Depone iI parrucchiere calunniato dalla Caglio nella vicenda Montesi

Depone iI parrucchiere calunniato dalla Caglio nella vicenda Montesi Depone iI parrucchiere calunniato dalla Caglio nella vicenda Montesi Ha detto: « Non è vero che le promisi del denaro se avesse modificato le accuse contro Piccioni e Montagna » - Il processo rinviato a sabato per ascoltare l'ex- capo della polizia, Pavone (Nostro servigio particolare) Roma, 22 luglio. Anna Maria Caglio è tornata oggi in Tribunale, a Roma, ben decisa a difendersi da ogni accusa ed affermando di aver svolto alcune indagini sul caso Montesi per conto dei carabinieri. L'ex « ragazza del secolo » è imputata, con Silv.no Muto, rli l or calunniato Piero Picelo ni, Ugo Montagna ed un parrucchiere per signora, Bruno Pescatori. Questo processo dovrebbe essere l'ultimo capitolo della storia che ha avuto come prò tagonista la ragazza romana Wilma Montesi la quale, al lontanatasi nel pomeriggio del 9 aprile 1953 dalla propria abitazione, venne trovata morta, sulla spiaggia di Tor Vajanica la mattina dell'll aprile. Oggi Anna Maria Caglio la sua prima polemica l'ha avuta con Bruno Pescatori il quale sostiene di essere stato da lei calunniato. Anna Maria Caglio, infatti, affermò che il parrucchiere aveva cercato di indurla, promettendole danaro a modificare in Tribunale 'e proprie accuse contro Piero Piccioni e contro Ugo Montagna: essi comunque vennero assolti a Venezia perché ritenuti del tutto estranei alla morte di Wilma Montesi.«Conobbi Anna Maria Caglio-— Jia spiegato ai giudici Bruno Pescr.t > perché fre- quentava come cliente il mio negozio. Un pomeriggio mi fece capire che avrebbe trascorso volentieri la serata con me e fissammo un appuntamento. Quando ci incontrammo, la ragazza mi disse che non avrebbe dovuto venire con me perché lo ero amico di Piccioni. «La circostanza, in verità, non era esatta. Ma la Caglio insistette affermando che Piccioni era venuto a casa mia ad Anzio. Io spiegai che Piccioni, semmai, era andato nel mio negozio per accompagnare l'attrice Alida Valli, amica di mia moglie. Qualche mese dopo (si era alla vigilia del processo di Venezia) la Caglio mi avverti che sarebbe stata disposta, a modificare il proprio atteggiamento di accusatrice se le avessero fatto qualche buona offerta. <Ufia sera mi telefonò e mi disse una frase che, a me, parve incomprensibile: "Io, i soldi, 11 voglio prima". Non ebbi la possibilità di chiederla chiarimenti perché altrimenti avrei messo in sospetto mia- moglie. Quando arrivò il suo turno, come testimone al processo di Venezia, la Caglio mi disse di avere paura ed allora io, per usarle una cortesia, le offrii un avvocato. I miei rapporti con la Caglio non sono andati oltre. Non è vero che lo le proposi di modificare le accuse contro Piccioni e Montagna in cambio di una notevole somma di denaro ». Bruno Pescatori riteneva di avere concluso fi suo intervento quando Anna Maria Caglio ha chiesto al presidente del Tribunale di poter dare -dei chiarimenti. « lo mi sono messa in contatto con Pescatori — ha detto l'Imputata — per incarico dell'allora maggiore del carabinieri Cosimo Zinza che aveva svolto indagini sul caso Montesi alle dipendenze del dott. Sepe, presidente della sezione istruttoria. Avrei dovu to accertare se Piccioni avesse avuto dei contatti con il parrucchiere ». Dopo un rapido interrogatorio del giornalista Renzo Trionferà e dell'avv. Romeo 11 processo è stato rinviato a sabato prossimo. Un medico fiscale dovrà accertare, nel frattempo, quali siano, le reali condizioni di 'salute dell'ex capo della polizia prefetto Tommaso Pavone il quale, essendo nell'elenco dei testimoni, ha fatto sapere di non potersi presentare in aula perché ricoverato in una cllnica. «• 8 Anna Maria Oaglio ieri al banco degli imputati (Tel.)

Luoghi citati: Anzio, Pavone, Roma, Venezia