Processo ai tredici finanzieri che avrebbero preteso "regalie,,

Processo ai tredici finanzieri che avrebbero preteso "regalie,, Pubblico eooesloaaJe al tribunale di Lotti Processo ai tredici finanzieri che avrebbero preteso "regalie,, Sono imputati di peculato e concussione - Secondo il capo d'accusa si fecero consegnare una ventina di milioni da. industriali e commercianti « mediante minaccia di più gravosi accertamenti fiscali » (Dal nostro corrispondente) Lodi, 28 agosto. Si è iniziato stamane in tribunale il processo a carico di tredici ufficiali e sottufficiali componenti il corpo di polizia tributaria dei comandi della guardia di finanza di Lodi, Melegnano e Milano, scaturito da una delle più clamorose inchieste condotte dalla magistratura nella provincia di Milano. Svi banco degl'imputati sono comparsi in stato d'arresto i capitani Ernesto Pagani di .',9 anni, residente a Brienno (Como) e Ugo Zocca di 65, abitante 1 a Milano; ■ ' il mare* sciallo Gigino Filippini di 48, già comandante la brigata di Lodi; il brigadiere Pietro Tinelli di 65, da Lodi; il brigadiere Ruggero Tato di 40 da Lodi; il brigadiere Salvatore Vuolo di SS, da Lodi; il mare sciallo Sergio Alparone di 36, da Milano; il maresciallo Sebastiano Amato di Si da Lo di; il maresciallo Francesco Sala di 49, da Busto Arsizio; il maresciallo Giulio Falbo di SS, da Melegnano; il maresciallo Gino Casciani di 37, da Varese, e il maresciallo Manlio Germani di 45, da Vigevano; ed inoltre, a piede libero, il maresciallo maggiore Romolo Cantagallo di 63 anni. I dodici detenuti sono stati accompagnati da una ventina di carabinieri del gruppo esterno di Milano, giunti appositamente a Lodi di rinforzo. II processo ha suscitato gran de curiosità e, fin dalle prime ore del mattino, una notevole folla si è ammassata innanzi all'ingresso dell'aula del tribunale,, che si è aperta alle nove Tra il pubblico, numerosi i parenti degli imputati, commercianti ed industriali lodigiani, esponenti del mondo economico, interessati — sia pure indirettamente — al grande scandalo che ha turbato la tranquilla vita di provincia. L'inchiesta condotta dal tribunale di Lodi e dalla sezione istruttoria della Corte d'Ap¬ pcscasadtnpztnndmtlcslsbmdSdngcpbmdlddgdlllngdiuiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiin pello di Milano, che in un secondo tempo avocò a sé il fascicolo 'sulle gravi infrazioni commesse dagli appartenenti al nucleo di polizia tributaria, si £ protratta per circa due anni, culminando con l'arresto dei presunti responsabili. A tutti gli imputati detenuti sono stati contestati i reati di peculato e concussione. Secondo alcune testimonianze raccolte, gli ufficiali e sottufficiali, nel corso di ispezioni nelle aziende del'Lodigiano e del Milanese, « abusando della loro qualità, mediante minaccia di più gravosi accertamenti fiscali », costringevano la vittima designata, commerciante o industriale, a versare somme variabili dalle 700 mila lire (come nel caso dell'industriale Steff enini di San Colpmbano al Lambro) ai quattro milioni, versati dal grossista di coloniali Ernesto Rusconi di Sant'Angelo Lodigiano. L'intera udienza è stata dedicata alla esposizione delle numerose eccezioni mosse dagli avvocati difensori. Il processo ha avuto inizio poco dopo le 11, davanti a un pubblico accalcato all'inverosimile. In risposta alle eccezioni dei difensori il p. m. dott. Novello ha sostenuto la legittimità della sentenza di rinvio a giudizio, appoggiando le sue argomentazioni a una sentenza della Cassazione. Egli ha rilevato che, contrariamente alle affermazioni della difesa, la sentenza istruttoria contiene gli elementi necessari a legittimarne le conclusioni. Il dott. Novello ha concluso per il rigetto di tutte le eccezioni mosse dagli avvocati, chiedendo che si proceda oltre nel dibattimento. Il tribunale ha rinviato la udienza alle 9J0 di domani, ora in cui si ritirerà in camera di consiglio per decidere sulle eccezioni difensive. p. c. niiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiittiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiu