Sempre meno pubblico al cinema in Francia

Sempre meno pubblico al cinema in Francia Sempre meno pubblico al cinema in Francia Le pellicole con più di 50.000 spettatori in prima visione sono scese a 104 - In testa alla graduatoria « Il giorno più lungo » Primo lavoro italiano «L'ape regina» (Nostro servizio particolare) Parigi. 6 agosto, L'intesa fra cinema e tele visione, in Francia, à ancora molto lontana. Ogni mese di agosto, al termine della stagione, produttori, distributori e gestori di sale cinematografiche fanno i conti oon un occhio fisso sulla cifra degli incassi o l'altro sul bilancio artistico e commerciale della televisione. E ogni anno devono osservare che, mentre il numero dei telespettatori aumenta, quello dei frequentatori delle sale cinematografiche ■ diminuisce. E' stato così anche per la stagione 1863-'63. I bilanci non sono ancora definitivi, ma un dato è ormai certo: anche quest'anno il numero dei film che hanno registrato almeno 50.000 spettatori in prima visione è diminuito. Nel 195758 essi furono 135; nelle annate successive scesero a 133, 121, 111, 112. Nella stagione scorsa sono stati 104. Cinquantamila spettatori a Parigi in prima visione per un film sono un limite modesto, ma già apprezzabile. Al di sotto di esso una pellicola prodotta in Francia avrà ben poche probabilità di recuperare le spese. Poco conta che il numero dei film con oltre 300.000 spettatori (7 quest'anno contro 6 nel 1957) sia pressoché stazionario. A questo livello si entra nel campo dei < colossi » e dei film che si reggono per l'interpretazione di un attore o di un'attrice particolarmente noti, e si sa che le pellicole di questo tipo sono quelle che meglio reggono alla concorrenza della televisione. Ciò che interessa è l'avvenire del cinema medio e le cifre di quest'anno in Francia non possono che confermare le oscure previsioni già espresse da tempo. In testa alla graduatoria, con 778.306 spettatori in 40 settimane (la classifica si riferisce soltanto ai film usciti a Parigi dopo il 15 agosto scorso) figura c II giorno più lungo», il film di Zanuck sullo sbarco alleato in Normandia. Secondo, con 481,869 spettatori, è « Il riposo del guerriero » interpretato da Brigitte Bardot Terzo, con 441.794, « Melodie eii sous-sui s, un giallo che ha presentato per la prima volta insieme un divo della nouvelle vagite e un attore da decen ni sulla breccia, Alain Delon e Jean Gabin. Al quarto posto è « La conquista dell'Ovest » al quinto «Lawrence d'Arabia» (che però ha ancora da esaurire i giorni di programmazione). Seguono < Biancaneve e i sette nani », una ripresa che ha incontrato grande successo, « Le soupirant », il film di Pierre Etaix considerato come uno dei migliori della stagione, < Hatarl », « I misteri di Parigi > e fi 55 giorni di Pechino, un super-technirama appena entrato nel circuito. « Uno dei tre », di Cayatte, è dodicesimo; «Le quattro verità» quindicesimo- Ancora più indietro nella graduatoria «Landru» (15°), «Il vizio e la virtù» (17°), «Il processo» U9°), «Morire a Madrid» (20°), «Lo spione» (22°), «Elettra» (24°). Per trovare il primo film italiano sì deve scendere al 25° posto, dove è piazzato « L'ape regina »: nelle sole quattro prime settimane di programmazione ha avuto 179.364 spettatori. Un'altra ripresa, quella de «La voce nella tempesta » è 30"; « Venere imperiale » 38°, « 8 % » è al cinquantunesimo posto, ma è stato presentato solo da alcune settimane, e migliorerà certamente la sua classifica. Oltre il film di Fellini, si scende sotto i centomila spettatori. Il successo più grande rimane sempre quello di «West Side Story», non considerato nella classifica perché già uscito nella stagione precedente. «West.Side Story» si proietta in un solo cinema dei Campi Elisi, il George V. ma è stato visto da oltre 600.000 persone e non ha ancora esaurito il suo pubblico. Fra le sale semivuote della Parigi estiva, quella del George V è una delle poche sempre gremite. J. m.

Persone citate: Alain Delon, Arabia, Brigitte Bardot, Cayatte, Fellini, Jean Gabin