Franco Balmamion al circuito di Ciriè non commenta la volata dei «mondiali»

Franco Balmamion al circuito di Ciriè non commenta la volata dei «mondiali» Un numeroso pubblico ha assistito alla riunione ciclistica di ieri Franco Balmamion al circuito di Ciriè non commenta la volata dei «mondiali» A Renaix il corridore canavesano si trovava in tribuna, dopo essersi ritirato per una caduta - « Non ho visto bene » ha detto - Anche Zilioli e Cribiori preferiscono sorvolare sul contrastato episodio ' Ciriè, 13 agosto. Appuntamento di campioni del pedale oggi a Ciriè, per il tradizionale circuito ciclistico che il G. S. Brunero, in collaborazione con lo 4 specialista » Nino Recalcati, organizza ogni anno in occasione della festa patronale. Il pubblico, numeroso nonostante il tempo minacciasse pioggia (che infatti ha incominciato a cadere verso la fine della manifestazione) ha distribuito applausi a tutti senza ingiustizie, anche se ha riservato, com'era logico, le più calorose attenzioni ai tre corridori di maggior richiamo: Franco Balmamion, il campione di casa, il giovanissimo torinese Zilioli, miglior azzurro sul circuito mondiale di Renaix, e Leandro Faggin, campione del mondo dell'inseguimento professionisti. Quest'ultimo, per onorare l'impegno con gli organizzatori piemontesi, è rientrato in Italia per un giorno,- partendo in aereo stamane da Amsterdam, dove aveva ini- ziato ieri sera la serie delle « rivincite », facendosi battere d'un soffio dall'olandese Peter Post, l'altro protagonista della finale iridata a Rocouri. Da Milano a Ciriè, Faggin è venuto in macchina, e con lo stesso mezzo è rientrato stasera nella capitale lombarda: domani, ancora in aereo, si recherà a Copenaghen, per proseguire la tournée sulle maggiori piste- europee. Gli altri reduci dai campionati del mondo se la sono presa invece con più calma. Tutti, salvo Zilioli, che Giacotto condurrà con sé per un paio di giorni a riposare a Bordighera, prenderanno parte giovedì prossimo al circuito di Maggiora, presentandosi poi domenica all'appuntamento della € Tre Valli Varesine ». I risultati, in queste gare alla buona, hanno un valore relativo, ed è comprensibile quindi che, pur non essendo mancato lo spettacolo in ogni « ninnerò > del programma (compresa la divertente prova femminile), il successo sia andato, con salomonica divisione, ai campioni più attesi: Balmamion, come si è visto, nell'individuale a punti, Zilioli nella gara ad eliminazione, Faggin, in tandem con Adorni, nell'omnium a coppie. Unica nota curiosa in una serie di gare nel complesso divertenti, lo scherzetto < alla Beheyt > giocato involontariamente da Zilioli all'amico e caposquadra Éalmamion. La Maglia rosa era in fuga da solo, negli ultimi giri dcll'e. individuale » e l'altoparlante annunciò che una ditta di elettrodomestici avrebbe dato un premio di 50 mila lire a Balmamion se questi fosse riuscito a vincere la corsa con un vantaggio di almeno trenta secondi. La comunicazione radio non è stata evidentemente captata da Zilioli, che è stato il più accanito protagonista dell'inseguimento al fuggitivo, facendo così sfumare, involontariamente, un guadagno imprevisto di cinque bigliettoni rosa. Uno scherzo finito con quattro risate, una cosa ben diversa dallo scandalo dei « mondiali », di cui nessuno dei reduci da Renaix parla volentieri. Balmamion, ritiratosi per la caduta, ha ripetuto che lui era in tribuna, ma non è riuscito a vedere bene. Zilioli se l'è cavata alla meglio, dicendo che cose del genere sono sempre successe da quando c'è ciclismo. Quanto a Cribiori, quello che era più direttamente interessato essendo stato presente nel bel mezzo della volata, il milanese, che aveva letto su Stampa Sera le dichiarazioni di Darrigade, si è detto pienamente d'accordo con l'ex-campione del mondo: < Non ho avuto, è la verità, nemmeno la possibilità di vedere quanto succedeva da- fanti a me, perché ero troppo occupato a corcar di tenermi in equilibrio nell'aspra battaglia a spinte e scorrettezze varie, scatenatasi fra i belgi. Una cosa da non credersi*. Evidentemente i no- stri corridori pensano che ci sono già abbastanza grane nel ciclismo di casa nostra, senza andar a ficcare il naso in quelle di casa altrui. Gianni Pignata Faggin (a sin.) e Balmamion ieri a Ciriè (f. Moisio)

Luoghi citati: Amsterdam, Bordighera, Copenaghen, Italia, Maggiora