Polemiche dei sindacalisti sugli stipendi e sui prezzi

Polemiche dei sindacalisti sugli stipendi e sui prezzi Discusso il tifando del lavoro alla Camera Polemiche dei sindacalisti sugli stipendi e sui prezzi Il socialista Santi respinge la tesi che i salari siano fatti dipendere dalla produttività - Il democristiano Sabatini sollecita l'intervento dei lavoratori all'elaborazione della politica economica - Il liberale Cassandra lamenta sprechi nella Previdenza e lacune nella preparazione professionale (Nostro servizio particolare). Roma, 27 settembre. Alla. Camera hanno parlato oggi 1 dirigenti delle organizzazioni sindacali, intervenendo nel dibattito sul bilancio del Lavorò. Il segretario socialista della Cgil, on. Santi! esaminando il problema dei salari,- ha affermato, che il livello salariale italiano è il più basso fra tutti i Paesi deiMeo e non basta a soddisfare le esigenze dei lavoratori fra le quali vanno inclusi anche il diritto allo svagò e <i consumi culturali ». Non' è vero — ha detto Santi — che a determinare l'aumento del costo della vita siano stati. gli incrementi salariali degli ultimi due anni: esso al contrario è dipeso dal rincaro dei generi alimentari, dall'accresciuto squilibrio fra agricoltura e industria, dal balzo in su dei fitti. La colpa di tutto, secondo Santi, -è da imputarsi a quella che ha definito « la politica della giornata > praticata in questi ultimi anni. Santi ha negato che l'incremento, dei salari sia stato su- • periore a quello della produttività (se si eccettua il 1962); in ogni caso i sindacati non vogliono trasformarsi in « ragionieri > e < guardiani » delle statistiche e non possono accettare il principio dell'agganciamento dei salari alla produttività: i sindacati vogliono conservar la loro funzione di stimolo che impedisce la cristallizzazione dell'attuale ripartizione del redditi. Il rapporto salari - produttività; è inaccettabile senza il controllo dei prezzi e dei profitti e finché" restano immutati! fattori del processo produttivo. Anche la politica liberale (scuola, ospedali! previdenza, case) è stata respinta da Santi perché cozza contro <Za borghesia ottusamente conservatrice cosi ben dipinta in un articolo di La Malfa > e anche perché è impossibile senza lina riforma tributaria, quindi senza una programmazione democratica. Sui provvedimenti presi recentemente dal Consiglio dei ministri. Santi ha detto che la sua cprtma e personale impressione' è di delusUónej perplessità vft; preoccupazione, spg-. eia s per» » una- affermozione ■ del comunicato-che sembra archiviare la nota aggiuntiva di La Malfa ..e ogni serio indirizzo di programmazione, rinunciando a qualsiasi selezione degli investimenti e lasciandola nelle mani dei gruppi responsabili degli attuali squilibri. ' Riserve si devono anche avanzare sui provvedimenti per il credito 'che .appaiono non rispondenti ad una linea di sviluppo >. ; Il democristiano Sabatini, esponente della Clsl, ha detto che la tutela dei lavoratori non si esaurisce con la creazione di strumenti giuridici ma si realizza soprattutto con la consapevolezza che le classi lavoratrici acquisiscono dei loro diritti e della loro funzione nella società. Sabatini ha polemizzato anche-con i liberali definendo «anacronistiche e assurde» le loro posizioni perché l'intervento operativo e non soltanto indicativo dello Stato si presenta ogni giorno di più come l'unico strumento valido per una ordinata dinamica economica. La Cisl non sì è limitata alle rivendicazioni' e alla stipulazione-di, contratti ma ha anche sollecitato l'autonoma partecipazione dei lavoratori alla elaborazione della politica eco nomica del Paese. Per i liberali Von. Cassandro si è occupato delle sperequazioni nel settore previdenziale e in quello della preparazione professionale: esse sono fra l'altro le cause della crisi agricola e dell'emigrazione di grosse aliquote di contadini vèrso altre regioni ed altre occupazioni. E* necessario — ha detto poi Cassandro — sviluppare 1 corsi dì rieducazione per minorati e invalidi e riorganizzare l'assi stenza ai lavoratori emigrati. Occupandosi infine delle norme costituzionali riguardanti i problemi sindacali,' Cassan dro ne ha auspicato l'attuazione anche per precisare la funzione dei sindacati che non possono organizzare scioperi per motiyi non economici, trasformando uno strumento lecito in un atto di sopraffazione e di violenza. Il segretario generale della Cgil,' il comunista Novella, ha criticato le misure adottate di recente dal governo pei- fronteggiare la congiuntura economica sfavorevole: questi provvedimenti — ha detto Novella — tendono di fatto a realizzare 'una compressione dei consumi' ed un indirizzo degli investimenti in contraddizione con una linea di poli- • tica economica .democratica. L'on. Emanuela Savio (de), occupandosi dei problemi del lavoro femminile, ha osservato che sempre più si manifesta la necessità di una preparazione specifica adeguata al continuo progresso tecnico; come sempre più evidente è la necessità di un superamento deila provvisorietà del lavoro femminile. A questo proposito usctànploptl'f(dgIObocIdnImbddmgsdrmsdlinlzercfqblmlfvsslasuKJ un notevole passo avanti è stato compiuto con la legge che ha eliminato la possibilità del licenziamento della, donna coniugata. Ma occorre procedere oltre per questa strada, ponendo allo studio 1 criteri dell'orario parziale è dell'orario intermittente, sebbene le difficoltà per l'adozione di questi criteri a favore delle donne lavoratrici (eccezion fatta per i settori dell'Insegnamento e dell'impiego statale-) siano evidenti. . r. s.

Persone citate: Emanuela Savio, La Malfa, Sabatini

Luoghi citati: Roma