Per la quinta volta Taramazzo si afferma nella Garessio-San Bernardo

Per la quinta volta Taramazzo si afferma nella Garessio-San Bernardo Per la quinta volta Taramazzo si afferma nella Garessio-San Bernardo Il pilota ligure al volante della Ferrari 3000 GT0 - Ottime prove di Marsiaj e Acutis - Soltanto quattro primati di classe migliorati - Un concorrente finisce fuori strada e scivola lungo una scarpata: illeso DAL NOSTRO INVIATO Garessio, lunedì matt. La corsa in salita da Garessio al Colle San Bernardo, che l'Automobile Club di Cuneo egregiamente organizza dal 1956, sta prendendo un posto di primo piano tra le manifestazioni automobilistiche di velocità a cronometro, già tradizionali specialmente sulle strade piemontesi di montagna. Il percorso della gara è vario, pittoresco, molto severo; e il pubblico, in prossimità del Colle, può goderselo per buona parte a vista d'occhio. Tecnicamente, poi, con la, varietà di curve, di allunghi, di pendenze die esso offre lungo i suoi 7 chilometri e 100 metri su un dislivello di 310 metri, può dirsi veramente completo. E' augurabile possa presto diventare, questa Garessio-San Bernardo, da nazionale a internazionale. Nell'edizione di ieri, chi altri avrebbe potuto ghermire la vittoria assoluta se non Gigi Taramazzo, autentico signore di questa strada che collega il Piemonte alia Liguria? Taramazzo, originario di Ceva, vive a Imperia, e sul San Bernardo è dunque di casa. Ma adesso esagera: cinque volte Ita preso parte alla gara e cinque volte ha vinto; ieri, al volante della poderosa Ferrari «GTO» Ita anche buttato giù di oltre tre secondi il suo record personale. Taramazzo ha dunque scalato il .Colle alla media di 86,678 chilometri orari: una bella impresa, realizzata con lo stile robusto, irruento e pur correttissimo caratteristico del corgridare ligure. Al secondo posto \assoluto, la rivelazione Guido Fossati, pure su Ferrari; il giovanotto è di Mondovì. e la sua attività agonistica è appena agli inizi: se non si tratta di una giornata di vena particolare, il monrcgalese do- vrebbe possedere della stoffa. Ma altri piloti meritano una citazione speciale, in primo luogo i torinesi Giorgio Acutis, Piero Marsiaj ed Enzo Osella. Quest'ultimo, vincitore della categoria Sport con la Lotus azionata da motore Osca di 1000 cmc, ha ottenuto il terzo tempo assoluto; i primi due, rispettivamente al volante della Abarth-Simca 1300 e della Fiat-Abarth 1000, primi delle rispettive classi, sono saliti al San Bernardo a medie record. Anche Piero Airoldi (FiatAbarth 1000 Turismo) Ila migliorato il primato di classe, così come c'è riuscito (ahimé, solo ufficiosamente) Gianni Varese che, unico partecipante della 700 Gran Turismo, è stato fatto partire nella classe superiore, realizzando comunque un ottimo secondo posto. Per un solo secondo ha man¬ cato invece il record della classe 850 Turismo Antonio Marzorati, sulla solita Abarth derivata Fiat. Buone infine le prove di Fusina (Fiat 500), e di Muzzarelli (Steyr-Puch 500) divisi all'arrivo da un solo decimo di secondo; di Gamerana (Bmw 700), di Regis (Lancia Appia S-Z); di Pinto (Giulietta) e di Indemini (su Alfa Romeo 2600 S), che ha preceduto di un secondo esattoria Giulia TI di Pescò. Un solo incidente, miracolosamente risoltosi senza gravi conseguenze. Durante la gara delle 500 Turismo, la Fiat di Sergio Dal Cason usciva di strada in prossimità del terzo chilometro, e scivolava — per fortuna senza capovolgersi — lungo una profonda scarpata. Illeso il pilota, ma che spavento. Ferruccio Bernabò

Luoghi citati: Ceva, Cuneo, Garessio, Imperia, Liguria, Mondovì, Piemonte