Oggi la sentenza al processo Ward ma il «caso Profumo » non è chiuso

Oggi la sentenza al processo Ward ma il «caso Profumo » non è chiuso II presidente ha contuso Marilyn Rice~Davies con Marilyn Monroe Oggi la sentenza al processo Ward ma il «caso Profumo » non è chiuso All'improvviso è stato scarcerato il giamaicano Gordon, condannato per le accuse della Keeler - Assolto dopo l'ascoltazione del famoso nastro magnetico - Al magistrato che indaga sull'ex ministro ha rivelato nomi di «personalità molto in alto» (Dal nostro corrispondente) Londra, 30 luglio. Il « processo Ward », cominciato lunedi 22, finirà, salvo imprevisti, domani. Oggi, si è udita la requisitoria del Pubblico Ministero e il giudice Marshall ha iniziato, e quasi concluso, il suo discorso agli undici uomini e alla donna che compongono la giuria. La tensione è giunta al massimo. La certezza delle settimane scorse sulla condanna di Stephen Ward si è gradualmente attenuata: una sua assoluzione è tutraltro che improbabile. E, ennesimo « colpo di scena» in questa sbalorditiva vicenda apertasi con lo « scandalo Profumo », la « Corte di appello» ha, stamane, annullato la sentenza a tre anni di carcere contro Aloyslus Gordon e ne ha ordinato l'immediata liberazione. • Gordon è un cantante jazz giamaicano di 31 anni. Come il suo connazionale John Edgecombe (condannato in marzo a 7 anni di prigione per aver fatto fuoco, il 14 dicembre, con una pistola, contro la casa di Ward, in Wimpole Mews, e contro la Keeler stessa, affacciatasi a una finestra) godette per un certo tempo i favori della prodiga Christine. In comune, i due giamaicani avevano inoltre . diverse pene per attività immorali e uso di stupefacenti! Il 18 aprile, Gordon diveniva protagonista di un oscuro episodio. Quella sera cercò la Keeler — appena tornata dalla fuga in Spagna — in casa della sua amica, Paula Marshall, ma fini arrestato dàlia polizia. Tre settimane prima, Profumo aveva pronunciato ai Comuni la sua ormai. storica smentita. Il 7 giugno, Gordon fu condannato a 3 anni di detenzione. Quali erano le accuse? Di aver aggredito e percosso la Keeler, quando, il 18 aprile, stava per uscire dall'appartamento della Marshall. L'imputato si dichiarò innocente, gridò che la ragazza era caduta urtando contro una valigia ma Christine sostenne l'accusa; non parevano esservi dubbi sulla colpa di Gordon: e fu punito. Con la revoca della sentenza, si profila, la possibilità di nuove sorprese." Anzitutto; nonostante le raccomandazioni del giudice Marshall, difficilmente il < caso Gordon » non lascerà traccia sulla mente dei giurati che dovranno decidere domani la sorte di Ward. Non basta. Gordon ha dichiarato stasera: <Ful vittima di una macchinazione. Come dissi in Tribunale, non aggredii miss Keeler: la verità è ben diversa. Non voglio far causa a nessuno. Desidero solo che la giustizia punisca coloro che tramarono contro di me. Perché lo fecero? Perché sa-, pevo troppe cose. Comunque, ho già narrato tutto a Lord Denning, il magistrato preposto all'inchiesta sul "caso Profumo " ». Gordon concludeva: «E a Lord Denning ho fatto anche i nomi di varie persone, tutte assai conosciute ». Che qualcosa sia già in movimento Io conferma la lunga sosta del giamaicano a Scotland Yard, con il suo avvocato, appena uscito dalla «Corte d'Appello». Veniva ricevuto da un iBpettore-oapo, al quale lasciava una dichiarazione, firmata, di quindici pagine. Più tardi, si apprendeva che nuove indagini si sono aperte su queste ramificazioni dello «scandalo Profumo ». VI sono molte domande cui