In meno di un'ora la grandine nel Vercellese cancella un anno di lavoro: danni per un miliardo

In meno di un'ora la grandine nel Vercellese cancella un anno di lavoro: danni per un miliardo Primo Impressionante bilancio del fortunale di venerdì In meno di un'ora la grandine nel Vercellese cancella un anno di lavoro: danni per un miliardo Desolazione nei comuni di Quinto, Villata, Oldenigo, Olcenengo e Villarboit - Il raccolto del riso compromesso dal 60 al 90 per cento - Devastati anche i campi di granturco, i fagioli e i frutteti - La tempesta si è scatenata dalle 17,30 alle 18,15 dopo un violento acquazzone (Dal nostro inviato speciale) Vercelli, 7 settembre. «Ho settant'anni — dice il sindaco di Quinto Vercellese, Bello — ma non ho mai visto in vita mia una grandinata così violenta*. Il sindaco è in piedi ai bordi di una risaia, stringe fra le mani un pugno di spighe vuote. « Siamo rovinati: ohi ha perduto il SO, chi il 70 e ohi VS0% del raccolto. Il nostro comune ha una produzione annua di 22.000 quintali di riso: il danno è di poco inferiore ai 100 milioni ». l II sole è tornato a splendeiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiniiiiiiiiiiiiiiiit il e, o n a, o ihi o. no et n i a i a e a e e a, a une osn li e a nma a re, oggi, su questa nona del Vercellese ohe si «tendo lungo la sponda occidentale del fiume Sesia ed è coltivata nella quasi totalità a riso. Ieri alte 16 il cielo era coperto di nubi scure come la pece. Un'ora dopo cominciò a piovere a scrosci, con rovesci violentissimi. L'acqua venne già a catinelle per più di un'ora ma l'aria era sempre più scura. Alle 11,30 oomparve la grandine: prima si abbatté a chicchi grossi come la ghiaia, poi ingrossò e si infittì. Il flagello termini alle 18.1S: Sulle strade c'era uno strato di ghiaccio in certi punti 'alto fino a 25 centimetri 9 che. si d**ciplào..:8oJton*«L stamane a mezzogiórno. I comuni più colpiti sono cinque: Villata, Quinto, Oldenigo, Olcenengo e Villarboit. In qualcuno la distruzione è stata totale. I danni — ancora da definire — sfiorano il miliardo. I 168 coltivatori di Villata — centro agricolo a una decina di chilometri da Vercelli — hanno un raccolto di 25.000 quintali di riso. Quest'anno, però, dato ohe da Ferragosto pioveva ed il freddo ritardava la maturazione, non speravano di poter superare i 20-21.000 Quintali; la grandine glieli ha portati via tutti, in mezz'ora, ha annullato d'un colpo un guadagno lordo di lto-150 milioni e si è accanita sul granturco e i fagioli con danno del 35-^0%. <Non so come faranno ad andare avanti — dice il sindaco di Villata, Barbero. — Fra le tasse, il prezzo dell'acqua ch'è salito a' 30.000 lire l'ettaro e i guasti del maltempo, un'azienda di 15 "giornate" non rende più di 100.000 lire lorde all'anno. Forse, questa, sarà la volta che ci decideremo ad abbandonare per sempre la coltura del riso*. Due mesi fa, infatti, c'era stato in paese un « referendum* per abolire questa coltivazione: il 10 per cento degli agricoltori si era ' pronunciato a favore. Ora, dopo la mazzata della grandine, aumenteranno di certo coloro che vogliono rinunciare al riso. La tempesta si e abbattuta au questa plaga del Vercellese quando i coltivatori erano ormai al termine della loro fatica. « Giovedì prossimo dovevamo tagliare il riso — racconta un agricoltore di Olcenengo, il maggior centro di p/tttenIumflddpl«cupisqnflvnCcpctcImvqlmtvlamdntSvbsit IM llt llttllltlllllMlllllllillllllll tllllllll t lìMIMIIllll produzione di questa zona —. /{ nostro raccolto, che di solito si aggira sui 60-65.000 quintali, è stato più che dimezzato. I danni vanno dal 60 all'85 e fino al 90 per cento, di sicuro non inferiori ai 300 milioni ». Il sindaco, Verri, ha indetto una riunione del consiglio comunale: chiederanno alla Prefettura di essere esentati dalle tasse, per quest'anno. Anche i trecento agricoltori di Villarboit sono stati colpiti dalla grandinata mentre si preparavano a raccogliere i loro 80.000 quintali di riso. « Questa non ci voleva — dicono —. Avevamo pia avuto una stagione pessima, con pioggia abbondante e freddo in anticipo. I danni maggiori sono toooati al "riso fino", quello di primo taglio*. Olde- nigo, distante pochi chilome- . 5 o . o i i i i o. o n o ri ", - tri, è stato al centro della tem- pesta. Nessuno, in paese, rieorda qualcosa di simile. La bufera, qui, ha causato una rovina quasi totale. I chiochi di grandine cadevano così fitti che, in oinque minuti, i campì sono sembrati sotto una nevicata. Molti contadini, sorpresi dalla tempesta all'aperto, sono stati feriti dalla grandine. Subito dopo si è levato un fortissimo vento che ha sradicato- decine di alberi ed ha strappato il tetto a qualche casa. Stamane la desolazione è apparsa in tutta la sua portata: interi campi devastati, con le spighe di riso abbattute a fasci, l'uno sull'altro, e vuote come la paglia; coltivazioni dì granoturco e di erba medica distrutte completamente. Ben poco è rimasto dei - 16.000 quintali di riso prodotti dagli agricoltori di Oldenigo. il danno, in alcuni punti, supera il 95 %, in altri oscilla fra il 10 e V80 %. < Speriamo in un contributo — dice il vioesindaco Fontana — o nella esenzione delle tasse. Ma questa grandinata ha mandato in fumo un anno di lavoro ». Un bilancio completo del disastro provocato dalla tempesta sarà compiuto nei prossimi giorni dalla prefettura di Vercelli. Il dannò potrà essere limitato, in taluni casi, dall'assicurazione contro la grandine. Non sono molti, però: la piccola proprietà è spezzettata, un ettaro qui e un ettaro là; le grandi aziende sono relativamente poche. Nel complesso la cifra di un miliardo, benché approssimativa, non sembra molto distante dal vero. g. m.

Persone citate: Barbero, Fontana, Verri, Villata