Due agricoltori uccisi di notte da un'auto piombata sul loro carro
Due agricoltori uccisi di notte da un'auto piombata sul loro carro Due agricoltori uccisi di notte da un'auto piombata sul loro carro A un bivio, nell'Astigiano - Feriti i passeggeri della vettura, padre e figlio - Le vittime, di 59 e 50 anni, abitavano a Villadeati (Dal nostro corrispondente) ' Asti, 28 agosto. Bua agricoltori sono rimasti uccisi in una sciagura stradale accaduta la notte scorsa, poco dopo le 24, sulla provinciale Castell'Alfero-Montiglìo, al confine tra le province di Asti ed Alessandria. Una « 1900 » Alfa Romeo pilotata dal trentaseienne Giansandro Franchini nativo di Biella e residente ad Occhieppo Superiore, che aveva al fianco il padre, Lodovico di 63 anni, costruttori edili, stava dirigendosi verso Montiglio. In territorio di Villa San Secondo, al bivio per Zanco di Villadeati la vettura trovava Improvvisamente dinanzi a sé un carro agricolo carico di erba. Il Franchini frenava pron tamente ma causa dell'eccessiva velocità (sono stati misurati sull'asfalto quattro metri di frenata), non ha potuto evitare l'urto che è stato violentissimo. I due agricoltori che si trovavano a fianco del carro venivano stritolati tra la vettura e il loro veicolo che finiva in pezzi in una scarpata. Anche l'«Alfa 1900 > piombava fuori strada. Lo schianto faceva accorrere sul posto gli abitanti di una vicina casa che cercavano di prestare i primi soccorsi. Per i due agricoltori — il cinquantanovenne Marino Rosso e il cinquantenne Luigi Cancian, abitanti in frazione Fontani-1 no di Villadeati, a quattrocento metri di distanza dal luogo della sciagura — non v'era più nulla da fare. Il Rosso aveva riportato vaste ferite e la frattura della colonna vertebrale. Al Cancian, nello scontro, era stata amputata la gamba sinistra: l'arto- veniva poi ritrovato dai soccorritori sotto un cumulo d'erba. Il Franchino e il padre, estratti dall'auto, potevano essere subito trasportati all'ospedale di Asti e ricoverati) in stato di choc con ferite allei gambe e alle braccia I medici li hanno dichiarati guaribili in un mese. Sul posto si sono recati l carabinieri di Montechiaro con il pretore di Moncalvo. Le prime indagini avrebbero stabilito che il carro, spinto a mano dai due agricoltori, non era dotato del fanale regolamentare e che l'auto procedeva a oltre cento chilometri l'ora. Il Rosso, celibe, viveva col fratello Virginio in un cascinale di loro proprietà, mentre il Cancian era stato assunto poco tempo fa come salariato. Quest'ultimo proveniva da Treviso con la moglie e sei bimbi, di cui due gemelli maschi di appena tre mesi. La donna.quando ha saputo del la morte del marito è stata colpita da choc. Le salme sono state trasportate nel cascinale del Rosso, in attosa che il pretore conceda il nulla-osta per i funerali, v. m. L'automobile incidente Luigi Cancian, 50 anni.
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