"Specchio dei tempi" ha portato 9 milioni in 31 Comuni danneggiati dalla grandine

"Specchio dei tempi" ha portato 9 milioni in 31 Comuni danneggiati dalla grandine Le impressioni raccolte nei Monferrato e sulle Langhe "Specchio dei tempi" ha portato 9 milioni in 31 Comuni danneggiati dalla grandine E' stato, in molti casi, l'unico aiuto amichevole che sia giunto finora ai contadini ■ I sindaci hanno distribuito i fondi ricevuti attraverso i lettori de «La Stampa» secondo le necessità locali - Spesso serviranno per assicurare una razione di pane agli abitanti, la refezione scolastica ai bambini: nulla potrebbe indicare con più drammatica evidenza la miseria di quelle campagne • E' urgente che le autorità e i tecnici preparino qualche misura concreta per ridurre i danni delle sciagure naturali (Dal nostro inviato speciale) Asti, 3 agosto. Nel giro di quindici giorni, dal 17 al 31 luglio scorso, La Stampa ha distribuito a 31 Comuni la somma di 9 milioni di lire offerte dai lettori con lo. sottoscrizione per 1 danneggi- m uaila grandine. Abbiamo visitato 1 31 Comuni ad uno ad uno, ci siamo intrattenuti con i sindaci, i segretari comunali, gli agricoltori. E' stato un lungo viaggio, compiuto in varie riprese, tra le colline del Monferrato e della Langa, su strade buone e su piste da trattori, tra filari di vigne spoglie di grappoli e campi di grano dove i coltivatori raccoglievano bracciate di paglia e spighe vuote. In ogni paese ci ha colpito il senso di sfiducia e di scoraggiamento della popolazione. I vecchi sono rassegnati alla loro sorte, non possono imparare un nuovo mestiere; ma 1 giovani, silenziósi e amareggiati, se no andranno, e le ragazze — ne abbiamo interrogate molte — non intendono sposare un agricoltore, vogliono trasferirsi 'n città. In qualche centro, piccoli gn ppi di giovani, dopo avere frequentato 1 corsi e le conferenze di istruzione agraria, si apprestavano a costituire cooperative, a sperimentare nuove colture, a migliorare le stalle, a organizzare la vendita dei prodotti: iniziative che possono salvare l'agricoltura. Ma sul fiducioso entusiasmo giovanile si è rovesciata la grandine, a bufera, l'alluvione, • i vecchi ora dicono ai fiSi « Vedete: non possiamo far nulla contro questi rischi >. La solidarietà dei nostri lettori, attraverso c Specchio dei tempi >, ha suscitato un senso di sorpresa e di gratitudine. Gli • 'ricoltori, troppo dimenticati e spesso lusingati da vane promesse, hanno compreso la portata del nostro Intervento che non poteva certo essere un risarcimento di danni, ma un segno di simpatia, un gesto incoraggiante, un fermo invito al governo e al' -"torità locali perché tengano conto del sentimento pò'-! polare di' solidarietà e risolvano il problema dell'agricoltura collinare. Tutti i sindaci dei paesi visitati ci hanno pregato di esprimere ai nostri lettori il ringraziamento dei loro con cittadini. L'impiego dei fondi distribuiti (da 200 mila a 500 mila lire ogni Comune) è stato lasciato all'iniziativa dei sindaci, i quali hanno cosi potuto tener c tonto delle situazioni locali e delle necessità più urgenti, senza norme vincolanti. In alcuni paesi le somme talvolta unte ai contributi della Prefettura, sono state ' ripartite fra le famiglie clan neggiate e più bisognose; in altri luoghi vengono tradotte in salari a compenso degli agricoltori che riattano le strade poderali e comunali. In qualche Comune sono state istituite razioni giornaliere di pane per famiglie povere numerose; un sindaco della Langa intende invece assicu rare la refezione gratuita, nel prossimo anno scolastico, ai SO bimbi della frazione più colpita dalla grandine. Crediamo che i sottoscrittori apprenderanno con commozione queste iniziative, saranno grati al sindaci che hanno impiegato le somme disponibili nel modo più equo, più adatto al bisogni e più gradito alla popolazione. Non abbiamo chiesto alcun resoconto sulla destinazione delie somme; tuttavia molti sindaci ci hanno scritto. Il dott. Santino Viarengo di Portacomaro, dopo avere espresso viva gratitudine < per il tangibile segno di solidarietà dimostrato dai lettori della Stampa > aggiunge: < Assicuro di avere provveduto, non senza prima avere sentito personalmente vari membri del Consiglio che mi hanno informato dettagliatamente sulle condizioni economiche di ognuno. Ho ritenuto opportuno poi fare un elenco nominativo dei beneficati che tengo a disposizione ». Il signor Renato Gallo, sindaco di Clavesana assicura che « la popolazione serberà profonda riconoscenza per il generoso contributo elargito a beneficio delle famiglie colpite , dalla furiosa grandinata del 23 luglio». Il