Le «regionali» in Valle d'Aosta il 27 ottobre con la proporzionale

Le «regionali» in Valle d'Aosta il 27 ottobre con la proporzionale Imminente l'annuncio ufficiale delle votazioni Le «regionali» in Valle d'Aosta il 27 ottobre con la proporzionale E' la prima volta che si abbandona il sistema "maggioritario'* • Tutti i partiti si presenteranno con una propria lista: finora avevano formato blocchi e concentrazioni per evitare la dispersione dei voti - Le elezioni passate erano state vinte dall'alleanza di comunisti, socialisti e Union Vaiddtaine (Dai nostro inviato speciale) Aosta, 7 settembre. La elezioni regionali nella Valle d'Aosta si terranno domenica 27 ottobre: l'annuncio ufficiale è imminente e sarà dato entro il 12 settembre con un decreto del presidente della Giunta, avv. Marcoz. L'apertura della campagna elettorale è avvenuta stasera, oratore Von. Togliatti che trovandosi in villeggiatura a Cogne si è presentato per primo ad esporre il programma dei comunisti, ma il lavoro preparatorio impegna già da tempo le segreterie del partiti. Una grossa novità crea varie incognite: quest'anno i 72 mila elettori valdostani votepanno col sistema proporzionale. Tutti i partiti, perciò, si presenteranno con una propria lieta di candidati, e gli accordi per costituire una maggioranza governativa sono rinviati a dopo le elezioni. Finora era in vigore il sistema maggioritario che assegnava 25 consiglieri alla lista più votata e 10 alla minoranza, perciò i partiti si accordavano prima delle elezioni per formare blocchi e concentrazioni. Ora ogni partito farà da sé, e nel 35 eletti potranno esserci i rappresentanti di tutte le liste che avranno raggiunto la quota valida, prevista in 1800 voti. Saranno presentate otto o nove liste: democrazia cristiana, comunisti, socialisti, Union Valdótaine, liberali, Ligue Valdótaine, socialdemocratici, Union democratici ie valdótaine e, probabll r>* , msl, con una conseguente dispersione di voti, specie nelle liste minori. Attualmente la Valle è governata da un'alleanza costituitasi fra comunisti, socialisti e Union Valdótaine, mentre la de e altri partiti sono all'opposizione. Per comprendere quanto sia mutabile l'equilibrio delle forze politiche nella Valle, ricordiamo i risultati delle precedenti elezioni regionali: Nel 1949: de e Union Valdótaine voti 18.500; socialcomunisti 14.500. Nel 1954: de e altri partiti voti 21.345; socialcomunisti 16.304; Union Valdótaine 15.125. Nel 1959: de 26.976; socialcomunisti e Union Valdótaine 29.205. L'Union Valdótaine, schierandosi con i socialcomunisti o con la de (come avvenne nel '49) può spostare la maggioranza a sinistra oppure al centro, ma anche questa considerazione non ha un valore assoluto. Le elezioni politiche dell'aprile scorso — sebbene non stano esattamente confrontabili con quelle regionali — hanno reso ancora più incerta ogni previsione. Si presentarono allora agli elettori due blocchi: da una parte ì social comunisti e l'Union Valdótaine che ottennero 31.748 voti, e dall'altra la democrazia cristiana e altri partiti che raggiunsero 30.647 voti. Un migliaio di suffragi appena separa i due blocchi, una di£fe renza che poteva essere colmata o approfondita da un più sicuro orientamento dell'elettorato. Si ricorda infatti che in quelle elezioni si contarono ad Aosta 2443 schede bianche (quasi un primato nazionale) e 943 schede nulle. Bastava che un terzo di questi elettori incerti o distratti puntasse sulla de per capovolgere il risultato degli scrutini. Può darsi che la presentazione di varie liste di candidati, ciascuna col simbolo di un partito, decida gli elettori incerti ad esprimere il proprio voto. Soltanto l'Union Valdótaine, nel 1954, si presentò sola alle elezioni e ottenne 15.125 voti; gli altri partiti si presentarono sempre con alleati grandi o piccoli. I comunisti — altra novità di queste elezioni — si presentano per la prima volta soli e col simbolo della falce e martello. Nella città di Aosta contano schiere di aderenti che non hanno incertezze nel votarli, mentre nelle valli qualche elettore, abituato a votare simboli vari che comprendevano col pei l'Union e il psi, potrà avere qualche scrupolo, forse a vantaggio del movimento unionista. Nell'ambiente democristiano, 11 segretario politico avv. Dante Malaguttl, che abbiamo incontrato con due candidati, l'avv. Torrione e il dott. Berthet, esprime fiducia nei risultati delle prossime elezioni, citando i progressi ottenuti nelle recenti votazioni. Esclude che defezioni apprezzabili possano aversi fra i coltivatori diretti in seguito al recente allontanamento dal partito di due esponenti che simpatizzavano per la € Ligue», pur ammettendo che qualche coltivatore possa non votare de. «I giovani specialmente — dice — sono con noi: lo abbiamo accertato con un attento studio, confrontando l'aumento dei voti e l'aumento degli elettori di nuova leva». L'aw. Caverl, capo dell'Union Valdótaine, si compiace che le elezioni si svolgano col sistema, proporzionila («gii aveva presentato nel 1958 un progetto di legge per ottenerlo) e non teme spostamenti di voti unionisti a favore della «Ligue» o dell'Union démocratique valdótaine. « L'alleanza dell'Union con la de in vigore dal 1949 al '53 dice l'avv. Caverl — è stata rotta perché non - si raggiungevano 1 problemi che ci stavano a cuore». Si tratta dell'applicazione integrale dello statuto regionale (zona franca, ripartizione delle entrate erariali fra Stato e Regione, ecc.), problemi, però, tuttora insoluti. Non intende pronunciarsi sull'atteggiamento futuro dell'Union: «Quello che faremo dopo le elezioni dipenderà dal rapporto delle forze di ogni sìngolo partito, quale risulterà dagli scrutini». Tutti i partiti stanno preparando le liste dei candidati e i programmi. Il partito comunista ha stampato un progetto di programma (zona franca, ripartizione entrate erariali, più intensa partecipazione della «Cogne» e dell'Enel all'industrializzazione della Valle, ecc.) e lo ha diffuso, invitando 1 suoi aderenti a proporre variazioni e aggiunte. I comunisti contano sul psi che, nel suo ultimo congresso regionale, ha approvato un ordine del giorno, col 70 per cento dei voti, impegnandosi a proseguire e ampliare l'attuale schieramento, ossia l'alleanza stretta con i comunisti. « Stavolta le elezioni — si dice ad Aosta — saranno "la bocca della verità": ogni partito conterà i suol aderenti e potrà presentarsi, con l'esatta conoscenza delle proprie forze, alle trattative post-elettorali ». Ettore Doglio Tl

Persone citate: Dante Malaguttl, Ettore Doglio, Marcoz, Togliatti, Torrione

Luoghi citati: Aosta, Cogne, Valle D'aosta