Scoperto un «cancro delle piante» abbastanza simile a quello umano

Scoperto un «cancro delle piante» abbastanza simile a quello umano Scoperto un «cancro delle piante» abbastanza simile a quello umano L'annuncio del prof. Gautheret ad un congresso in corso a Parigi - Nei tumori vegetali sarebbe sempre presente una determinata sostanza, l'addo indol-acetico (Nostro servizio particolare) Parigi, 24 settembre. (I. ni.) Anche le piante possono avere il cancro ed esso ha una certa analogia con quello degli animali, cioè degli uomini, secondo una comunicazione fatta dal prof. Gautheret, dalla Facoltà di Scienze, alle «Giornate della farmacia», che si stanno svolgendo attualmente a Parigi. Ci sono parecchi tipi di tumore nei vegetali, ha dichiarato il prof. Gautheret, e alcuni di essi hanno un'origine genetica. Si sviluppano nelle piante ibride, talvolta spontaneamente e soprattutto dove c'i una piaga. Possono anche prodursi tumori virali per 'l'azione dei virus trasmessi dagli insetti, e tumori batterici, per l'azione di un batterio, ma questo non fa che provocare il tumore, il quale si sviluppa poi da sé. («Ora — ha proseguito il prof. Gautheret — si constata che le particolarità delle cellule cancerose, i fattori che provocano la trasformazione cancerosa e le conseguenze dal punto di vista cellulare sono eguali nelle piante e negli animali, cioè nell'uomo. Ciò ha permesso di precisare il valore di certe ipotesi. La cellula umana si moltiplica in modo anarchico, soltanto con l'ap¬ porto di sostanze determinate. Il processo più semplice delle piante ha permesso di scoprire quale è la sostanza che prò voca ed accompagna lo svilup po dei cancri èTel regno vegetale: è l'acido indol-acetico, che la cellula normale elabora in piccolissime dosi e che la cellula ammalata fabbrica invece in gran quantità. Rima ne da conoscere il perché e come ciò avviene ». I competenti affermano che questa comunicazione è importantissima, perché indica una nuova via di esplorazione nella quale è possibile avviarsi senza trovarsi in contraddizione con le teorie già note. Essa, anzi, le completerebbe.

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