Un'operaia muore dilaniata in una fabbrica di esplosivi

Un'operaia muore dilaniata in una fabbrica di esplosivi Un'operaia muore dilaniata in una fabbrica di esplosivi Lo scoppio in una casamatta - E' accorso per primo il marito della donna, che lavora nella stessa azienda (Dal nostro corrispondente) Milano, 12 luglio. (g.m.) Lo scoppio di alcune cariche d'esplosivo in una fabbrica di munizioni di Baranzate, ha ucciso un'operaia di 16 anni, Giuseppina Simeoni, abitante a Bollate. Stamane, poco dopo le nove, la Simeoni si era recata come di consueto a svolgere Il suo lavoro estremamente pericoloso al reparto capsulazione, in una specie di casamatta isolata. Poiché si tratta della fase più delicata e rischiosa della lavorazione dei proiettili, gli operai lavorano da soli, o al massimo in coppie, in piccoli reparti protetti da robuste murature. Nella stessa fabbrica, è impiegato anche il marito della Simeoni, Pietro Citton. Poco dopo essersi rinchiusa nella casamatta e aver preso a maneggiare l'esplosivo, la Simeoni è stata investita da un scoppio e dilaniata. U primo a rendersi conto dell disgrazia è stato proprio il marito, che è accorso, e ha tro vato la moglie straziata, in condizioni disperate. Trasportata subito all'ospedale, la Simeoni è morta, senza « riprendere conoscenza un'ora dopo. I carabinieri di Bollate hanno aperto un'inchiesta per stabilire le cause della disgrazia e controllare le misure di sicurezza adottate nel pericolosissimo lavoro.

Persone citate: Giuseppina Simeoni, Pietro Citton, Simeoni

Luoghi citati: Baranzate, Bollate, Milano