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Il giovane assassino di Saronno ha ucciso con l'aiuto del padre Il giovane assassino di Saronno ha ucciso con l'aiuto del padre Da una testimonianza è risultato che l'uomo immobilizzava la vittima mentre il figlio la pugna* lava - Il delitto è avvenuto nella trattoria della ragazza con la quale l'omicida aveva una relazione (Dal nostro corrispondente) , . Milano, 19 agosto. fjf. vi.) Continua l'Inchiesta sul tragico fatto di sangue avvenuto ieri sera ih una trattoria di Gerenzano, nei pressi di Saronno, dove un .manovale, di 19 anni, Francesco Velia, da Licata (Agrigento) ha uccisp a coltellate il cognato della giovane con la quale aveva una relazione sentimentale. Nel dramma un^rnoio sconcertante ha avuto il padre dell'assassino, Giuseppe Velia di 48 anni, anch'egll manovale. L'uomo dia trattenuto la vittima per - le braccia dopo averla stordita con due. pugni, ed ha cosi consentito al Aglio di vibrare con tutta forza la pugnalata mortale. Egli nega questa sua parte- 1111 II t ■ 11111111 II 1111 e 11 II I ì 11111111M111II11 ■ Il f 1 clpazione al delitto: «Io non so niente, io non c'entro — continua a ripetere. — Ieri sono stato in casa tutta la mattina e ne sono uscito soltanto per fare la spesa >. Ma uno dei suol cinque Agli, Vincenzo di 14 anni, che ha assistito alla scena, lo accusa senea incertezza. Ha visto tenere Immobilizzata la vittima e lasciarla cadere a terra dopo il lampeggiare del pugnale. Per il momento Giuseppe Velia è accusato di rissa aggravata: ma l'imputazione, sulla base della testimonianza del suo figlio- più giovane, diventerà sicuramente più pesante: forse omicidio premeditato aggravato. Francesco Velia aveva conosciuto negli ultimi tempi Rossana Colombo, di 16 anni. La madre della ragazza è titolare della trattoria «Barala» dove saltuariamente si reca anche un'altra figlia, sposata a Luigi Voionteri di 37 anni, operalo. Il Voionteri era a conoscenza dell'assidua .corte che il giovane meridionale faceva a Rossana e aveva deciso di troncarla, d'accordo con 1 familiari. | Ieri sera versò le 18, quando Francesco si è presentato In trattoria, il Voionteri lo ha affrontato con tono deciso: «Lascia in pace mia cognata Rossana — gli ha detto —. Noi non approviamo questa relazione >. Luigi Voionteri era già intervenuto una prima volta, Venti giorni or sono, per convincere il Velia a smettere di corteggiare Rossana. Anche la madre della ragazza, Celestina Colombo, aveva cercato di dis suaderlo spiegandogli che Rossana era ancora troppo giovane e non pensava a sposarsi. Ma lui, tuttavia, ogni sera ritornava in trattoria. Dopo la discussione di ieri, il giovane era tornato a casa chiamando in aiuto suo padre, I due con aria minacciosa erano quindi ritornati nel locale della ragazza. Suo cognato se ne stava tranquillamente a conversare con alcuni amici, e non prevedeva di certo che il giovane manovale, spalleggiato dal padre, sarebbe venuto a chiedergli nuove spiegazioni. Queste spiegazioni, il ."povero Voionteri non ha fatto in tempo ' a fornirle. ' Neira-*Bftei* fazione, infatti, Francesco e Giuseppe Velia gli sono subito saltati addosso. Il figlio, estratto di tasca un lungo coltello, glielo ha infilato nell'addome I due sono quindi fuggiti lasciando la vittima a terra rantolante. L'uomo è morto dopo qualche minuto. I carabinieri, avvertiti dell'accaduto, hanno cominciato le indagini. Giuseppe Velia è stato, trovato nella sua abitazione; stava pranzando: < Ho fame, lasciatemi finire di mangiare, se non mangio non ragiono», ha detto agli agenti L'assassino è stato fermato più tardi da un vigile urbano nelle vicinanze della stazione ferroviaria. Il giovane, che si era già sbarazzato del pugnale, forse voleva prendere un treno e fuggire. Invece è stato poetato in caserma. Interrogato dal pretore ha detto senza òtuibra di rimorso: « Voleva ostacolare il mio amore e mi ha offeso. Per questo l'ho ucciso». Francesco Velia è stato arrestato per omicidio premeditato aggravato. La vittima Luigi Voionteri, pugnalato a Saronno; a destra il giovane assassino Francesco Velia (Telefoto) ■iiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiuiiiiiiiiiiiiii