La «morte delle botteghe» si estende in tutta la Svezia

La «morte delle botteghe» si estende in tutta la Svezia Da Stoccolma ai villaggi della Lapponia La «morte delle botteghe» si estende in tutta la Svezia Il 50 per cento delle vendite di prodotti alimentari è oggi coperto dai « supermarkets » (Dal nostro corrispondente) Stoccolma, 21 agosto. Ogni giorno in media tre negozi di piccoli dettaglianti di generi alimentari si chiudono in Svezia per non riaprirsi mai più: la « morte delle botteghe », come è stata definita, si sta estendendo dalle grandi città ai paesi e persino ai villaggi della Lapponia; il fenomeno è, a detta degli esperti, inarrestabile, e si risolve in pratica in un vantaggio per il consumatore. Il posto delle piccole botteghe viene preso dai . supermarkets e le più recenti statistiche informano che questo tipo di negozio copre oggi il 50% delle vendite totali di generi alimentari. 1 supermarket a iniziarono a lavorare in grande stile intorno al 1950, sfruttando diversi fattori tipici dell'economia • della vita svedese: non perdere tempo negli acquisti, minor cura, nella scelta del cibo, abitudine agli alimenti già quasi pronti, fiducia anche per i prodotti confezionati e quindi non direttamente visibili. In quegli anni, inoltre, si verificò in Svezia una straordinaria penuria di manodopera e l'avvento dei supermarkets permise di raggiungere un notevole volume di vendite con la collaborazione di pochissime persone. Questo fatto, oltre a risolvere il problema del personale, ha consentito dì diminuire i prezzi dei prodotti. La tendenza si è mantenuta costante e si è anzi potuto stabilire che nel 1962 i supermarkets riuscirono a ridurre le spese per il personale del 4 per cento, nono stante che gli stipendi avessero subito un aumento me dio del 5,8 per cento. v. r.

Luoghi citati: Stoccolma, Svezia