Recuperate sul Cervino le tre salme degli scalatori travolti dalla slavina

Recuperate sul Cervino le tre salme degli scalatori travolti dalla slavina La sciagura al ghiaccialo della "Te»»la di Leone,, Recuperate sul Cervino le tre salme degli scalatori travolti dalla slavina Riportate a Breuil dalle squadre di soccorso - Migliorano le condizioni dell'unica sopravvissuta, una ragazza ventenne - La giovane era fidanzata con uno degli alpinisti austriaci morii: ieri ha saputo la verità (Dal nostro inviato speciale) Cervinia, 10 settembre. Le salme dei tre alpinisti austriaci uccisi da .una slavina sul Cervino sono'state, recuperate oggi. Diciassette uomini — le. guide Jean e Daniele Pellissier, Gino Barmas se, Alberto, Antonio, Leonardo e Luigi Carrel, Giovanni Ottin, Pacifico Pession, Rolando Zanni, Ettore Bich, Piero Maquignaz, e i portatori Italo Barmasse, Massimo e Pierangelo Bich, Albino Pellissier e Matteo Pession, più il direttore delle Funivie del Cervino, Rossi — hanno portato a termine a tempo di. record il difficile compito. Alle ' 13 erano di ritorno a Cervinia, dopo una marcia disagevole soprattutto alle quote più alte per l'abbondanza 'della neve caduta nei giorni scorsi. Per fortuna il tempo era splendido ed ha favoritola loro opera, che ha avuto momenti drammatici. La prima salma avvistata e recuperata è stata quella del giovane Hugo Geisler, ventitreenne, di Schwarz. (Tirolo) l o a o i l o o l n , fidanzato di lisa Raschemberger, l'unica sopravvissuta. Ieri notte la giovane in stato di choc, aveva confuso i nomi dei suoi compagni, o li aveva indicati con insufficiente chiarezza, se quanti la circondavano nell'ambulatorio del dottor Oreste Maquignaz, avevano creduto di capire che il fidanzato fosse invece l'altro componente della comitiva, Adolf Auer. L'equivoco è stato chiarito stamane nel corso di un colloquio ohe la giovane, ormai completamente ripresasi dalla confusione mentale in cui l'aveva gettata la disgrazia, ha avuto col carabiniere Amenduni della caserma di Cervinia. Dal colloquio è emerso an che un nuovo particolare: i quattro alpinisti austriaci, giunti sulla Testa del Leone, si erano accorti che il suggerimento di Leo Gasperl, il loro connazionale e famoso maestro di sci che vive a Cervinia da molti anni (€Non andate oggi sulla montagna, c'è troppa neve fresca, c'è pericolo di slavine >) era stato giusto e bisognava rispettarlo, anche se in ritardo. lisa Raschemberger ha affermato che, a quel punto della scalata, le condizioni del Cervino si erano rivelate veramente proibitive. Si trovavano su una crestina che conduce alla Testa del Leone Sulla loro sinistra incombeva un nevaio luccicante sotto il sole. I quattro decisero di fermarsi e di tornare indietro. Si erano appena mossi verso valle, quando con un immenso rombo la neve cominciò a franare su di loro. La ragazza era ultima, la slavina la sfiorò; fu gettata in basso e ai fece male ad una gamba, poi strisciò col volto e il petto contro una roccia. I suoi compagni sono stati invece colti in pieno, travolti, scaraventati in basso con un salto di trecento metri sui nevaio del € pluviometro ». I loro corpi sono stati quasi completamente spogliati dalla violenza dell'urto contro le rocce. Gertrud Lackner, la signorina di 45 anni di Schwarz, amica di famiglia dei due giovani e dell'altro componente della comitiva (Adolf Auer, che aveva Si anni), ha avuto una gamba sfracellata. Il cadavere è stato trovato dopo quello del Geisler e quello delVAuer; era stato trascinato più in basso di tutti. Si temeva che fos se rimasto sepolto sotto una grande massa di neve, e gli uomini del soccorso alpino avevano portato pale e badili, ma non sono stati necessari. E' sceso Jean Pellissier con altri d- e i resti di Gertrud Lackner », to stati issati sulla crestina: qui, assieme a quelli dei due compagni di ascensione, sono stati composti su altrettanti « toboga » e riportati a valle. A Cervinia li hanno raccolti in una camera mortuaria allestita nella chiesa. Qui attenderanno l'arrivo dei parenti, previsto per stanotte o domani mattina. Le ultime formalità che rimangono sono il riconoscimento delle salme e la chiusura della inchiesta iniziata dallo- procura della Repubblica di Aosta. Poi Hugo Geisler, Adolf Auer e Gertrud Lackner torneranno per sempre in Austria. Erano venuti in Italia per scalare le montagne della Valle d'Aosta; nei giorni scorsi erano saliti al Gran Paradiso, adesso non volevano tornare a casa senza aver fatto il Cervino. Usa Raschemberger, invece, guarirà in quaranta giorni dalla frattura del piede destro e ddaprVHSnastdzdscP dalle ferite di vario genere (fra l'altro nella rovinosa caduta ha perso due denti); ora aspetta con ansia l'arrivo del padre a Torino, dove è stata ricoverata all'ospedale Maria Vittoria. Doveva sposarsi con Hugo Geisler a metà ottobre. Stamattina ha invece telefonato a casa, a Innsbruck, per avvertire i genitori 'della disgrazia e li ha pregati di portare al padre e alla madre del fidanzato la tragica notizia: lei stessa l'aveva appresa durante la notte quando, ripresasi dallo choc, aveva chiesto come stessero i suoi compagni d'ascensione: era ormai inutile continuare a ripeterle, come era stato fatto da alcune ore, che forse c'erano ancora speranze. Il commiato di lisa Raschemberger dalla dottoressa Mirella Prato Previde, che l'ha soccorsa ieri per prima sul nevaio ed è rimasta con lei fino al momento in cui la barella delle guide l'ha deposta sul lettino dell'ambulatorio, è stato commovente. Le deve la vita, e non potrà mai esserle abbastanza grata: senza il suo immediato intervento sarebbe forse morta di freddo e di paura ai piedi della montagna. Giuseppe Del Colle lisa Raschemberger, la giovane ferita sul Oervino. Ha visto la «lavina travolgere ed uccidere il fidanzato Hugo Geisler, 23 anni, uno dei morti nella sciagura

Luoghi citati: Aosta, Austria, Breuil, Innsbruck, Italia, Tirolo, Torino, Usa Raschemberger, Valle D'aosta