Arrestati un impiegato e la moglie che «vendevano» pensioni dell'Inps

Arrestati un impiegato e la moglie che «vendevano» pensioni dell'Inps Arrestati un impiegato e la moglie che «vendevano» pensioni dell'Inps A Genova - L'uomo era un funzionario dell'istituto, la moglie consigliera comunale de a Sestri Levante - Facevano ottenere sussidi a chi non ne aveva diritto - Tre sacerdoti coinvolti nel traffico (Dal nostro corrispondente) ' Genova, 27 luglio. Un impiegato dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, che durante tredici anni si sarebbe appropriato di una decina di milioni ed avrebbe sottratto un'altra trentina di milioni a favore di altri, è stato arrestato con la moglie, in esecuzione ad un ordine di cattura del giudice istruttore. Si tratta di Romolo Ansaldo, di 67 anni, abitante via Caffa, e di sua moglie, Maria Luigia Fassone, di 58 anni. I reati di cui dovranno rispondere al Tribunale sono truffa aggravata e continuata ai danni dell'Inps, falso pluriaggravato, corruzione, concussione e tentata truffa. Secondo il capo d'accusa, Ansaldo ricorreva ad autentici virtuosismi burocratici per realizzare i. suoi illeciti guadagni, falsificando tessere e firme, utilizzando e correggendo vecchie schede e marche usate, contraffacendo pratiche. La moglie, che pure non faceva parte dell'ufficio, aveva acquistato una -notevole esperienza in materia previdenziale ed era adibita a tenere i contatti con quanti si rivolgevano al marito per ottenerne favori. Circa quaranta persone avevam ottenuto pensioni senza averne il diritto. Altre ventinove pratiche false si trovavano in sospeso al momento dell'arresto dell'impiegato. In seguito ad alcune voci, la direzione dell'Inps apri una indagine. In questo modo vennero alla luce innumerevoli falsi: molte schede e cartelle di pensionabilità, tramite un esame a base di vapori di mercurio, rivelarono d'essere state manomesse. I sospetti s'appuntarono subito su Romolo Ansaldo e sua moglie Maria Luigia Fassone, quest'ultima consigliere comunale di Sestri Levante e cavaliere al merito della Repubblica. I due si erano sposati parecchi anni fa: Romolo Ansaldo è un ex sacerdote, che aveva gettato la veste dopo aver conosciuto la futura moglie. Appena liberato del vincolo religioso l'Ansaldo sposò la Fassone con il rito civile ma, in un secondo tempo, grazie ad una decisione delle autorità ecclesiastiche, il matrimonio fu celebrato anche con il rito religioso. Pare che la moglie dell'Ansaldo sia l'ideatrice e la realizzatrice diretta della maggior parte dei reati. La signora si era dedicata alla politica da parecchi anni, iscrivendosi alla democrazia cristiana subito dopo la guerra. Il campo d'influenza dell'imputata era soprattutto la campagna. Gli agricoltori poveri si fidavano cecamente di lei e le concedevano illimitata confidenza. Alla Fassone fu facile lasciar intendere che aveva la possibilità di ottenere per loro lapen sione che l'Inps < non voleva concedere ignorando i loro pieni diritti ». L'opera capillare di persuasione diede subito i suoi frutti. I contadini giungevano dai più lontani casolari delle montagne per consigliarsi, esporre i propri crucci è le proprie speranze. La Fassone faceva presente le grosse difficoltà cui doveva andare incontro per far si che i diritti di pensionabilità fossero riconosciuti: ci voleva denaro, da versarsi subito, in contanti, per l'acquisto di <marche» e per <convincere» il personale dell'Inps. Molti contadini poverissimi e nella maggior parte in età avanzata, suggestionati dalle promesse e confortati dai risultati raggiunti da qualche conoscente, vendettero tutto quello che avevano: una mucca, un armadio, l'intero pollaio, per fornire la somma necessaria ad < ungere le ruote». Nell'attività della coppia IIIII n i i à e e o a furono coinvolti anche tre sacerdoti: don Oliva, parroco di Neirone, don Peirano e don Colletta, di Sestri Levante. I tre preti ebbero qualche esitazione a collaborare con la Fassone ma poi accettarono, convinti — hanno dichiarato — che si trattasse di un'opera di bene. Essi sono stati denunciati per truffa in quanto, secondo l'accusa, accettarono a più riprese compensi di mediazione fra le 5000 e le 10.000 lire. „. D. Romolo e Maria Luigia Ansaldo, i coniugi arrestati ieri a Genova per la truffa delle pensioni (Telefoto)

Luoghi citati: Genova, Neirone, Sestri Levante