Il motonauta romano De Angelis vince a Torino due gare consecutive

Il motonauta romano De Angelis vince a Torino due gare consecutive Brillante successo delle manifestazioni sul Po Il motonauta romano De Angelis vince a Torino due gare consecutive De Angelis ha vinto nella classe «DS» fuoribordo e nella 1500 ce. entrobordo - Petrobelli dominatore ira i bolidi da 2500 ce. - Le altre corse sono state appannaggio di Dell'Oro, Caramelli e Borletri Le gare motonautiche organizzate dal Club di Torino sono terminate ieri con la disputa delle prove di campionato italiano delle vari classi fuoribordo ed entrobordo corsa. Dopo la «3 om di sabato che aveva visto alla partenza quasi tutti i migliori assi della classe « turisti », fatta eccezione per il vincitore della PaviaVenevia '62 Doglioli, che dopo essere stato secondo di categoria nella stessa gara di quest'anno aveva avuto l'imbarcazione investita dopo l'arrivo nella città veneta, le gare di ieri sono apparse pure assai movimentate. Gli scafi numerosi in tutte le classi raccolti sul tracciato più breve di 2000 metri, fra andata e ritorno, hanno fornito di volta in volta uno spettacolo emozionanti; brioso, pieno dì suspense. Ogni gara è stata seguita dal pubblico ammassato sulle due rive negli spazi liberi fra le varie società di canottieri, e all'interno delle stesse dai soci, con il più vivo interesse, ed il breve acquazzone caduto verso le 17,30 ha dissuaso soltanto poche personp dal rimanere, magari al debole riparo di qualche albero od ombrellone disponibile, per assistere alla competizione dei bolidi entrobordo da 2500 ce. Quest'ultima corsa non è stata la più combattuta ma indubbiamente ha dato agli spettatori le emozioni maggiori. I « tre punti > apparivano lanciati a 120-130 km. ora sui rettilinei e ciascuno saltava sulla cresta delle piccole onde formatesi al passaggio degli scafi precedenti; arrivando alla boa nord, situata davanti ai < murazzi >, alta, massima velocità agevolati dalla forte corrente del fiume, i motoscafi cominciavano a derapare, inclinandosi fortemente per reggere alla forza centrifuga che in fase di ripresa dopo il superamento della boa li man dava a sfiorare gli argini di sinistra del fiume. E' mancata la lotta perché Cesare Maderna che aveva ingaggiato un serrato duello con Petrobelli nel primo giro ha ceduto prima di riuscire a tagliare il traguardo del giro stesso causa un'avaria meccanica; Petrobelli ha potuto così continuare indisturbato controllando senza troppa fatica Castiglioni fino al termine dei dodici giri. Petrobelli ha anche ottenuto il miglior tempo sul gira con l'09" alla media di w!„si,y. La più incerta fra tutte le competizioni è stata quella riservata ai « DU >, cioè alle imbarcazioni di serie con motore da 700 ce. Oli scafi, modellati secondo la linea tradizionale e non come tire punti >, ondeggiavano paurosamente ad ogni virata, si impennavano, sbandavano addirittura in rettilineo per cui soltanto i più spericolati riuscivano a far rendere al massimo i propri motori. Guido Persiano ha condotto in testa per otto dei dieci giri, poi ha avuto un guasto al motore ed ha dovuto ritirarsi; ha assunto il comando Borletti ma dietro di lui la classifica è rimasta incerta negli ultimi due giri grazie alle prodezze del torinese Gianni Bosso che partito con circa 500 metri di ritardo era riuscito a raggiungere il gruppetto dei pri- mi e a poco a poco aveva rimontato posizione finendo sul traguardo al quarto posto, davanti al compagno di scuderia Fulvio Bertinettì. Nelle classi più. piccole la SS0 ce. (A) e la 500 ce. (C) si sono imposti Luigi Dell'Oro, e MaurifiOenCaran^ly^el^.^^si soàp -xegistratiìsidue ;;rijtf<i dovuti, a/d altrettanti .capovolgimenti degli scafi avvenuti peraltro senza danno alcuno per i piloti. Nella entrobordo .fino a 1300 ce, divisi i concorrenti in due batterie, si è assistito ad una gara ad eliminazione nella prima serie dove gli unici due superstiti Riola e Robotti pur riuscendo ad essere protagonisti dell'arrivo più serrato (2/10 soltanto fra l'uno e l'altro) hanno ottenuto tempi piuttosto modesti tanto da farsi superare nettamente da tutti i classificati nella batteria successiva. Questa era vinta dal romano De Angelis, campione d'Italia, che precedeva Guido Caimi; Calmi ha fatto registrare il migilor tempo sul giro con l'12"6, alla media di 99,17l!, ma non ha potuto attaccare De Angelis a causa di una falla prodottasi nello scafo per l'urto in un paletto infisso a qualche metro dalla riva, sul fondo del fiume, ed appena affiorante sul pelo dell'acqua. Nelle due manches della classe « DS > si imponevano rispettivamente ancora De An- ^geii^ e Giuseppe Persiano, Vfimjdone italiano della 7QQ ce; F- ■ ■ — - - ~ r- .- rjI primo toccava il smoessòfper il miglior tempo totale, al secondo il limite migliore sul giro con l'27"4 alla media di 82,286. Nella seconda manche Sergio Camiti si è presentato in gara con un motore costruito dalle sue officine, ottenendo il terzo posto, ed il sesto assoluto; è la prima volta che un motore non americano, o più precisamente non un Mercury, viene utilizzato in questo tipo di gare e riesce a tertn.iiare il percorso ottenendo pure un brillante piazza mento. g. vigl. k jtftiV^. I IUU W>, y,i • -tu/. fBtirlèttv^n H'SS" mèdia,-«4,500; Ecco le classifiche delle varie gare: FUORIBORDO — Classe A (250 ce, giri 6): 1. Dell'Oro in 7'i2"l media 77,888; «. Giac c/lino a 11"1; S. Terlizzi a 16"9. CI. C. (500 ce, giri 8): 1. Caramelli 8'19"6 media 87,520; ». corniti a ll"S}» S.^DeWOr.o k21*J,. -Cl/'-DU (790-ce, Otri 10): 2. Venturini a 16"8; 3. Ciaccia a i0"8; 1,. Rosso a U"2; 5. Bertinettì a J,6"l,. CI. DS C700 ce, giri 8): 1. De Angelis in 8'55"8; 2. Persiano a 11"; 3. Fioroni a 17"; k. Armari a 30"4; 5 Guerrini a 43". ENTROBORDO — CI. fino a 1300 ce. (g. 10): 1. De Angelis in H'59"2; 2. Caimi G. a 11"; 3. Bernocchi a 58".}; 4. Maurelli a l'25"6; 5. Riola a 2'2l,". CI. fino a 2500 ce. (g. 12): 1. Petrobelli in H'12" media 101,408; 2. Castiglioni a H"5; 3. Cerutti a l'2t"; 4. Dosi a l'26"4. Ecco un passaggio dei concorrenti della classe 700 ce. alla « boa nord » (f. Moisio)

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