Un pazzo sfuggito agli infermieri pugnala il questore e due agenti

Un pazzo sfuggito agli infermieri pugnala il questore e due agenti Un pazzo sfuggito agli infermieri pugnala il questore e due agenti A Trento - I feriti non sono gravi - Il folle ha compiato l'aggressione mentre veniva trasportato in manicomio (Dal nostro corrispondente) Trento, 13 agosto. Un pazzo, sfuggito agli accompagnatori che lo trasportavano con un'auto in manicomio, ha aggredito il questore di Trento negli uffici di polizia e ha colpito a coltellate il funzionario, due agenti ed un infermiere. Infine è stato catturato. I feriti non sono gravi. L'episodio ha avuto inizio sulla statale della Valsugana méntre cori una < 1100 » il folle, Olindo Falzolgher di SS anni, da Laives, veniva condotto all'Ospedale psichiatrico di Pergine. Da qualche tempo il Falzolgher era -ospite di una colonia agricola di Vadena (Bolzano). Recentemente era stato condannato per avere percosso un uomo, episodio provocato dalle sue non per¬ fette condizioni psichiche. Da Vadena a Ponte Alto (una località situata alle porte di Trento) il pazzo si era comportato in maniera del- tutto normale. Probabilmente è stata questa la ragione per. cui l'infermiere Carlo Baitella di SS- anni, e l'autista Guglielmo Rossi, di Bolzano, hanno consentito al Falzolgher di entrare in un bar a bere. All'uscita dal locale il Falzolgher ha, estratto di tasca un pugnale e l'ha puntato alla gola dell'infermiere. Poi si è rivolto al Rossi: < Ora mettiti al volante e portami a Bolzano L'autista l'ha guardato sbalordito. Il folle si è messo a gridare, minacciando di uccidere l'infermiere, che teneva con una mano per i capelli mentre con l'altra puntava la lama all'altezza del collo. Un istante dopo la *1100> partiva a tutta velocità lungo la strada che porta a Trento. Al volante l'autista; sui sedili posteriori, il pazzo e il suo ostaggio, sempre sotto la minaccia del coltello. A Trento l'autista, senza dir nulla, s'è diretto verso la questura. Ma il Falzolgher se n'è accorto. Urlando, ha ordinato al Rossi di fermare la- vettura. Poi è balzato fuori, e, trascì nandosi dietro l'infermiere, si è rifugiato in un portone mormorando frasi incomprensibili e minacce. Pochi istanti dopo il portone si è apalancato lasciando entrare il questore di Trento, dott. Edoardo Rossetti, seguito da diversi agenti. Il dott. Rossetti si è rivolto al Falzolgher, invitandolo a desistere e a ragionare. Niente da fare. Ad un certo punto, però, il folle si è lasciato convincere a raggiungere la questura — però senza mai lasciare l'ostaggio — dietro promessa che la polizia l'avreb be aiutato a scovare certi testimoni ohe, secondo lui, avreb bero potuto dimostrare che egli era vittima di una congiura e che non meritala l'internamento in un ospedale psichiatrico. , Era questa la prima parte dP. della' trappola tesa al pazzo. Poco dopo, in questura, il Baitella ha finto di svenire e si è lasciato cadere. Il Falzolgher è rimasto per un attimo sorpreso e in quell'attimo una decina di agenti gli sono balzati addosso. Non era finita, però. Il folle ha reagito a coltellate: prima il questore Rossetti, poi l'infermiere (che à stato ferità .ai-capo ed ora è ricoverato all'ospedale), infine il maresciallo Andrea Scarfi e l'agente Vincenzo D'Alessandro sono rimasti feriti in maniera fortunatamente non grave. Infine il Falzolgher è stato immobilizzato e legato saldamente ad una barella. Per qualche minuto ha continuato ad urlare frasi sconclusionate. Poi un'ambulanza dei Vigili del fuoco l'ha portato a Pergine, ove è stato messo in cella d'isolamento. a. n. niiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

Persone citate: Andrea Scarfi, Carlo Baitella, Edoardo Rossetti, Guglielmo Rossi, Olindo Falzolgher, Rossetti, Rossi, Urlando, Vincenzo D'alessandro