Forse dovuti a latticini avariati i tre casi di tifo in Val Varaita

Forse dovuti a latticini avariati i tre casi di tifo in Val Varaita Esclusa J'epidemJa; nessun pericolo por i inviati Forse dovuti a latticini avariati i tre casi di tifo in Val Varaita La malattia ha colpito in tempi diversi persone abitanti a notevole distanza l'una dall'altra - Eseguita l'analisi dell'acqua con esito negativo - L'ultimo a denunciare i sintomi del morbo è un emigrante tornato da qualche giorno a Sampeyre (Dal nostro inviato speciale) Saluzzo, 16 luglio, (f.) Sì parla di tifo a Sampeyre (Val Varaita). C'è o non c'è il tifot I pareri sono discordi. Le autorità comunali e sanitarie negano che vi sia un'epidemia (il che è verissimo.), ammettono soltanto l'esistenza di qualche caso iso lato, ohe non muta minimamente la salubrità e sicurezza di Sampeyre e dell'intera Val Varaita. I soli a credere nel tifo sono — ovviamente — coloro che ne sono stati colpiti, ormai guariti o in via di guarigione Ma prima d'andare avanti, e a tranquillità della popolazione di Sampeyre — duemila abitanti, più, mille-milleduecento villeggianti — precisiamo chiaramente questo: a Sampeyre non c'è alcuna epidemia di tifo, allo stato attuale nulla fa temere che se ne sviluppi una, la salute della popolazione e dei villeggianti è soddisfacentissima, nessun timore di contagio per chìcchessia, specialmente adottando le opportune precauzioni. E' normale che in estate qualche caso di tifo si registri, dovuto a cause occasionali: il caldo sviluppa i bacilli, rende gli uomini imprudenti a i a o , a . 2 l ne! confronti dell'igiene ("bibite ghiacciate, gelati, latte freddo), e più facilmente attaccabili dall'infezione. In questi ultimi mesi a Sampeyre sono stati denunciati tre oasi di tifo. Alla fine di aprile si ammalò Enrico Olivero: curato in casa, già da tempo è perfettamente guarito. Alla fine di giugno si ammalò Giovanna Maria Martino, tuttora ricoverata all'ospedale di Saluzzo. Ieri è stato ricoverato nello stesso ospedale Nicola Cantero. Costui risiede a Parigi, una ventina di giorni fa è venuto in Val Varaita per passare le ferie con i parenti. Ha gironzolato un po' per la valle, una settimana fa si è stabilito in una frazione a 7 chilometri da Sampeyre. (Gli altri due, uno abita in paese, l'altro in una vicina frazione). Dove l'ha preso il tifo il Garnerot A Parigi o in Val Varaita f Vi sarebbe poi un quarto caso, Lucìa Marchetti, ricovera ta all'ospedale di Saluzzo una settimana fa. Ma lei abita a Venasca, e si ammalò per averj mangiato ostriche, evidentemente infette. Il sindaco Antonio Nello e il segretario comunale Giuseppe Bastonerò non sanno a che cosa attribuire i tre casi avvenuti a Sampeyre. Escludono l'acqua. A un vecchio e insufficiente acquedotto sabato se n'è aggiunto un secondo di rinforzo. Entrambi erogano un'acqua purissima, viene precisato. Comunque l'Ufficio provinciale d'igiene e profilassi esegue periodicamente le prescritte analisi, e nulla è stato riscontrato. Il vecchio acquedotto potrebbe avere delle inflltrazionit Viene escluso, comunque saranno fatti dei controlli. Alle loro dichiarazioni si aggiungono quelle del dott. Giovanni Cottellero, medico con¬ dclcnmdlcstmoCsltz dotto e ufficiale sanitario. Se ci fosse un-inquinamento nel l'acquedotto, altro che tre soli casi, ve ne sarebbero a decine, si potrebbe veramente temere un'epidemia. Secondo lui deve trattarsi dell'ingestione di latticini confezionati con pochi scrupoli igienici, e in questa ipotesi le attrezzature sanitarie del comune sono naturalmente fuori discussione. In ogni modo, assicura il dott. Cottellero, e altrettanto fanno sindaco e segretario comunale, la popolazione sarà richiamata a!la più rigorosa osservanza delle norme igieniche specialmente per quanto riguarda i cibi consumati crudi; e quale misura precauzionale — non necessaria, ma soltanto per tranquillizzare tutti quanti — saranno compiute accurate disinfezioni in una borgata più sospettabile delle altre, e verranno distribuite fiale di vaccino antitifico per via orale.

Persone citate: Antonio Nello, Cottellero, Enrico Olivero, Giovanna Maria Martino, Giovanni Cottellero