E' morto nella foresta vergine dell'Amazzonia il salesiano Luigi Montini, cugino di Paolo VI

E' morto nella foresta vergine dell'Amazzonia il salesiano Luigi Montini, cugino di Paolo VI Missionario fra gli indids più arretrati del Brasile E' morto nella foresta vergine dell'Amazzonia il salesiano Luigi Montini, cugino di Paolo VI Aveva 58 anni - Era giunto in Sud America tre mesi fa, dopo una vita avventurosa - Scelse subito la località più difficile - Ai superiori scrisse: «Sono in guerra con i "carapanas", insetti dalla puntura micidiale» - Seppe che il suo congiunto era diventato «Papa, 15 giorni dopo l'elezione, da un giornalista - Commentò : •{stllgicMìil Qcciato egualmente» (Dal nostro corrispondente) Rio de Janeiro, 4 settembre Una Messa funebre è stata celebrata questa mattina presso tutte le comunità missionarie cattoliche del Brasile in memoria di padre Luigi Montini, il salesiano cugino di Papa Paolo VI, morto l'altro ieri in Amazzonia, e precisamente a Barcelos, un punto a migliaia di chilometri dalla civiltà, nel cuore dell'alto Rio Negro. Padre ' Montini era arrivato tra gli i..dios deli'Amazzonia soltanto tre mesi fa, e nonostante i suoi cinquantotto anni aveva agevolmente superato tutti i disagi del terribile clima tropicale. Una ventina di giorni fa aveva scritto una lettera al suo superiore, padre Agostino Cardoso, dimostrandoòi assai contento della sua nuova sistemazione. Dice un passo della lettera: « Qui funziona tutto molto bene, e mi iiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii sento a mio agio. Lia gente è tranquilla, guarda' con curiosità la mia' lunga barba bianca, mi dimostra simpatia.. Meglio di così non poteva andare. Mi spaventa soltanto la guerra coi Carapanas, una guerra cui sono costretto mio mal* grado, ma sono certo che un giorno con l'aiuto del Signore anche 1 Carapanas mi offriranno la pace e mi daranno la possibilità di lavorare tranquillamente ». Contrariamente a quanto si potrebbe credere, i Carapanas non sono guerrieri selvaggi dell'Amazzonia: si tratta di piccoli insetti carnivori, i cui morsi lasciano per mesi un segno nerastro sotto la pelle e che provocano febbri altissime, da delirio. Questi insetti, che sembrano risparmiare soltanto l'epidermide degli indios, sono particolarmente attirati dalla pelle bianca, e così risultano essere i nemici dichiarati iiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii inni dei, cercatori di diamanti che di tanto' in tanto si avventurano nel territorio semi inesplorato sulle rive det Rio Negro. Fu lo stesso cugino del Papa a scegliere questa missione. Parlava infatti correntemente il portoghese per essere stato per venticinque anni nella colonia di Macao in Cina. Espulsovi nel 1956 dalle autorità comuniste assieme a moltissimi altri missionari rientrò in Italia e si stabili a Torino presso la Casa madre dei Salesiani. Successivamente frequentò a Bagnolo un corso per i missionari destinati all'America Latina, e ad aprile arriuò- a .Rio de Janeiro per poi trasferirsi nell'Amazzonia. Apprese della nomina di suo cugino a Pontefice circa quindici giorni dopo l'elezione di Paolo VI. La notizia gli venne portata da un giornalista brasiliano spintosi fino a Barcelos, e il missionario l'accolse con un grido di gioia che fece accorrere tutti gli indios dei vicini accampamenti. Allo stesso cronista, don Luigi Montini — che era figlio di un fratello dell'attuale Pontefice — espresse la sua prima grande preoccupazione: « Ed ora che cosa dovrò scrivere a Battista t Come dovrò chiamarlo t Dio mio, che problema: noi abbiamo giocato assieme, diceva che io ero la pecora nera della famiglia perché ero l'unico a fumare, ma mi voleva un gran bene. Ora si ricorderà di mei ». Paolo VI fu anche il ripetitore del cugino missionario: «Poco prima che Battista ricevesse gli ordini*, raccontò don Luigi al giornalista brasiliano, « io frequentavo la quarta ginnasiale e fui bocciato in latino, • lllltlllllllllllllllll lliriIIIITIllllf I t greco e italiano: I miei genitori mi affidarono a Battista, e credo di non aver mai avuto un maestro così intransigente: ma tutti i buoni insegnamenti di mio cugino non servirono a molto, perché a causa del greco dovetti ripetere l'anno ». Come è morto don Luigi Montinit Notizie dettagliate arriveranno dal Rio Negro soltanto tra una ventina di giorni. Si pensa che il clima torrido dell'Amazzonia. abbia vinto il robusto fisico del prete salesiano che era alto un me¬ I Illlllillllllllllll IH llllllllllllllllll e o : o l . i e e ¬ tro e ottanta 'é pesava novanta chili. ' Don ■ Luigi voleva sempre far 1 troppo; ' voleva fare sempre di più di quanto ' gli venisse richiesto': quando gli venne chiesto di scegliere tra la permanenza a Rio de Janeiro e quella nell'Amazzonia, tra gli indios, nel cuore della foresta vergine, non ci pensò due volte. La mattina che partì per Barcelos disse di essere l'uomo più felice del mondo, e, in effetti, sembrava un turista in vacanza. Alessandro Porro llllllllllllllllllllllllllllllllillllllllllllllllllllllllltll