Una serie di proposte per tutelare il buon vino

Una serie di proposte per tutelare il buon vino Convegno di 50 presidenti di Cantine Una serie di proposte per tutelare il buon vino - Alla riunione di Aiti hanno partecipato i produttori di un milione di ettolitri - Si chiede fra l'altro la costituzione di super-consorzi con vaste attrezzature (Dal nostro inviato speciale) Asti, 18 settembre. In una sala dell'Amministrazione provinciale erano riuniti stamane quasi tutti i presidenti delle Cantine sociali, che sono una cinquantina. I convenuti formano lo stato maggiore della produzione vinicola astigiana: controllano un milione di ettolitri, circa la metà del vino astigiano. E' la prima volta che gli amministratori delle Cantine sociali si trovano riuniti per discùtere dei loro problemi e delle loro necessità. Il presiderite delia provincia, dott. Giovanni Amasio, li ha invitati a esporre schiettamente il loro pensièro e il dibattito è stato interessante e vivace. La'superproduzione del vino, le sofisticazioni, le difficoltà finanziarie e altri temi sono stati affrontati con senso pratico, con osservazioni e proposte che giungevano alla radice dei problemi. Il recente provvedimento che autorizza il conferimento di vini scadenti alle distillerie .è giudicato tardivo. Ormai 1 vini scadenti sono stati in gran parte immessi nel mercato e spesso manipolati, appesantendo le quotazioni dei vini migliori. I conferimenti alle distillerie dovrebbero essere attuati nei mesi invernali, gennaio o febbraio, e — aggiunge il rappresentante di Montemagno — dovrebbero essere obbligatori per i vini di vinacce e di feccia. Si dovrebbe anzi vietare che questi prodotti inferiori siano venduti a commercianti poco scrupolosi che con vari artifici li trasformano in vini che portano denominazioni abusive o sono imposti al consumo con costose campagne pubblicitarie. «Non deve essére permesso lo sfruttamento delle vinacce e delle fecce» ribatte il sindaco e presidente della Cantina sociale di Agitano. «Le Cantine sociali — osserva ancora sull'argomento il rappresentante di Castagnole — vendono con facilità i vini migliori, ma nel commercio del vino meno buono non possono fronteggiare i commercianti privati che dispongono di abili piazzisti e di automezzi». Propone che sia istituito un centro'provinciale'di ratecoft ta del Vihi scadenti, con finanziamenti dei « piano verde ». Ancora una proposta ardita per risanare il mercato del vino e arginare le sofisticazioni: elevare la gradazione minima consentita nel commercio da 9 a 10 gradi per il vino bianco e da 10 a 11 gradi per il rosso. II tema delle sofisticazioni solleva vivaci interventi di rappresentanti che respingono ogni sospetto sull'attività del le Cantine sociali. n« Siamo controllati — affermano — e non temiamo maggiori controlli. Possiamo affermare che nelle Cantine la vinificazione è fatta con i sistemi più leali e igienici, senza nemmeno l'ag giunta di zucchero, che è la manipolazione più innocua e più diffusa anche in cantine di produttori privati. Non siamo noi 1 soflsticatori: 1 nostri vini subiscono trattamenti il leciti dopo che hanno lasciato la Cantina ». Nei paesi si sentono talvolta critiche o accuse alle Cantine sociali, ma sono accuse infondate — dichiara un rappresentante fra i consensi dei colle' ghi — mosse da viticoltori isolati che vivono all'ombra delle Cantine a cui non hanno aderito, ne godono i benefici e le denigrano. Sarebbero, insomma, episodi determinati dalla diffidenza'e dallo spirito individualistico che caratterizzano molti agricoltori. « Se fra le Cantine sociali c'è una pecora nera — afferma il rappresentante di Calosso — siamo ben decisi a espellerla » L'organizzazione commerciale di vendita è un punto debole delle Cantine sociali. Tutte insieme costituiscono una forza poderosa, ma ciascuna, da sola, non riesce farsi una attrezzatura commerciale efficace. Su questo tema, toccato da molti intervenuti, si A soffermato il presidente della Provincia, auspl cando la costituzione di con sorzi di secondo grado, a somiglianza dell'Asti Nord, una organizzazione che raccoglie un buon numero di Cantine sociali e ha potuto allestire una vasta ed esemplare attrezzatura commerciale. Sono pure stati affrontati i temi finanziari: la provvigione dell'uno per cento sui mutui, il prestito' di gestione di cui si chiede una protrazione; e 11 mutuo di ammortamento che pesa sensìbilmente sui bilanci: vi sia dato un colpo di spugna totale o parziale — chiede il geom. Miroglio di Mongardino — o almeno ne siano abolite le rate di interesse. Commenti amari sono stati espressi sulla nuova legge vinicola per la disposizione che consente l'imbottigliamento dei vini fuori della zona di produzione. SI ha motivo di ritenere che la concessione — appena attenuata dall'obbllgo di 'indicare sull'etichetta che il vino è Imbottigliato dal venditore — continuerà a tollerare Inganni e frodi a danno del cdtdaAibncsLpcdgMzpspzts■emmtdso consumatore e del produttore di origine. Tutti questi argomenti e altri, oggi accennati dai presidenti delle Cantine sociali e alla fine riassunti dal dottor Amasio, saranno riesaminati in una pròssima riunione, probabilmente venerdì, e verranno esposti in un promemoria che verrà presentato al ministro dell'Agricoltura. Ettore Doglio

Persone citate: Amasio, Castagnole, Ettore Doglio, Giovanni Amasio

Luoghi citati: Asti, Calosso, Mongardino, Montemagno