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Bimbo di sei anni si sporge dal balcone per afferrare un filo e cade nel cortile Mentre giocava con la sorellina e la madre lavava Bimbo di sei anni si sporge dal balcone per afferrare un filo e cade nel cortile Voleva appendere una vite alla corda della biancheria - Gli inquilini lo vedono precipitare dal terzo piano: gravissimo - Una donna ustionata dalla conserva muore dopo un mese di agonia Un bimbo di sei anni è morente alla clinica neurochirurgica delle Molinette: è caduto dal balcone del terzo piano. Si chiama Carlo Fasano, abita In corso Palermo 54 bis. Il padre, Antonio di 38 anni e la madre, Lucrezia, sono venuti a Torino da Bari tredici anni fa: erano appena sposati. Dopo un palo d'anni, si sono sistemati in un appartamento decoroso, lui ha avuto un posto alla Fiat Ferriere, lei lo ha aiutato lavorando come sarta. Sono nati Antonietta, che ha ora dieci anni, Carlo, che ne ha sei e Maria Giuseppina, di quattro. La maggiore, venti giorni fa, è partita per la colonia alpina di Salice d'UIzio. Ieri mattina, Antonio Fasano era al lavoro, la moglie stava facendo il bucato. Carlo e Maria giocano tranquilli in anticamera. Verso mezzogiorno, escono sul balcone: l'attenzione del bimbo è attratta da uno dei fili della biancheria,. spezzato. Che cosa volesse fare, non si sa di preciso. La sorellina, più tardi, racconterà che aveva una vite e voleva collegarla con uno del tronconi del Alo, penzoloni nel vuoto. Prende uno sgabello, vi sale In piedi e si sporge sopra la ringhiera. Il Alo è lontano e il bimbo allunga le manine. Dalla casa di fronte, una donna lo vede e Intuisce 11 pericolo. Grida per dare l'allarme. Ma è già troppo tardi: Carlo ha perso l'equilibrio ed è precipitato. Piomba sui fili del balcone sottostante, che lo trattengono solo per un attimo: uno dei paletti di sostegno cede e il bimbo, senza un grido, continua a cadere. Dietro i vetri del primo piano c'è la signora Lina Righinl, che vede un'ombra passare e sente lo schianto dei fili per la biancheria che si spezzano, « E' caduto un vaso da fiori », pensa. Apre e si affaccia: inorridita, sul cemento del cortile, vede II corpo Immobile di un bimbo, c E' Carlo », urla e si precipita verso le scale. Sul pianerottolo quasi si scontra con la madre, che scende a precipizio, scarmigliata, gli occhi ebarrati. E' lei che per prima si china sul piccolo corpo immobile, lo raccoglie, lo stringe al petto. Le grida della donna della casa di fronte, il trapestlo sulle scale, hanno dato l'allarme, parecchi Inquilini sono scesi. Attorniano, muti, la madre col suo bambino. Lucrezia Fasano lo bacia, ripete sommessamente 11 suo nome. Il 11 f 11111 ■ i 111111311 1111 ti 1111 i 1111111 i 1111 111 ■ viso di Carlo è livido, 1 capelli intrisi di sangue. Qualcuno ha telefonato alla Croce Verde, altri sono usciti in. strada e cercano di fermare un'auto. Prima dell'ambulanza,. un automobilista' carica madre il figlio e li trasporta al Martini. Ma il piccolo Carlo è gravissimo, occorre un'intervento chirurgico. Viene trasferito alle Molinette. Opera il dott. Broggi, nella clinica del prof. Bolsi. Due ore di camera operatoria: il padre e la madre attendono nel corridoio. Hanno attaccato ai polso del loro bimbo una medaglia benedetta; sperano che un prodigio strappi Carlo alla morte. — E' morta Ieri all'Astanteria Martini per collasso cardiocircolatorio Maddalena Ghigo, 52 anni abitante a Settimo In via Aragho 3. Un mese fa era scivolata In cortile menti? preparava uni pentola di conserva di pomodoro 11 liquido bollente le si era rovesciato addosso, provocandole ustioni di terzo grado al viso all'addome. Ricoverata in gravissime condizioni, pareva che le cure potessero riuscire a salvarla; la crisi è giunta improvvisa quando già si riteneva che fosse fuori pericolo. — Smantellando un'impalcatura In un cantiere edile di Rubiana, l'operaio Vincenzo Viviani, di 29 anni, domiciliato In via Carlo Noè 2, è caduto dall'altezza di circa 5 metri fratturandosi il polso ed 11 femore sinistro. All'ospedale di San Vito è stato ricoverato con prognosi di tre mesi. viCsuu Oarlo Fasano, di 6 anni