sindaco di Pontestura, Eugenio Colombano, ricorda il dramma del maltempo: <Non può immaginare — scrive al nostro Direttore — il dolore di questa popolazione agricola nel vedersi distrutto in pochi minuti il frutto del duro e faticoso lavoro di mesi e nel vedersi annientate le speranze di benessere delle loro famiglie». Ha parole di gratitudine per il nostro giornale e aggiunge: € Ho provveduto il giorno 11 luglio o segnalare il disastro a tutte le autorità provinciali, ma fino ad oggi solamente La Stampa coi suoi generosi let¬ tdSdivdèv—c tori ci ha portato una parola di conforto e di fiducia». « L'azione svolta da ■ La Stampa — ci scrive il sindaco di Camino, Giovanni Fiorio — intesa a scuotere la pubblica opinione interessandola ai gravi problemi della collina piemontese, ha dato un motivo di speranza a gente sfiduciata die nella situazione attuale si è ormai rassegnata a lasciare la terra ove è sempre vissuta, e che in migliori condizioni di vita non abbandonerebbe mai ». A Lequio Tanaro è sindaco il gen. Giuseppe Curreno, presidente dell'Autostrada CevaSavona, e autorevole esperto di problemi stradali. « Tutti noi — ci scrive — seguiamo con cuore veramente grato e ammirato la campagna che La Stampa sta conducendo a favore delle zone depresse del Piemonte, con particolare riguardo al Monferrato e alla Langa, nella certezza che servirà non poco a richiamare la attenzione del governo e a indurlo a adottare una buona volta le previdenze necessarie per consentire umane condizioni di vita in quelle regioni arrestare l'impressionante esodo della popolazione ». Propone poi alcune provvidenze urgenti: assicurazione obbligatoria contro la grandine con un consorzio di società assicuratrici e 11 concorso dello Stato; estensione della fornitura di acqua potabile e del servizio telefonico; sistemazione della rete stradale. In particolare il gen. Curreno ricorda la costruzione della strada di fondo valle Tanaro, da Ceva a Bra, già iniziata, ma i cui lavori non possono proseguire per mancanza di fondi. Da Moncalvo 11 sindaco dott Giuseppe Andrea Martinetti ringrazia e dice: < Ci auguriamo che l'iniziativa, oltre a portare un concreto immediato aiuto serva a richiamare l'attenzione delle autorità gover native sulla necessità di radicali e definitivi provvedimenti atti ad alleviare le gravi ripercussioni economiche che la grandine annualmente provo *a. nelle nostre zone ». • Il problema della grandine è l'incubo di tutti gli agricol tori e degli amministratori dei comuni collinari. Abbiamo già trattato l'argomento: sappiamo che le tariffe delle società assiouratrici, varianti da comune a comune secondo la frequenza delle grandinate, sono un peso insostenibile per molti piccoli agricoltori. Ci sono vari progetti di assicurazione parziale o totale, obbligatorio o no, tutti subordinati allo stanziamento di un fondo statale che consenta di abbassare le tariffe assicurative. Ricordiamo il progetto che sta elaborando il sen. Desana per incarico degli assessori all'agricoltura delle Provincie piemontesi, la proposta di istituire un fondo di garanzia col contributo statale approvata da autorità parlamen¬ tdCsfslvcDzpttMampt<aillllllllllllMIMII tlIIIItlllllI tari e organizzazioni politiche di Asti, la recente richiesta del Consiglio provinciale di Alessandria perché sia istituito un fondo anticongiunturale, o di solidarietà, contro tutte le calamità agricole. Un gruppo di esperti della viticoltura, fra cui il nostro collaboratore prof. Giovanni Dalmasso, propone una soluzione parziale che farebbe capo alle Cantine sociali in attesa dell'assicurazione obbligatoria per tutti; il sindaco di Mango, Annibale De Piero, accetterebbe una imposta comunale antigrandine da ripartire fra i proprietari' del terreni, se fosse moderata. < Con. .una intsgrazione stata¬ le — dice — l'imposta assicurativa non dovrebbe superare le 5 o 6000 lire per ettaro». Non mancano 1 progetti, e se ne trovano anche negli archivi di Roma, dimenticati da anni. Bisogna sceglierne uno. Si faccia un passo decisivo per proteggere gli agricoltori dalla grandine con una formula assicurativa accettabile, si dia una garanzia di sicurezza a chi lavora tutto l'anno e rischia di vedere distrutto, in pochi minuti, il raccolto, Un provvedimento di questo genere avrà una efficacia decisiva, anche psicologica. Può essere la salvezza dell'economia collinare. Ettore Doglio IMlll lltf IIIIUIIIIIIIIIMIIII 11111111111111 ■ 111 ■ ■ 111

Persone citate: Annibale De Piero, Ettore Doglio, Eugenio Colombano, Giovanni Dalmasso, Giovanni Fiorio, Giuseppe Andrea Martinetti, Giuseppe Curreno, Portacomaro, Renato Gallo, Santino Viarengo