Assassinata la moglie a rivoltellate fugge dicendo: "Vado a uccidere i 3 bimbi,,

Assassinata la moglie a rivoltellate fugge dicendo: "Vado a uccidere i 3 bimbi,, Fulminea tragedia in una strada di Bologna Assassinata la moglie a rivoltellate fugge dicendo: "Vado a uccidere i 3 bimbi,, I piccoli sono in collegio : la polizia protegge l'istituto - La vittima aveva 32 anni ; viveva separata dal marito - L'uomo, arrestato di recente per maltrattamenti, era stato posto in libertà provvisoria - Dopo il delitto è scomparso in automobile (Nostro servizio particolare) Bologna, 9 luglio. Una giovane sposa — Concetta Cusmà Piccione in Keniano, di 32 anni e madre di tre figli — è stata assassinata stasera dal marito, il trentaquattrenne Giovanni Renzino, dal quale viveva separata. Il delitto è avvenuto alle 19 in via della Barca. L'uomo, dopo aver uccisa la moglie con due colpi di rivoltella, è fuggito in auto ed ha minacciato di sopprimere anche i tre figli che si trovano ricoverati da qualche tempo in due collegi. La polizia, mentre stanotte tenta di rintracciare e arrestare lo sparatore, ha provveduto a far presidiare gli istituti dove so7io accolti i piccoli. La sparatoria è accaduta a pochi passi dall'uscio dell'abitazione della donna. La Cusìnà, assieme ad una amica, stava tornando a casa, in via della Barca 65, dopo essersi recata a fare la spesa. Improvvisamente è stata affrontata dal marito — che era giunto poco prima sul posto a bordo di una vecchia zAurelia* — il quale, senza dire una sola parola, ha sparato due colpi alla testa della donna uccidendola. Poi l'uomo è balzato sulla vettura gridando: « Ammazzerò anche i figli >. Il fragore degli spari e le urla dell'amica hanno fatto accorrere subito i vicini i quali hanno chiamato la polizia. La madre della donna, Antonia Cipriani, che viveva assieme alla figlia, nell'apprendere la notizia della sua morte, ha avuto un attacco epilettico per cui è stato necessario il suo ricovero nell'ospedale di S. Orsola. Movente dell'uxoricidio, secondo quanto si è appreso in seguito, sarebbe la gelosia. Difatti il Renzino — arrestato di recente e quasi subito rilasciato a piede libero — più di una volta per gelosia aveva maltrattato la moglie ricorrendo anche a minacce a mano armata. La giovane sposa si era rivolta alla questura. Nel marzo scorso l'uomo era stato arrestato dal dott. Montcsano e denunciato per maltrattamene ri, minaccia a mano armata e porto abusivo di arma. I pre¬ cedenti del Remino, che più di una volta avrebbe avuto a che fare con la "polizia, vanno dai maltrattamenti alle lesioni volontarie, ai furti ed anche ratto: egli, infatti, aveva rapito la moglie, in Sicilia, prima di sposarla. L'uxoricida era autista. Ultimamente però era rimasto disoccupato. Più di una volta aveva minacciato la moglie di ucciderla specie dopo l'ultimo mese trascorso in prigione, epoca in cui la coppia si separò. 1 due, prima di abitare l'appartamento attuale — assegnato loro dall'ente autonomo nel nuovo villaggio di case popolari — risiedevano in un altro fabbricato della stessa via, una strada periferica che si trova oltre lo stadio comunale. Dalla loro unione sono nati tre figli: due femmine di il e 12 anni e un maschio di 15. Il maschio vive attualmente in un collegio, le due bimbe sono ospitate in un istituto relic oso nei pressi di Bologna. Sul luogo del delitto si è recato il sostituto procuratore della Repubblica, dott. Passarelli, il quale, dopo gli accertamenti del caso, ha ordinato la rimozione del corpo e il suo trasporto all'istituto di medicina legale r. s.

Persone citate: Antonia Cipriani, Concetta Cusmà Piccione, Giovanni Renzino, Passarelli, Renzino

Luoghi citati: Bologna, Sicilia