere o respingere il ricorso, l'ha rinviato all'esame delle sezioni riunite del Supremo Collegio: esso sarà presumibilmente esaminato nella prima settimana di ottobre. ' Le- parti lese, coniugi Carlo e-^orgr Stefjentyi,-~stmo;ytate di scena dal mattino alla sera, nel corso delle nuove arringhe di difesa. L'avv. Covino, concludendo la difesa del brigadiere Tinelli per il quale ha chiesto l'assolutoria con formula piena, ha in particolar modo attaccato Rosa Steffenini, sostenendo che le accuse della donna sono infondate. L'avv. Candian ha poi preso la parola per il maresciallo Romolo Cantagallo, che deve rispondere di una sola imputazione: 150 mila lire riscosse dai coniugi Steffenini. Secondo il difensore, l'accusa è priva di fondamento. Il loro rac- iiiiiiiiiuiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiniiiiiitiiii conto appare incredibile per le sue . stesse caratteristiche: sia lo Steffenini, sia la moglie, si contraddicono. Si trattò di 100 o di 1S0 mila lire? Vennero pagate in casa del Cantagallo o altrove? In una sola volta o in tre rate? L'avv. Candiàn cita un fatto che — egli dice — è da ritenersi sintomatico: lo Steffenini afferma di aver versato 150 mila-lire in -un periods-in cui (come fu accertato nella procedura fallimentare) non a<.eva neanche le poche migliaia di lire occorrenti per ii pagamento del bollo dell'auto. C'è di più — soggiunge l'oratore —; stando alla versione dello stesso Steffenini, questi avrebbe accettato di dare 100 o 150 mila lire al Cantagallo per sanare irregolarità le cui sanzioni importavano una multo, di 73 mila lire. Il difensore afferma che a determinare il rinvio a giudizio del Cantagallo, hanno influito alcune « voci» verbalizzate dal maresciallo Lacci: « svolgeva attività di agente d'assicurazione », « a.veva un'auto », « possiedi? cospicui immobili'». Ma tutte queste affermazioni risultarono infondate. L'avv. Candian ha chiesto l'assolutoria con formula piena. E' stata poi la volta dell'avv. Bavaro, difensore dei marescialli Alessandro Zucchetti e Manlio Germani. Lo Zucchetti è colui che, secondo l'accusa, negli episodi riguardanti i coniugi Steffenini e l'industriale Ernesto Rusconi, avrebbe accompagnato le parti lese in casa del capitano in pensione Ugo Zocca, intervenuto in qualità di mediatore per placare i verificatori. L'imputato ha negato quelle visite, indicando anche com'è noto, un alibi: nel periodo dei fatti egli, ormai in pensione, non si allontanò mai dalla ditta Mascheroni, presso la quale era impiegato. L'episodio Steffenini è stato inventato di sana pianta, ha affermato il difensore, soggiungendo che questa invenzione offre, anche la chiave per spiegare l'enigma dello strano comportamento della parte lesa Ernesto Rusconi. Il Rusconi, arrestato quale teste reticente, dopo un lungo silenzio si decise a parlare in istruttoria: disse allora di aTcmsai■ IlllllllllllllItlllillJllltlllltlitlllliilllllllillililii i a i o o e , o e o a a o e, e e o n i aver versato quattro milioni al Tato. In udienza variò il racconto, sostenendo che la somma, concordata col Tato, era stata da lui pagata in parte (due milioni) allo Zocca, che andò a trovare in compagnia dello Zucchetti. Secondo l'avv. Bavaro il Fluisco ni avrebbe dapprima formulato genericamente l'accusa contro il Tato per farsi scarcerare; . giunto al dibattiménto, nella preoccupazione di rendere più credibile la propria accusa, si sarebbe ispirato alla deposizione degli Steffenini per inventare la nuova verrione. Il difensore, dopo aver chiesto l'assolutoria dello Zucchetti con formula piena, ha prospettato due tesi subordinate: se si dovessero ritenere veri i due episodi, si tratterebbe non già di concussione, ma di truffa o di corruzione. L'oratore si è infine occupato del Germani, per il quale il P.M. ha chiesto l'assolutoria per insufficienza di prove. Questo imputato è stato rinviato a giudìzio per aver partecipato all'ispezione al calzaturificio Rocca, il cui titolare, Cusani, per placare i verificatori, pagò due milioni al misterioso personaggio di piazza Cinque Giornate a Milano. Il Germani, ha detto il difensore, deve essere assolto con formula piena. Ha infine parlato l'avv. Cerrato, difensore del maresciallo Sergio Alparone, che deve rispondere di tre imputazioni: le 700 mila lire versate dagli Steffenini al capitano Zocca e destinate ai finanzieri; una tentata concussione di due milioni e mezzo imbastita senza risultato ai danni dello Steffenini; l'< operazione » denunciata dalla parte lesa Fortunato Corrù (somma estorta: 700 mila lire). Il difensore, dopo una particolareggiata ed ampia analist tecnica delle modalità dette verifiche fiscali nelle ditte in questione, ha sostenuto che le circostanze di fatto dimostrano l'assurdità delle accuse. In difesa dell'Alparone, per il quale il P.M. ha chiesto nove anni di reclusione, parlerà ancora nei giorni venturi l'avvocato Sbisà. Il processo è stato rinviato a lunedì mattina per le altre arringhe. f. f. iiiltllllitlillllllllllalllllltlitllllllllllllllilllflltlllJl

Luoghi citati: Lodi, Milano