Il Piemonte produce vino per 44 miliardi

Il Piemonte produce vino per 44 miliardi Riunione ad Alba per i vini tipici Il Piemonte produce vino per 44 miliardi (Dal nostro corrispondente) Alba, 27 luglio. (a. 8.) Nel salone del Municipio di Alba si è riunito oggi il Consorzio dei vini tipici delle Langhe e del Monferrato, che comprende agricoltori, produttori e commercianti delle province di Cuneo, Asti e Alessandria, per un complessivo di 56 Comuni vinicoli. Scopo principale della riunione er~ di discutere la nuova legge sui vini tipici. L'on. Bima, presidente del Consorzio dei vini tipici delle Langhe e del Monferrato, ha parlato della legge recente' mente approvata. «E' nostro compito — ha detto — organizzare e condurre studi al fine di potere applicare la leg ge il più presto possibile». Il parlamentare ha detto che il Piemonte nella produzione vinicola si trova al quarto posto con un valore di 44 miliardi di lire (la maggior parte facente capo alle tre province di Cuneo, Asti e Alessandria), preceduto dal Veneto con 50 miliardi e dalle Puglie e dalla Sicilia per 49 miliardi di lire. La quantità annua del vino si aggira su circa 56 milioni di quintali. Occorre organi? zarcl — ha dettò — secondo le disposizioni della nuova leg ge per difendere un nostro patrimonio. Le finalità della nuova legge sui vini tipici, che dovrà dare una carta di identità alle di verse varietà, sono la qualifl cazione del prodotto, la difesa del produttore e del consumatore. Tutto ruoterà intorno a tre denominazioni dei vini: denominazione di origine semplice, comprendente tutti quei vini con caratteristiche tradizionali, anche se non disciplinati ma ottenuti da uve provenienti dalle corrispondenti zone di produzione. Per essi non ci sarà'una disciplina vera e propria, ma solamente una delimitazione di 'ordine geografico. La seconda classi flcazione è quella dei vini con denominazione di origine controllata, dove- vlgerà una disciplina vera e propria sulla produzione in base ad un decreto che verrà emesso dal Capo dello Stato in quanto 11 prodotto dovrà avere delle caratteristiche stabilite. La terza denominazione è quella di ori¬ gine controllata e garantita per quei vini pregiati per cui lo Stato garantirà con l'applicazione di un contrassegno e per cui non sarà possibile l'immissione in commercio se non contenuti in recipienti di capacità non superiore ai 5 litri. Gravi sanzioni sono previste per i frodatori. E' stata accettata alla unanimità dai presenti la proposta, di dar vita ad un'associazione fra produttori di origine per ogni -zona, al fine di costituire, accanto all'attuale consorzio, degli altri per quel¬ ■iiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiii le varietà pregiate che si vorrebbe fossero controllate dallo Stato: tipo barolo, barbaresco e Asti spumante. Verrà eletta una commissione di tecnici per lo studio del problema e per la stesura di appositi catasti viticoli e vinicoli. A far parte della commissione sono stati chiamati i sette sindaci dei paesi del barolo: Barolo, Serralunga, La Morra, Verduno, Castiglione Falletto, Monforte, Gallo Grinzane, rappresentanti di cantine sociali, delle camere di commercio, delle unioni cooperativistiche, nonché tecnici. iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiimi fon. Bucciarelli Ducei, presidente della Camera, agita il ventaglio che, come vuole la tradizione, gli ò stato donato dai giornalisti parlamentari alla vigilia della chiusura del Parlamento per le vacanze estive (Telefoto)

Persone citate: Barolo, Bima, Bucciarelli, Gallo Grinzane, Monforte