"Se avete dei dubbi su Martelli non esitate a dichiararlo innocente" di Mario Ciriello

"Se avete dei dubbi su Martelli non esitate a dichiararlo innocente" II processo a Londra contro lo scienziato italiano "Se avete dei dubbi su Martelli non esitate a dichiararlo innocente" Così il giudice ha riassunto la situazione ai giurati, al termine del dibattimento - Gli indizi (cifrari, indirizzi ecc.) fanno pensare ad una attività spionistica, ma le giustificazioni del fisico sono credibili (Dal nostro corrispondente) Londra, 12 luglio. « Non posso dirvi come giudicare Giuseppe Martelli, ma ricordatevi, signori giurati: se avete il minimo dubbio, è vostro dovere assolverlo. Così prescrive il nostro diritto. Se, dopo aver esaminato ogni aspetto del caso, vi assillerà il pensiero che le sue spiegazioni, per quanto singolari, potrebbero essere vere, non esitate: dichiaratelo innocente ». Con queste parole il magistrato Sir Henry Phillimore ha concluso oggi il discorso ai dodici giurati, sui quali pesa la responsabilità di determinare la sorte dello scienziato italiano processato alla < Central Criminal Court > di Londra. Martelli, che ha compiuto quarant'anni in queste settimane, è accusato di un « atto preparatorio alla comunicazione ad altra persona di informazioni potenzialmente utili a un potenziale nemico ». E' l'ultimo atto del dramma. Lunedì mattina Sir Hen ry Phillimore ripeterà conci samente i punti fondamentali della misteriosa vicenda (ctanto per rinfrescare la memoria dei giurati dopo il week-end» ha detto oggi scherzando), poi 1 dodici uomini si ritireranno per concordare il verdetto. Se diranno guilty — colpevole Sir Henry pronuncerà la sentenza; se diranno not guilty — non colpevole — Martelli potrà lasciare l'aula libero cittadino. E non potrebbe essere riprocessato, confessasse pure d'aver mentito, perché nessu no può essere sottoposto più di una volta a giudizio sotto la medesima accusa. Prima di Sir Henry Philli more si era udita questa mattina la requisitoria del viceprocuratore generale dello Stato, Sir Peter Rawlinson;' ieri aveva parlato la difesa. Il termine « requisitoria » non è in realtà corretto: il diritto britannico prescrive che l'imputato debba essere considerato innocente fin quando, non sìa riconosciuta, dai giurati o dal magistrato, la sua colpevolezza. Il rappresentante dell'accusa, nel suo discorso concili sivo, non può quindi proporre la misura della pena. «Il P.M. — impone una norma del 1916 — deve considerarsi, più che un avvocato, uh sacerdote della giustizia e non deve insìstere per strappare una condanna ». < Martelli — ha sostenuto sir Peter — afferma d'aver finto di prestarsi -al gioco dei sovietici per guadagnare tempo, per impedire che i russi permettessero a sua moglie di trasferirsi con i figli oltre cortina. Ma dove sono le pròve? Osserviamo freddamente i fatti. Quando fu arrestato, il 26 aprile, lo studioso sapeva quale fosse la situazione: eppure, mentì. Nei giorni successivi, si rese conto che le sue giustificazioni non erano convincenti e le sconfessò. Ma doveva ideare un nuovo racconto ed è quello narrato in tribunale ». « L'imputato è un uomo come tutti gli altri — ha proseguito il Pubblico Ministeio — e cosa avrebbe fatto qualsiasi uomo se i russi lo avessero minacciato di concedere a sua moglie e ai due figli un visto per l'Unione Sovietica? Ne avrebbe parlato con la moglie: Martelli non lo fece. Ammettiamo che le relazioni fra 1 coniugi fossero talmente ostili da impedire un franco colloquio. Ma perché lo scienzato non si confidò allora con la donna che amava, Pamela Rothwell? Vi è una sola spiegazione razionale. Questo fisico, questu dotto, sì munì, in silenzio,' durante gli ultimi tre anni, di cifrari e altri mezzi perché era pronto a comunicare a Mosca, giunto il momento opportuno, le informazioni ottenute da lui o da altri ». Si arrivava così al < summing-up » — o ricapitolazione — di sir Henry Phillimore. Ma il < summing-up » è più di un semplice compendio. Il magistrato deve mostrare ai giurati l'ossatura del caso, deve porre nella giusta prospettiva le dichiarazioni dei testimoni, deve indicare le domande cui la giustizia esige risposta. Deve inoltre rammentar loro — • come ha fatto oggi sir Henry — di valutare i fatti « con calma, con senno, senza cedere all'emozione » e « dì non esitare ad assolvere qualora abbiano il minimo dubbio ». «Non avete un compito facile — avvisava il magistrato rivolto ai dodici giurati — dovete decidere se quest'uomo, il quale ha detto un fiume di menzogne alla polizia, stia ora dicendo la verità, e in quale misura. La vostra missione è resa ancora più ardua dal valore della posta in gioco. Da una parte vi è la brillante.carriera di Martelli: dall'altra la sicurezza nazionale ». Nella sua analisi del processo sir Henry Phillimore ha so stenuto che l'accusa ha pre sentato < prove formidabili >, ha mostrato in aula quello che sembra lecito definire « un equipaggiamento da spia ». « Ma Martelli — prosegui va il giudice — afferma che accettò questi oggetti e andò ai convegni solo perché te¬ mcsrmlecplitptfumUsgcccmfrcprgpssicdnvpr meva per la sua famiglia, perché atterrito dalla pressione sovietica. Egli afferma: "Ero ricattato. Fingevo di prestarmi al gioco russo perché volevo raccogliere le prove necessarie per denunciare ì miei persecutori ". Ma era Martelli veramente ricattato? Spetta a voi decidere. Ed è un punto fondamentale. Ricordatevi che potrebbe essere la fredda giustificazione di un uomo in disperati frangenti, ma potrebbe essere la verità. Usate tutto il vostro buon senso: arriverete forse alla giusta conclusione ». « Due punti dovete tenere chiari nella vostra mente — concludeva sir Henry. — Uno consiste nel volume e nel numero delle prove contro il fisico: cifrari, appunti, indirizzi. L'altro, nella forza con cui egli attribuisce la propria condotta alle minacce russe e al proposito di raccogliere per le nostre autorità preziose informazioni sullo spionaggio moscovita. « Maggiori sono gli indizi a sostegno del primo punto, ma il nostro diritto esige che la colpevolezza di un uomo sia dimostrata oltre ogni ragionevole dubbio. Se scoprite nel vostro animo incertezze e perplessità, allora dovete dichiarare Martelli innocente ». Mario Ciriello McNèlPvqssdaLmz<siatsspMsipèlcgfiPm11 ti )i 11111 il 11111111 ■ g 11111 u 11 li 11111111 ' 11 m m i r mii

Persone citate: Court, Giuseppe Martelli, Henry Philli, Henry Phillimore, Pamela Rothwell, Peter Rawlinson

Luoghi citati: Londra, Mosca, Unione Sovietica