Ottantatré anni: sognava una bicicletta

Ottantatré anni: sognava una bicicletta Ottantatré anni: sognava una bicicletta Gliel'ha portata «Specchio dei tempi» per andare a lavorare nei campi Quella che aveva era a pezzi: cinquantaquattro anni fa era servita per il viaggio di nozze, l'uomo ai pedali, la moglie seduta sulla canna Di solito la bicicletta è la grande aspirazione dei ragazzini. Questa volta ha fatto felice Giuseppe Garro, di 83 anni, da Peveragno di Cuneo. Un amico, a sua insaputa, aveva scritto a " Specchio dei tempi " dicendo che il vecchietto va a lavorare tutti i giorni nei campi con una bicicletta vecchia e rotta: c Spesso iiiiiiiinim l'abbiamo sentito sospirare: " Se ' Specchio del tempi ' inviasse anche a me una .bicicletta... " ». Ieri pomeriggio siamo andati a portargliene una nuova fiammante. Giuseppe Garro — Geppino per i compaesani — aveva scoperto la lettera che lo riguardava leggenda La Stampa, dopo colazione. Stupito, emozionato, quasi incredulo, aveva a lungo cercato di indovinare chi poteva essere stato colui che aveva scritto. Poi' alle 15, come al solito, aveva inforcato la sua vecchia bici e si era recato nel campi. Là l'abbiamo raggiunto nel tardo pomeriggio. E' tornato a casa sulla nostra macchina, ha partecipato all'operazione dello sballaggio della bicicletta, con mano tremante. Via via che si scopriva un accessorio o un pezzetto cromato, esclamava: «.Com'è bella, Dio com'è bella ». Era contento come un bambino. Al suo fianco la moglie Caterina, che ha dieci anni di meno, non riusciva a trattenere le lacrime dalla commozione. La bicicletta per loro ha sempre avuto grande importanza. Cinquantaquattro anni fa, quando sposarono, andarono a fare il viaggio di nozze in bici, da Peveragno a Pieve di Teco, dove Geppino lavbrara: lui ai pedali, lui seduta sulla canna. Fino due anni fa Giuseppe Garro ha fatto il fabbro: della bicicletta si serviva di tanto in tanto per andare a Cuneo (11 chilometri) a prendere un sacchetto di carbone da venti chili per la sua fucina; oppure, semplicemente per andare/ al jji^rcato del .martedì: Adèsso noti-lavora più" da fabbro. Mestamente dice : « Non sono più all'altezza delle esigenze: i fabbri modemt hanno la saldatura autogena, quella elettrica e tante altre diavolerie che io non ho mal conosciuto ». Va a lavorare due giornate di terra che lui e sua moglie hanno a un paio di chilometri di distanza. L'antica bicicletta del viaggio di nozze gli serve appunto per andare avanti e indietro mattina, mezzogiorno e sera. « La mia bici non sta più in piedi, una ruota è di ferro, l'altra di legno, non ha quasi più -assi. Non so proprio come avrei potuto andare avanti cosi ». Magro, alto, svelto nel gesto, olivastro di pelle, baffi e barba bianchi, il sorriso pronto e simpatico, Geppino si rimira e si accarezza la bicicletta nuova. « Cosa diranno in paese, quando mi vedranno su questa? ». La vita è dura per I coniugi Garro. La casa fortunatamente è loro, se la costruirono tre anni |dopo che erano sposati. Manno a.Ulla flella mafltafa che vive a Toi . a a a a tino; un figlio di 53 anni è in valido di guerra, celibe, si divide tra il letto e un po' di lavoro In. campagna. Le due giornate di terreno danno il grano e un po' di ortaggi per la famiglia e la meliga per t due maiali. Tutto qui: molta fatica con scarso utile. Ieri, comunque, per Geppino Garro, per sua moglie e per suo figlio è stata una giornata diversa, un avvenimento eccezionale. lllllllllllllllllllllltiillllllllllllllllllllllllllllllllllt Giuseppe Garro e la moglie: una giornata diversa, un avvenimento eccezionale

Persone citate: Garro, Giuseppe Garro, Magro, Manno

Luoghi citati: Cuneo, Peveragno, Pieve Di Teco