I corridori italiani a Valenza Po in lotta per otto maglie azzurre di Vittorio Varale

I corridori italiani a Valenza Po in lotta per otto maglie azzurre Domenica, sul circuito piemontese, sarà decisa la squadra per i «mondiali» I corridori italiani a Valenza Po in lotta per otto maglie azzurre II percorso è mollo simile a quello di Renaix, dove l'I 1 agosto si svolgeranno i campionati del mondo di ciclismo - I selezionatori italiani dovranno scegliere degli atleti in grado di reggere il ritmo sosienutissimo che sarà impresso alla corsa belga Fra venticinque giorni, precisamente domenica 11 agosto, su un circuito di 16 chilometri attorno alla cittadina di Renaix (Ronse in fiammingo), a una trentina di chilometri da Bruxelles, si disputerà il campionato ciclistico mondiale su strada per i professionisti (il giorno avanci vi sarà quello dei dilettanti, del quale si parlerà in altra occasione). Nell'intento di adeguatamente prepararli all'importante competizione, la Lega che, fino a quando rimarrà in vita sovrintende all'attività, del ciclismo professionistico, ha indicato ai corridori alcune gare, partecipando alle quali essi saranno seguiti ed esaminati dai tecnici della Lega stessa per includerli, oppur no, nella squadra azzurra. Una di queste gare è stata, ai primi di luglio, quella di Ponzano Magra; fallito, per motivi di viabilità, il progetto d'organizzarne una a tambur battente per domenica sersa -ad Arcare non n'è rimasta che una, prima che la lista dei dodici selezionati (otto titolari e quattro riserve) sia inviata agli organizzatori belgi: ed è il circuito di Valenza Po, stabilito per domenica prossima. Per il significato che ha assunto come piova orientativa per la scelta degli c azzurri >, e per la partecipazione totale dei professionisti italiani, la manifestazione è di reale, Indiscutibile importanza — a legittimare la quale torniamo a dire che non era necessario appiccicarle l'etichetta di « Giro del Piemonte». Quanto, il cui atto di nascita risale al 1906, è un'altra cosa, e non vale esser tacciati di conservatorismo se si auspica che l'anno venturo esso ritorni alle origini. I conservatori sono altri, quelli che non hanno pensato a modernizzare, almeno, il percorso o la data della Milano-Sanremo. La corsa di domenica ai svolgerà su un circuito di Bt ' chilometri sooperto nei pressi dell'industre cittadina piemontese; circuito che dovrà essere percorso undici volte fino a raggiungere la distanza totale di S64 chilometri, pressapoco quella della prova mondaile. Ed anche come qualità, dovendo altrettante volte superare la salita di Pecetto San Lorenzo e quella successiva della Colla, il percorso assomiglia a quello che i corridori troveranno a Renaix. Ben fatto, dunque, perché gli esaminatori vedano i candidati alla prova, e, alla sera, in base alla prestazione da essi compiuta, possano procedere alla scelta a ragion -'duta. Questi esaminatori sono tre, nominati dalla Lega e riconosciuti dall'Vvi: Magni, Cinelli e Strumolo, I tecnicissimi del ciclismo, gli abituali discettatoti del ramo in condizione di stabilire graduazioni d'ogni sorta in uno sport che, in fondo, è assai meno oerebrale e matematico di quel ohe si vuol fare apparire, hanno dichiarato chi il circuito di Renaix è più < duro », più faticoso di quello, tanto per esemplificare, di Salò l'anno scorso. Vi dovrebbero, insomma, trovarsi a loro agio gli specialisti della salita, gli scalatori d'elezione. Per conseguenza, si dice, stiano attenti, gli esaminatori, a non lasciar a casa i tre o quattro corridori di questa categoria. Data la penuria, da noi, di corridori di classe, è presumibile che la scelta della squadra non sarà laboriosa, né porrà alla Commissione tecnica pensosi problemi. Se Taccone, si fa per dire, mandato al Giro di Francia avrebbe rivaleggiato con Bahamontes sui Pirenei e sulle Alpi, non credo che altrettanto potrà fare sul Kruteberg in Belgio, ancorché da ripetere diciassette volte. Non è che una collina, quel < berg » (montagna, dicono) sulla, quale; un paio di giri prima della fine o all'ultimo, non tanto un emerito scalatore, quanto il meno stanco e il più risoluto degli uomini ancora in gruppo potrà involarsi, e addio a tutti. Null'altro di diverso, senza andare troppo a ritroso, di quel ohe l'anno scorso fece Stablinski, né specialista arrampicatore né velocista. E se quel giorno, anziché uno solo dovesse essere una ridotta pattuglia a prendere ti volo, {'eventualità che in essa ci sia Van Looy tarpa le ali a qualsiasi speranza di successo in volata di un italiano, anche se costui fosse Bariviera. i Questf, si,HoB,nenàmr «** ticipare un pronosticò sulle chance», o meno degli < az- zurri » per domenica li agosto, quanto per prepararci a nojk, drammatizzare con* polemiche, discussioni, proteste, eccetera, la decisione che la aera dopo il circuito di Valenza sarà presa da Magni e C. Il campo di scelta è talmente ridotto, che non sarà difficile scegliere i € buoni » a rappresentare il ciclismo italiano. Barebbe inutile, per accontentare Tizio o Caio, mandarvi corridori che, già è presumibile, non reggeranno al ritmo indiavolato in uso in prove del genere al momento della decisione. E' perciò probabile che, senza star a confrontare con la bilancia i meriti di ohi e scalatore con quelli del puro velocista, la soelta verrà fatta seguendo il criterio di selezionare otto corridori in grado, soprattutto, dì non crollare nella bagarre ofio In più riprese avverrà, fino, alla conclusione della corsa. Per queste ragioni, e confermato ohe a Valenza vi saranno tutti i migliori, non rimane che attendere l'esame. Per dovere di oronaca riportiamo i nomi degli esaminandi più in vista: Baimamion, Defilippis, Bariviera, Zilioli, Adorni, Mealli, Baldini, Carlesi, Pambianco, Ronchini, Fontana, Fontana, Zancanaro, Cribiori, De Rosso, Taccone, Durante, Trapè, Partesotti. Vittorio Varale L'abruzzese Vito Taccone