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I reali di Grecia a Londra accolti dai fischi dei profughi
I reali di Grecia a Londra accolti dai fischi dei profughi Poliziotti anche sui tetti delta Victoria Station I reali di Grecia a Londra accolti dai fischi dei profughi La moglie d'un sindacalista ellenico, in carcere da 10 anni, grida alla regina Federica: «Liberate mio marito» - E' la stessa che nell'aprile scorso disturbo la visita della sovrana - Invettive dei dimostranti contro i sovrani ospiti - In serata la polizia ferma un corteo che si dirigeva verso Buckingham Palace - Eccezionali misure di sicurezza: mobilitati 7500 agenti, di cui molti armati (Nostro servizio particolare) Londra, 9 luglio. Re Paolo Via regina Federica di Grecia sono giùnti stamane all'aeroporto di Gatwick dove sono stati ricevuti dal duca di Edimburgo, cugino di re Paolo, e dall'ambasciatore' di Grecia a Londra, Melas. I sovrani greci hanno poi raggiunto Londra a bordo di un treno speciale. Qui sono stati accolti dalla regina Elisabetta e dalla principessa Margaret. La polizia ha adottato imponenti misure di sicurezza per evitare incidenti. Più di 7500 agenti di polizia e dei servizi di sicurezza (contrariamente alla tradizione alcuni sono armati) sono stati mobilitati. In tutti gli edifici lungo il percorso del corteo ufficiale sono stati predisposti rigorosi controlli. Foco prima della partenza del treno da Gatwick, un gruppo di manifestanti, che si era adunato su una strada parallela alla linea ferroviaria, ha inalberato uno striscione con la scritta < Liberate i detenuti politici*. All'arrivo a Londra, gli agenti sono "intervenuti per invitare alcuni attivisti comunisti, che vendevapo un foglio intitolato Defiance (sfida) In cui era scritto a caratteri cubitali < ospiti indesiderati >, ad allontanarsi. L'incidente più grave è avvenuto quando Betty Ambatielos moglie di un sindacalista greco in carcere, ha gridato: « Liberatelo, liberate mìo marito », mentre re Paolo e la regina passavano in carrozza attraverso la folla. La signora Ambatielos, che aveva preso parte alle dimostrazioni avvenute in occasione della visita privata della regina Federica a Londra nell'aprile scorso è stata fermata, e condotta dalla polizia in un vicino edificio. La donna ha detto più tardi ai giornalisti che stava tentando di avvicinarsi al corteo quando la polizia l'ha respinta; allora lei si è tolta il soprabito mostrando cosi un cartello che aveva sulle spalle e su cui era scritto: *. Liberato . mio marito ÌToini da io anni in carcere per moi.u politici ». La polizia ha più tardi annunciato l'arresto di un'altra donna ed il sequestro di striscioni appesi ad alcune finestre mentre passava il corteo reale che recavano la scritta <Liberate i detenuti greci». Quando re Paolo e la regina Federica sono usciti dalla stazione dalla folla sono partite grida ostili e fischi. Il sovrano greco ha preso posto assieme alla regina Elisabetta su una carrozza aperta e ha raggiunto Buckingham., I dimostratati hanno fischiato anche il passaggio dell'auto su cui si trovavano la principessa Margaret ed il marito. Mentre il corteo reale entrava nel cortile di Buckingham Palace, dalla folla sono partite grida di: «Liberate i prigionieri politici». In una strada vicina al palazzo, vi sono stati scontri tra agenti e un gruppo di dimostranti del movimento «Salvate la Grecia ». Nuovi incidenti sono avvenuti in serata. Li hanno provocati alcuni dimostranti del « Comitato dei cento contro la tirannia», mentre a Buckingham Palace si svolgeva un pranzo di gala offerto dalla regina Elisabetta ai sovrani di Grecia. a. p. damugr1sIctrhz Un dimostrante greco fermato dalla polizia a Trafalgar Square (Telefoto Ansa)
Persone citate: Betty Ambatielos, Elisabetta, Foco, Paolo Via
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