I sermoni del parroco di Montafia potranno essere uditi dai suoi fedeli

I sermoni del parroco di Montafia potranno essere uditi dai suoi fedeli I sermoni del parroco di Montafia potranno essere uditi dai suoi fedeli In seguito a dna malattia è divenuto quasi afono - Una lettrice ha scritto a «Specchio dei tempi» che ha portato al sacerdote un microfono e due diffusori (Dal nostro inviato speciale) Asti, 13 agosto. Giovedì mattina, festa dell'Assunta, i fedeli che gremiranno la parrocchia di Montana — piccolo centro dell'Astigiano, con un migliaio di abitanti — avranno una lieta sorpresa: il sermone del parroco, don Secondo Gallino, giungerà nitido alle loro orecchie, attraverso l'altoparlante. Domenica una lettrice aveva segnalato a Specchio dei tempi la difficoltà, da parte del sacerdote, di farsi udire dai divoti. La cinquecentesca chiesa di Montana, in-stile romanico e dedicata — oltre che all'Assunta — al santi Martino e Dionigi, non è molto ampia. Dal pergamo o dall'altar maggiore, una voce normale può raggiungere facilmente anche coloro che seguono la Messa dalla soglia del portone. E don Gallino non avrebbe mai avuto bisogno di un microfono e di altoparlanti se l'anno scorso la sua laringe non si fosse indebolita, rendendolo quasi afono. Ne soffriva lui, ne soffrivano i parrocchiani. Le massime evangeliche, 1 moniti alla concordia ed al vivere cristiano restavano a mezz'aria, perdendo efficacia. L'appello della lettrice è stato subito raccolto da Specchia dei tempi. Oggi abbiamo portato in dono al buon parroco l'attrezzatura completa: un microfono, l'apparecchio amplificatore, due diffusori che — sistemati ai due lati del tempio — torneranno a rendere gagliarda la voce del pastore di anime. Don Gallino ha 57 anni, è nato a Cisterna d'Asti, esercita il ministero sacerdotale a Montana dal 1934. Un tipico prete di campagna, umile e serafico. Basta dare un'occhiata alla tonaca — rammendata e lisa — per comprendere che la povertà è la sua fedele compagna. Non ha congrua né sovvenzioni, deve tirare avanti con le incerte rendite del « benefizio parrocchiale », co me quasi tutti 1 preti dell'Astigiano. La Curia possiede una cascinotta e una trentina - di giornate di terreno a Montana, frutto di un lascito antico Quel che se ne può ricavare costituisce lo stipendio del parroco. Purtroppo, il terreno è in gran parte arido, incoltivabile, Tant'è vero che il mezzadro ha deciso di andarsene, per non rimetterci di tasca. Quest'anno, per soprammercato, la grandine ha aggravato la situazione. Vigneti e campi di grano sono stati devastati, don Gallino allarga le braccia affidandosi alla Divina Provvidenza. Alle traversie,' del resto, è abituato. Durante la. guerra di liberazione, la zona ospitava molti partigiani delle formazioni «Giustizia e Libertà». Nel corso di una scaramuccia, tre soldati tedeschi rimasero uccisi. Incombeva su Montana la minaccia di una rappresaglia spietata: l'intero paese era stato condannato alle flam me. Il parroco non esitò a presentarsi al comandante nazista, la sua fede e il suo coraggio salvarono la popola zione. Più tardi, sempre con la speranza di liberarsi dai partigiani, i nazisti catturarono trenta abitanti di Montana, li parrò co per primo. La loro sorte sembrava segnata: era già pronto il plotone di esecuzione. Anche quella volta don Gallino riuscì a sventare il pericolo, strappando alla morte gli sventurati. Montana à. poco lontano da Castelnuovo Don Bosco. Del Santo salesiano, si perpètua il ricordo gentile e bonario. A lui è intitolata la piazzetta che fronteggia la parrocchia, un busto marmoreo 'ne rievoca non le grandi virtù di educatore s sociologo, bensì le ,.oti sportive. SI legge infatti, sul basamento della stele: «Nella fiera del 1831, Giovanni Bosco I l l A n a ti a o I a Montana vinceva l'albero della cuccagna >. Rappresentava, in quei tempi, la maggiore aspirazione dei giovani: chi ce la faceva a scalare il palo impiastricciato di sego, poteva vincere nientemeno che un pollo, un salame - o una bottiglia di barbera. gm |# Don Secondo Gallino, il parroco di Montana, con l'altoparlante che gli ha portato ieri « Specchio dei tempi »

Persone citate: Gallino, Giovanni Bosco I, Secondo Gallino

Luoghi citati: Asti, Castelnuovo Don Bosco, Montafia, Montana, Specchia