Commerciante rischia il carcere per non aver fatto il premilitare

Commerciante rischia il carcere per non aver fatto il premilitare Commerciante rischia il carcere per non aver fatto il premilitare Condannato 24 anni fa a due mesi per non aver prestato servizio presso i «fàsci di combattimento » - In seguito a quella sentenza oggi gli sarebbe negato un condono Un commerciante , condannato ad una pena alla quale è applicabile il condono, rischia di finire in carcere perché, con sentenza del 29 marzo 1939, fu condannato a 2 mesi di reclusione per non aver fatto il servizio premilitare. La difesa, avv. Anna Maria Gentili! Insabato, allo scopo di ottenere per il suo cliente il provvedimento di clemenza, presentò ricorso al tribunale militare di Torino, affinché fossero dichiarati cessati gli effetti penali della condanna del marzo 1939. L'avvocatessa si richiamava all'articolo 2 del codice penale: «Nessuno può essere punito per un fatto che, secondo una legge posteriore, non costituisco reato: e, se vi è stata condanna, ne cessano l'esecuzione e gli effetti penali ». Il commerciante era stato appunto condannato per non aver fatto il servizio premilitare presso l'opera balilla o i fasci di combattimento. Tale obbligo, istituito con legge 13 giugno 1935, fu evidentemente annullato dalle leggi che disciolsero il partito fascista. Inoltre il decreto luogo tenenziale del 27 luglio 1944 stabilisce tra l'altro: «Sono abro gate tutte le disposizioni penai! emanate a tutela delle istituzioni e degli organi politici creati dal fascismo. Tutte le sentenze pio nunciate in base a tali disposizioni sono annullate». Il Tribunale militare di Torino, con ordinanza del 17 luglio scorso, respingeva invece 11 ricorso del commerciante, affermando che « l'ipotesi del reato in esame non è stata abrogata». L'avv. Gentllll Insabnto ricorrerà, nell'interesse del suo patrocinato, ai Tribunale supremo militare. La tesi della difesa è evidente: non è possibile che venga ritenuta ancora in vigore la legge fascista che obbligava 1 cittadini a prestare il servizio premilitare, anche perché l'opera balilla e i fasci di combattimento, presso i quali tale servizio doveva essere prestato, sono scomparsi.

Persone citate: Anna Maria Gentili, Insabato

Luoghi citati: Torino