Una giovane domestica uccisa a colpi di pietra sul greto di un fiume

Una giovane domestica uccisa a colpi di pietra sul greto di un fiume Una giovane domestica uccisa a colpi di pietra sul greto di un fiume Aveva 29 anni e lavorava presso una famiglia a Bologna - Era prossima a diventare madre - Si cerca il fidanzato, ventenne, con il quale avrebbe dovuto incontrarsi (Dal nostro corrispondente) Bologna, 5 agosto. Una domestica di ventlnove anni, Cosima Conserva, è stata rinvenuta cadavere alla periferia di Vado di Monzuno, in località La Ca sotto la massicciata su cui corre l'autostrada del Sole, lungo l'argine del fiume Setta. La giovani è stata uccisa a colpi di pietra. La polizia ha trovato l'arma del delitto nascosta in una buca coperta dall'erba. La donna giaceva rattrappita, imbrattata di. sangue, soprattutto nel volto: ma il sangue era dappertutto, sulle spalle e sulle vesti. A rinvenire il cadavere è stato un ragazzo di tredici anni. Franco Benassi. Dalla mattina 1 carabinieri della stazione di Vado stavano ricercando la domestica che la sera prima era uscita dicendo che aveva un appuntamento col fidanzato. La giovane, nata a Brindisi i. prio l'altra sera erano rien, trati a Vado, sorpresi dì non 29 anni fa, da dicìotto mesi prestava servizio presso la famiglia di un medico bolognese, il dott. Mario Berardelli. Ma non era sola a Bologna, dove vive anche una sua sorella. Dalla metà di luglio la suocera del dott. Berardelli e i tre figli del medico si erano trasferiti in villeggiatura a Vado. La domestica era andata con loro, per custodire 1 tre bambini. Il dottore e la mo glie avevano invece intrapreso un viaggio in Grecia e pro¬ A o . i o a o o i provare in casa la ragazza. Cosima, come si è detto, era uscita, col permesso della suocera del dott. Berardelli, per andare ad un appuntamento col fidanzato. Cosi aveva detto e la signora non aveva trovato nulla in contrario anche perché la ragazza non usciva quasi mai. C'era anche un al- tro motivo, comunque, che avrebbe indotto la famiglia Berardelli ad una certa liberalità: la domestica era incinta dì otto mesi, aspettava un bambino dal fidanzato. Questo giovanotto i familiari del medico l'avevano visto solo di sfuggita, qualche volta nei pressi di casa- Sapevano che abitava non lontano da loro, nella zona della Bolognina e la domestica lo aveva indicato con il solo nome: Giuliano. Ieri mattina, quando al risveglio notarono che la ragazza non era ancora rientrata, cominciarono a preoccuparsi e telefonarono agli ospedali. A mezzogiorno si rivolsero ai carabinieri della stazione di Vado. I carabinieri si misero subito in movimento, cominciarono a perlustrare la zona. E quando un ragazzetto del paese, il piccolo Benassi di tredici anni, arrivò tremante in caserma dicendo di aver visto « la morta > ai piedi della massicciata su cui corre l'autostrada, i carabinieri non ebbero dubbi, doveva essere lei. Le indagini venivano subito rivolte alla ricerca del fidanzato, con cui la ragazza aveva detto di dover uscire. Più tardi il giovane è stato identificato: è il falegname ventenne Giuliano Prignani, originario di Ferrara. Immediatamente venivano diramati fonogrammi per rintracciarlo, ma sinora senza risultati. Ieri sera i periti dell'istituto di medicina legale hanno compiuto l'esame necroscopico. Sull'esito mantengono il massimo riserbo. Intanto continua la ricerca del fidanzato della ragazza, c. C. Cosi ma Conserva, la domestica trovata uccisa (Telef.)

Persone citate: Benassi, Franco Benassi, Giuliano Prignani, Mario Berardelli

Luoghi citati: Bologna, Brindisi, Ferrara, Grecia, Monzuno