Un morto e sei dispersi per le bufere che flagellano la catena del Bianco

Un morto e sei dispersi per le bufere che flagellano la catena del Bianco Dopo una splendida giornata, pioggia fulmini e neve sulle Alpi Un morto e sei dispersi per le bufere che flagellano la catena del Bianco Uno scalatore tedesco ucciso da una folgore sul Grand Capucin - Ferito in modo grave uno scozzese - Nessuna notizia di due cordate tedesche e francesi - In allarme tutte le guide di Chamonix: altri rocciatori sarebbero in difficoltà per.il maltempo (Dal nostro corrispondente) Aosta, 12 agosto. Una serie di violev'issimi temporali abbattutisi suiia catena del Monte Bianco dalle ZI di ieri dopo una giornata splendida ha colto di sorpresa numerosi alpinisti che non bivaccavano nei rifugi, o ohe si trovavano in piena ascensione. Uno scalatore tedesco è stato ucciso da un fulmine sul Grand Capucin. Un alpinista scozzese, rimasto ferito, è stato trasportato a Chamonix. Tre alpinisti tedeschi sono dati per dispersi all'Aiguille du Moine, nel gruppo della Verte; tre altri francesi sono in difficoltà all'Aiguille du Diable. Molte altre cordate, di cui non si sa nulla, devono attraversare momenti critici. La pioggia e la neve continuano a flagellare la montagna, i temporali si susseguono e le folgori si abbattono sulle cime e sulle pareti più. esposte. I componenti di uria cordata di alpinisti lecchesi che, vista la mala parata, si sono affrettati a scendere sulla Val Veni di Courmayeur, hanno detto: « Sembra che l'aria frigga. Non si possono tenere i ramponi, vi è pericolo anche a impugnare la piccozza. Non ricordiamo di avere visto un tempo simile. Di solito i temporali sono fortissimi ma di breve durata, questo dura ormai da almeno venti ore e non accenna a placarsi. Sulle cime più alte poi sono scesi dieci centimetri di neve fresca, che ha impiastricciato le pareti rendendo pericoloso qualsiasi movimento ». . Il primo allarme era stato dato ieri sera dopo le Zi. Un alpinista scozzese, ferito gravemente all'Aiguille 'de la Blaitière (m. 3Z35), nelle Aiguilles de Chamonix, aveva bisogno di cure immediate. Un sasso lo aveva colpito al capo mentre, con un amico, scalava la parete Ovest. Due professori della scuola nazionale di alpinismo di Chamonix partivano nella notte, incuranti delle pessime condizioni atmosferiche. I due — Charles Bozon e René Novelle — raggiungevano il ferito a mezzanotte circa, in pieno temporale, mentre all'intorno cadevano t fulmini, e lo calavano alla base della parete. Stamane, l'alpinista scozzese, Nìel Mac Niven, di ZI anni, poteva finalmente essere ricoverato all'ospedale di Chamonix, dove subiva la tra- panazione del cranio. I medici non disperano di salvarlo. Lo assiste il suo compagno di ascensione, Robin Campbell, di 20 anni, che è uscito dall'avventura sano e salvo. All'alba di oggi, il secondo allarme. Dal Requin veniva comunicato che un alpinista tedesco ira morto folgorato, a 40 metri dalla •« piccola spalla »' del Grand 'capucin. Il compagno era sceso al rifugio del Requin dopo avere perso l'orientamento numerose volte, nell'infuriare della tempesta. Era lacero, terrorizzato, inzuppato d'acqua. Lo scampato, Sepp Spozc, di ZI anni, ha raccontato: <Con il mio amico Jurgen Wols, di SO anni, stavamo scalando il Capucin quando lui è stato colpito in pieno da una folgore. E1 morto all'istante ». Le guide attendono che le condizioni migliorino, per salire a ricuperare il cadavere. Intanto, la moglie di un alpinista tedesco che attendeva il marito già ieri sera a Chamonix, preoccupata del suo ritardo, si rivolgeva alla Società delle guide perché organizassero una spedizione. La signora ha dichiarato che il marito, Gustav Linderder, di Monaco di Baviera, voleva scalare VAiguille du Moine (m. 3412) e sabato si era diretto con altri due tedeschi per il rifugio del Couvercle. Alla loro ricerca è partita oggi una spedizione di quattro guide e gendarmi, capeggiata dal noto alpinista Guido CaUlat, ma le avverse ' condizioni atmosferiche li hanno costretti a cercare riparo nel rifugio. *Ma gli allarmi non sono finiti — ci ha detto il centralinista del Soccorso di montagna di Chamonix. — Nel pomeriggio venivano dati per dispersi tre francesi nell'Aiguille du Diable, sul versante sudest del Monte Bianco di Tacul>. Anche in questo caso, le guide partite alla loro ricerca non hanno potuto far altro che raggiungere il rifugio dei Grands y~l?ts. A Chamonix la pioggia cade incessante *• 24 ore. In molti al>-^.ghi si è in apprensione per numerosi clienti che sono in montagna da domenica e che non sono ancora ritornati. Alla stazione-radio della gendarmeria si veglierà tutta la notte, in attesa di notizie dai vari rifugi. Meno grave la situazione sul versante italiano del Monte Bianco. Alla Società delle gui¬ de dì Courmayeur fino ad ora non sono segnalate cordate in pericolo. Ma il capo-guida Eugenio Jordaney, che è responsabile del Soccorso alpino, è in attesa. Anche a Courmayeur continua a piovere. i. V.

Persone citate: Charles Bozon, Eugenio Jordaney, Gustav Linderder, Moine, Niven, René Novelle, Robin Campbell, Sepp Spozc

Luoghi citati: Aosta, Chamonix, Courmayeur, Monaco Di Baviera