Ragazzo di tredici anni muore stritolato dalla gigantesca ruota di un mulino
Ragazzo di tredici anni muore stritolato dalla gigantesca ruota di un mulino Gii abitanti di Piobesi commossi da un'orrenda sciagura Ragazzo di tredici anni muore stritolato dalla gigantesca ruota di un mulino Le pesanti pale erano ferme, senz'acqua - Vi sale per gioco, il suo peso le mette in moto - Inghiottito nella buca, è schiacciato contro lo scivolo in cemento, poi sommerso nel fondo melmoso.- Accorre gente; un medico si cala nella voragine e ha il dubbio che sia ancora Vivo - Ore d'angosciosa attesa; la folla attorno al padre, mentre i pompieri sollevano la ruota (alcune tonnellate) e liberano il corpo straziato: petto e testa sfracellati Un ragazzo di 13 anni è morto stritolato da ima ruota del mulino comunale di Piobesi. Andrea Dominici viveva con 1 genitori che gestiscono II caffè, della atazipne e hanno altre due figlie, Natalina di 15 anni- e Rl- nalda di 5, Era un ragazzo robusto e vivace, aveva avuto, la migliore pagella della seconda avviamento al collegio di Lombriasco. Mulino e caffè danno su via Roma, lungo la quale scorre il canale che fornisce energia alle ruòte. Sono tre. gigantesche, in ferro: hanno .un diametro di savèliefcquattro metri, pesano parecchiejatonnellate e sono Incastrate, per.iun quartoi-Jpbj(ii»pM - di • cemento.'sche convogli*».»^4Lacqua~buì cucchiai aiTugglnfti e ycorròsl. Tra questi e la parete dello scivolo, c'è una decina di centimetri. D'estate, i ragazzi giocano sulla strada, vanno a nascondersi anche fra le ruote, quando non c'è l'acqua. Adesso le ruote sono ferme da una ventina di giorni, sul fondo del canale c'è una spanna di acqua melmosa. Probabilmente, Andrea voleva scendere sul fondo, ha perso l'equilibrio e si è aggrappato a uno degli enormi cucchiai: è bastato il suo peso per mettere Ih moto la ruota. Mezzo giro soltanto: un cigolio fragoroso, un tonfo. Il ragazzo è stato risucchiato tra 1 bordi taglienti dei cucchiai ed è stato sospinto nella melma del. fondo. Non ha mandato un grido. Poco lontr- ii, sta giocando un suo aml< '.iris Sanvlto di 9 anni sull'unni lato .della strada un grupi' o 'I ; arsone conversa. Sentono il -ilio e il tonfo, si avvicinano, li* cosa ha mosso la ruota? « Ma d andrea? Era qui un momuno l'a», dice Loris Gli adulti si guardano. Agostino Galflone scende 1 gradini, scruta nella stretta trincea dello scivolo. Si ritrae pallido: «C'è qualcosa di bianco », mormora. E' uscito'anche 11 mugnaio, Michele Morello. Scruta nel fondo: « E' là grida — è là sotto ». Vanno a chiamare la madre, che accorre angosciata e urla. Devono trascinarla in casa, colta da collasso. Si telefona ai carabinieri ai vìgili del fuoco di Torino, al medico condotto dott. Ganglio. Il medico s'insinua sotto la ruota e con la mano tocca il corpo del ragazzo. Riesce a capire che la testa è rimasta fuori dell'acqua, ma ha la netta Impressione che sia già morto. Non lo dice. La folla si addensa, sempre più fitta, concitata; ammutolisce quando sente la sirena dei vigili del fuoco. Far girare di un solo millimetro la ruota, vorrebbe dire straziare il corpo imprigionato. Bisogna sollevarla. A un rozzo paranco costruito con due tronchi si lega la ruota con funi metalliche: occorre tempo. La folla è impaziente, tutti chiedono: «Ma è ancora vivo? Lo sentono lamentarsi? ». Si ode uno schianto: la ruota .•S si è mossa di pòchi centimetri avvicinandosi ancor più allo scivolo. La gente grida. Ma la-ruota è di nuovo ferma. Tentano di sfilarla dal mozzo. Bisogna togliere il chiavistello che la assicura. E' enorme, arrugginito. I vigili del fuoco tentano con la mazza, poi con I martelli. I colpi scandiscono, il silenzioansioso. Passa un quarto d'ora: il chiavistello resiste.jIniprovvisajnente, grida e-friciittu»!/concl tati. E' il padre di Andrea. Era fuori, al lavoro, sono' andati a chiamarlo. E' stravolto, piange. Le '.donne si coprono il viso con le mani. Matteo Dominici si affaccia alla finestra del molino su cui poggia il paranco: impietrito. Devono trascinarlo via. Tornerà un quarto d'ora dopo, quando 11 ritmico martellare delle mazze o del mantelli si arresta. Ormai ogni speranza eli salvare 11 bimbo è 'perduta, Con una leva, agendo tra le pale della ruota, si riesce a spingere il corpo ancora più in giù. Con l'aiuto di una corda, lo sfilano dalla stretta mortale, Andrea ha 11 petto e il capa schiacciati: certamente, dice il medico, ha perso subito 1 sensi. E dev'essere morto poco dopo, senza soffrire. Il vice curato, don Francesco Cochls. benedice il eorpo straziato coperto da un lenzuolo candido.' Andrea Dominici e il padre. I vigili del fuoco lavorano per sollevare la ruota, mentre la folla impaziente chiede: «E' ancora vivo?»
Persone citate: Agostino Galflone, Andrea Dominici, Francesco Cochls, Matteo Dominici, Michele Morello
Luoghi citati: Lombriasco, Torino
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