Oggi a St-Vincent i premi per la «fedeltà alla montagna»

Oggi a St-Vincent i premi per la «fedeltà alla montagna» Oggi a St-Vincent i premi per la «fedeltà alla montagna» re sta vaelUn assegno di 50 mila lire è un certificato d'onore a 88 valdostani - Esempi di attaccamento alla terra (Dal nostro inviato spedale) Saint Vincent, 7 settembre. Nel secolo scorso, la Valle d'Aosta era agricola nella proporzione di circa l'80 per cento e, per necessità di spazio, il grosso dell'agricoltura si trovava in alto. Tutt'oggi si vedono gruppi di case e casolari isolati arrampicarsi fino a quote di neve, che dura 11 quasi tutto l'anno. Ma in gran parte sono abbandonati. Oggi è molto se l'agricoltura interessa il 20 per cento del paese e con preferenza verso la parte bassa. Di qui la preoccupazione del governo della Valle di salvare 11 salvabile, con lodevoli attenzioni verso i superstiti. Una di queste consiste nei premi annuali di « fedeltà alla montagna », consistenti in un certificato d'onore e in un assegno di 50 mila lire. Diamo uno sguardo agli ultimi fortunati che ricevono il premio domani. Sono ottantotto. I premi riguardano diverse categorie. La prima è «il valore individuale di guide, portatori, alpinisti, atleti, ecc. ». Lì troviamo Giovanni Battista Ottino, cui l'Italia e la Valle debbono un primato ascenslonistico con le conquiste delle pareti Ovest e Sud del Cervino, Francis Salluard, coraggioso fino al sacrificio, Guido Linty, che «è sempre pronto a offrire la sua casa e la sua esperienza a chi vuol compiere ascensioni nel gruppo del Monte Rosa». Seconda categoria è la cultura. Non c'è ressa. Vi troviamo soltanto il canonico Massimo Durand, di Aosta, presidente dell'Accademia di Sant'Anselmo. C'è molta gente invece nell'« attaccamento al dovere », ma in massima parte bambi: ni dagli 8 ai 13 anni, che per andare a scuola devono percorrere quotidianamente lunghi e disagiati tragitti. Ma qui incontriamo Maria Caterina Dayné, maestra per trentacinque anni in località incomoda e Maria Giuseppina Bondi, che, benché menomata dalla nascita, presta servizio come domestica e contadina presso la stessa famiglia da trentadue anni (ne ha 55) e Italia Vairetto, di 67 anni, che oltre ad essere coltivatrice diretta « svolge da quarantun anni — come leggiamo nella motivazione ufficiale — con devozione e zelo le mansioni di campanaro nella sua parrocchia». La sostanza .delle varie motivazioni è una sola, pur se con diverse sfumature: « ha dedicato tutta la sua vita al duro lavoro della terra». Qualche nome? Giuseppe Alessio Petey, di 84 anni, Lorenzo Giuseppe Berard, 90 anni, Maturino Filiberto Bionaz, di 89 anni, Giuseppe Colombo, 83, Enrichetta Fassoney, 73, Giocondo Bionaz, 60 anni, che cominciò la vita dell'alpeggio a sette anni e la continua tut-, torà, Placido Sigfrido Devale (82 anni). Striminzito * 11 ■attor* degli . e o l i i e o 0 . l e i «artigiani e lavoratori che eccellono nel loro lavoro», appena due: Enrico Teodhule e Sidonla Praz, titolare quest'ultima di un albergo costruito in montagna prima ancora che vi arrivasse una strada. Abbiamo infine le famiglie numerose, con in testa Gabriele Bovardo, di 70 anni, che ha avuto quattordici figli e la vedova Alfonsina Lanfranc, di 81 anni, con dodici. Tutti 1 premi saranno assegnati domani a St. Vincent nella cornice d'onore di un Festival internazionale di folclore con la partecipazione di Francia, Grecia, Polonia e Italia. a. a. VtoQFdonragrtutodocali andaFqul'epot

Luoghi citati: Aosta, Francia, Grecia, Italia, Polonia, Valle D'aosta