Uccide a rivoltellate l'inquilino che non vuole lasciargli la baracca

Uccide a rivoltellate l'inquilino che non vuole lasciargli la baracca Uccide a rivoltellate l'inquilino che non vuole lasciargli la baracca A Roma - La vittima è un giovane di 25 anni: era stato sfrattato dalla squallida casupola ma non aveva trovato un altro alloggio - L'assassinò è un ricco straccivendolo o (Nostro servizio particolare) Roma, 23 agosto. Durante una lite per il possesso di una misera baracca alla periferia di Roma un giovane di 25 anni è stato ucciso con due colpi di pistola. SI chiamava Luciano Bernabucci, sposato con una giovane donna dalla quale ha avuto due figli: uno ha 18 mési e l'altro tre anni. Francesco Anita, straccivendolo napoletano di 63 anni che vive in una baracca-magazzino della via Casillna, ha voluto «regolare» a rivoltellate la questione che aveva con il giovane suo Inquilino in un'altra baracca abusiva che egli possiede nella stessa zona. Aveva bisogno per sé della casupola ma l'inquilino non si contentava della buonuscita che 1'Aruta gli aveva dato perché se ne andasse. C'è stata una breve discussione: qualche parola grossa, poi due colpi al petto, sparati quasi a bruciapelo, e il Bernabucci è stramazzato a terra. Arrestato, l'uccisore sostiene di aver agito per legittima difesa. Egli dice che il giovar notto gli aveva dato uno schiaffo e che, accecato dalla rabbia, aveva dovuto sparare credendo che l'altro volesse picchiarlo ancora. Non pare tuttavia che la tesi convinca la polizia e molto probabilmente sarà denunciato per omicidio volontario. Francesco Aruta — detto « Clccillo » — è conosciuto in tutta la zona per un individuo irascibile e collerico. Lungo la via Casillna, a un chilometro dalla borgata di Torpignattara, egli possiede una grossa baracca-magazzino. Ci vive e gli serve per deposito di stracci, ma non è povero. Dicono che quando si separò dalla moglie, le regalò quaranta milioni perché se ne stesse aule ta e lo lasciasse in pace. La baracca sorge su un terreno che era destinato alla prossima costruzione di un grande edificio. Pertanto lui doveva andarsene e trasferire altrove il suo magazzino. L'Anita decise di trasferirsi nella casetta affittata al Bernabucci quando questi s'era sposato. Il Bernabucci, tuttavia, non poteva risolvere il problema dell'alloggio perché non aveva denaro. Pensò di chiedere una buonuscita e in effetti l'ottenne. Aruta gli consegnò 150 mila lire. Questa mattina il giovane si è presentato nuovamente dal padrone di casa per dirgli che le 150 mila lire non bastavano a trovare un alloggio: doveva: dargli più tempo o altri quattrini. Ne è nata una discussione che si è fatta presto vio- InqcmgmvapctanspirgCsedaslmSnPArtGSLSl"l'niVMn^^a*™Zn "jalenta. «Ciccillo» ha preso lsH pistola e senza esitare ha sparato due colpi. Luciano Bernabucci, è crollato di schiantor. ». Luciano Bernabucci, ucciso a Roma dal padrona di casa, in una foto con la giovane moglie (Telefoto) II[ltll1tllIltIII9IltltlMIIIIIIIIIIIllltllllllltlll)IIIIIIlltlllIIItMII1llltllillllllll fltllistllltllfllilltil

Persone citate: Aruta, Bernabucci, Francesco Anita, Francesco Aruta, Luciano Bernabucci

Luoghi citati: Roma