bisognerà dare risposta. Gordon ha 11 soprannome di « Lucky », « fortunato »; e fortunato è. Se oggi è libero lo deve all'intraprendenza di un giornalista amico di quel Robin Drury, un canadese ventinovenne, già « consulente finanziario» di Christine Keeler fino & qualche mese fa. Nei primi giorni di luglio, questo giornalista scrisse al deputato laburista George Wigg, é gli segnalò che Drury possedeva un nastro magnetico su cui era registrata una lunghissima conversazione della Keeler con un anonimo conoscente. Il deputato ne parlò al procuratore generale dello Stato, il quale ordinò a Scotland Yard di ricuperare il nastro. Robin Drury lo consegnava ma con riluttanza. Christine cercava di impedire che ciò avvenisse presentando una istanza all'* Alta Corte > in cui sollecitava la restituzione della bobina, « mio documento privato». Ma, verso il 10 luglio, il nastro era finalmente nelle mani delle autorità, Cosa conteneva? Non è stato detto. Ma le « rivelazioni » inducevano la polizia (pungolata dal legali di Gordon) a riesaminare la vicenda. Oggi, in soli nove minuti, la « Court of Criminal Appeal » ha cassato, o annullato, la sentenza e messo in libertà il prigioniero. La celere udienza — tipica della giustizia britannica — non ha attenuato la tradizionale solennità di que ste occasioni. I tre alti magi .strati, lord Parker, sir Erlch Sachs e sir John Passmore, parevano figure di un antico quadro: manti scarlatti, maestose parrucche. La vittoria di Gordon e i suoi possibili sviluppi hanno un po' distolto l'attenzione dal due discorsi all'* Old BaileV», quello del P. M. e quello del giudice sir Archie Marshall. Dei due, il più importante è il secondo, qui chiamato «summing up», un «compendio» con cui il magistrato indica ai giurati l'ossatura della vertenza e gli interrogativi fondamentali. Secondo Marshall, tre sonò i «punti vitali» sul quali la giuria deve prendere una decisione: 1) Erano Christine keeler è Marilyn Rice-Davles prostitute? 2) E se lo erano, ne era Ward consapevole? 3) Accettò 11 medico denaro dalle due donne e dai loro amici come compenso « delle presentazioni e delle comodità» da lui offerte? (Nel parlare, una volta, di Marilyn Rice-Davles, il simpatico, anziano magistrato sbagliava e chiamava Mandy «Marilyn Monroe». Si faceva una risatina e commentava: «Sto tornando ai giorni della mia giovinezza»). Sir Archie Marshall esortava i giurati a sottoporre a severissima analisi le « contrastanti deposizioni» per stabilire quali siano sorrette da convincenti prove. «Non troverete facile giungere alla verità. Tutte le donne chiamate al banco dei testimoni erano state assoggettate a pressioni di ogni genere e poche supererebbero un esame di moralità. D'altra parte, nessuno dei potenti e ricchi ■ amici di cui si vanta Ward è venuto in quest'aula a corroborare la sua difesa ». Il magistrato raccomandava soprattutto di vagliare «con prudenza» le testimonianze della Keeler, della Rice-Davles e delia «piccola prostituta», Vicky Barrett. Il giudice ricordava che « in caso di dubbio, 11 diritto prescrive l'assoluzione ». E concludeva: « Le cronache di que¬ sti giorni hanno forse diffuso l'idea che l'Inghilterra sia un pozzo di depravazione. Ma sappiamo che la vita familiare della maggioranza continua a scorrere, calma e limpida». m. ci. Christine Keeler e Aloysius Gordon il giamaicano assolto dall'accusa di aver malmenato la bella modella (Tel.) i ■ 11111 ■ l 111 r t ■ ■ 111 ■ 1111111111 i ■ 11111111 r i j 11 ■ ■ 11 11 ■ ■ 11 ■ 11

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