Morto il prof. Ugo Cerletti inventore dell 'elettro - choc

Morto il prof. Ugo Cerletti inventore dell 'elettro - choc AD 86 ANNI, PER UN ATTACCO DI TROMBOSI Morto il prof. Ugo Cerletti inventore dell 'elettro - choc Il primo esperimento nel 1938, su un povero demente sconosciuto: la scarica elettrica nel cervello portò alla guarigione del paziente - Da allora decine di migliaia di malati psichici sono stati riportati alla normalità (Nostro servizio particolare) Roma, 25 luglio Il professor Ugo Cerletti, inventore dell'elettrochoc, è spirato oggi a Roma all'età di 86 anni. Colpito alcuni giorni fa da un attacco di trombosi, era stato ricoverato nella clinica Villa Maria Pia. Era una delle personalità pia insigni nel campo scientifico, professore emerito dell'Università di Roma, membro di numerose società mediche straniere. Malgrado l'età avanzata, in questi ultimi anni egli si stava occupando di studi sulle cause e le cure del gozzismo. Si era interessato anche delle malattie luetiche del cervello e dell'influsso della ghiandola ipofisi sulla orescita. Per la sua opera, era stato più volte candidato al premio Nobel. ,Nel marzo del 1938, la questura di Roma fece ricoverare nella clinica neuropsichiatrica un povero demente sconosciuto, che parlava in modo incomprensibile. L'uomo fu affidato al direttore della clinica che decise di provare* su di lui una nuova terapia, fino ad allora sperimentata soltanto su animali. Due elettrodi vennero fissati sul cranio del paziente e vi fu immessa la corrente elettrica. Alla prima scossa, l'uomo non perdette la conoscenza, alla seconda sven ne. Il malato non elbe alcun danno. Cominciò a migliorare ricordò il suo nome, e dopo qualche settimana potè tornare a casa guarito. Era la prima applicazione di elettrochoc sull'uomo, e il clinico che l'aveva praticata era il prof. Cerletti. Nato a Conegliano Veneto nel 1877> UB° Cerletti aveva studiato all'Università di Roma ed era stato allievo dello Sciamanna e del Tamburrini, ,i due maggiori studiosi di psichiatria dell'Ateneo romano. Durante la prima guerra mondiale cominciò a far parlare di sé inventando una spoletta a scoppio ritardato e la tuta mimetica bianca per gli alpini Terminate- il conflitto mondiale, fu direttore dell'Istituto Neurologico dell'ospedale psichiatrico di Milano, poi ottenne la cattedra a Bari, e quindi a Genova e poi, nel 1935, a Roma Nel 1933, mentre si trovava a Genova, cominciò la lunga serie delle ricerche sperimentali che dovevano concludersi con l'applicazione dell'elettrochoc sull'uomo. In quell'epoca, molti psichiatri stavano tentando di curare la schizofrenia mediante stati di «choo, provocati nel malato con iniezioni di insulina e cardiazolo. Questi metodi ron erano privi di pericolo e spesso provocavano nel pazienti quello stato di intollerabile angoscia che segue all'iniezione di medicamenti. Cerletti pensò che le convulsioni potevano essere provocate con una scossa elettrica. Sperimentò 11 sistema su cani e maiali, e constatò che esso non era per nulla pericoloso. Venne poi, la prima, drammatica prova sull'uomo. In ohe cosa consiste l'elettrochoc? Attraverso due elettrodi applicati alle tempie del paziente, viene trasmesso un urto elettrico al cervello con il brevissimo passaggio di una corrente alternata intorno a 125 volt, per uno-cinque decimi di secondo. Il malato perde conoscenza, il suo volto si arrossa, diventa violetto. Le convulsioni durano da 40 a 50 secondi. Al lento ritorno della conoscenza, segue una. completa smemoratezza. Dopo 15-20 minuti la memoria ritorna. Che effetto provoca l'elettrochoc? Anche questo problema fu affrontato da Cerletti. Egli osservò che la violenta scossa elettrica provoca nel cervello la liberazione di speciali sostanze, da lui denominate c agroagonine », le quali riordinerebbero la funzione chimica .'delle cellule nervose, alterate dalla malattia. Con degli estratti dei cervelli di animali sottoposti ad elettrochoc, si ottiene un prodotto che, iniettato ai malati psìchici, agisce su di loro come un elettrochoc. Dal 1938 ad oggi,' migliaia e migliaia di malati psichici sono stati curati e guariti con il metodo scoperto dal prof. Cerletti. r. 8, professor Ugo Cerletti

Persone citate: Cerletti, Sciamanna, Tamburrini, Ugo Cerletti

Luoghi citati: Bari, Conegliano, Genova, Milano, Roma