Macmillan questa sera alla Camera riuscirà a salvare il suo ministero?

Macmillan questa sera alla Camera riuscirà a salvare il suo ministero? II dibattito parlamentare per io scandalo Profumo Macmillan questa sera alla Camera riuscirà a salvare il suo ministero? Sono contro di lui non solo i laburisti, ma anche una frazione dei conservatori - Probabilmente nel voto di fiducia otterrà la maggioranza, ma se il margine non fosse soddisfacente, sarebbe moralmente costretto a presentare le dimissioni - I due più probabili successori sono Butler e Lord Hailsham - Il Premier ha trascorso la domenica nella preparazione del suo discorso, che completerà solo in giornata, tenendo conto degli ultimi sviluppi della situazione - Preannunciato un.« attacco spietato » del leader laburista Wilson - Macmillan è accusato di non essere tempestivamente intervenuto, dopo avere ricevuto numerose segnalazioni sui rapporti tra il ministro della Guerra Profumo e la modella Christine Keeler, che contemporaneamente era amante del diplomatico russo Ivanov Nostro servìzio particolare Londra, lunedi mattina. Stanotte ai Comuni, al termine dell'imminente dibattito sullo scandalo Profumo, si deciderà il destino politico di Macmillan e forse anche del suo governo e del partito conservatore. Alle 22,30 circa i deputati saranno chiamati a dare il loro voto sulla mozione presentata dai laburisti. Sebbene questa verta sulla sicurezza dello Stato « con particolare riferimento alle dimissioni del ministro della Guerra», equivale, in pratica, a una mozione di sflduoia. Previsioni sul voto Macmillan, dopo gli ultimi avvenimenti, sembra in grado di ottenere la maggioranza. Il Gabinetto s'è schierato unanime al suo fianco. Anche il ministro della Sanità Powell, che si era dibattuto fra dubbi amletici negli ultimi tre giorni, ha accettato le sue spiegazioni ed ha rinunciato a dimettersi. Il ministro del Lavoro Bare, colpito da pleurite, abbandonerà addirittura il letto per andare a votare. E' tutt'altro certo, però, che Macmillan otterrà una maggioranza soddisfacente, tale da confortarlo che la sua guida è ancora necessaria ed accetta al paese. ,Si dice stamani che una ventina di deputati conservatori, capeggiati da Nigel Bircie, (il quale mercoledì aveva tentato di rovesciare il governo spingendo Powell, Bayle e Brooke a dare le dimissioni) non si presenteranno alla Camera diminuendo così la maggioranza per il primo ministro dai novantotto voti abituali in più a settantotto. Altri potrebbero aggiungersi a questi dissidenti: basterebbe che l'exministro degli Esteri ed exCancelliere dello Scacchiere Selwyn Lloyd, si pronunciasse decisamente contro Macmillan o che l'influente « Comitato del 1922 >, che si riunirà un'ora e mezzo prima del suo atteso discorso, decidesse di ribellarsi agli ordini del disciplinatore Red Mayer. Molto dipenderà dall'impostazione che i principali protagonisti daranno al dibattito. I membri del governo cercheranno di farne una questione di integrità personale, e punteranno cioè sulle inattaccabili qualità morali di Macmillan. I laburisti sosterranno che è sotto accusa soltanto la sua sfortunata direzione del governo e del servizio segreto nel caso Profumo. Se i fattori negativi dovessero prevalere su quelli positivi e la maggioranza di Macmillan dovesse ridursi a poche decine di voti, il primo ministro non avrebbe scelta: dovrebbe dimettersi. Non è da escludere che in un frangente siffatto sarebbero immediatamente indette le elezioni generali. Ieri si diceva che Macmillan ha contemplato quest'eventualità e che se ne è anzi servito come un argomento per convincere i suoi colleghi e vari disciplinatori regionali ad appoggiarlo. Un'altra voce circolava con insistenza e cioè che il premier avrebbe promesso, sia pure con riluttanza, di ritirarsi dalla vita pubblica tra alcuni mesi se supererà il dibattito odierno. La cosa non è impossibile, anche perché i conservatori sembrano determinati a presentarsi all'elettorato con un nuovo leader: dei dodici anni in cui la loro amministrazione è stata in carica, gli ultimi sei hanno recato l'impronta di Macmillan. Candidati alla successione I nomi dei due più probabili successori sono quelli di Butler, vice primo ministro e teorico del cosiddetto nuovo torismo degli anni '50, e di lord Bailsham, ministro della Scienza. Due candidati molto popolari erano il Lord del Sigillo privato Beath (che è rimasto però danneggiato dal fallimento delle trattative per l'ingresso nel Mercato comune) e il Cancelliere dello Scacchiere Maudling, il cui bilancio dopo l'entusiasmo iniziale ha purtroppo deluso. Se le dimissioni di Macmillan avessero luogo quest'estate, la successione andrebbe certamente a Butler. La giornata di ieri non ha portato grosse novità nella situazione, almeno sul piano politico. Il primo ministro è ritornato a Londra in serata dopo avere trascorso il week-end nella sua residenza ufficiale di campagna agli Chequers. Macmillan si era alzato di buona ora, era andato a Messa alle otto e dopo la prima colazione era tornato alla preparazione del suo discorso. Verso l'una pomeridiana ha ricevuto il disciplinatore del partito Red Mayer, evidentemente allo scopo di concordare con lui un piano di azione per oggi. Red Mayer ha riferito critiche e rimostranze dei deputati dissidenti e ha dato un quadro abbastanza preciso del clima generale della Camera. Pare che, a sera, altri funzionari del partito e altri membri del gabinetto si siano brevemente intrattenuti con Macmillan all'Admiralty House. Contrariamente a quello che si pensava il Primo ministro non ha ultimato il suo discorso: aspetta di sentire stamane di quale umore sono i conservatori ed i laburisti per apportarvi i ritocchi conclusivi. In analoga solitudine ha trascorso la sua domenica il leader dell' opposizioni Wilson, che ha solo parlata brevemente per telefono con il suo « ministro ombra \ dell'Interno Brown. Sia Wil son che Brown hanno esaminato tutti gli aspetti dello scandalo Profumo. Brown, ritornato ieri mattina dagli Stati Uniti, lia dichiarato all'aeroporto chr gli amen cani sono preoccupatissimi delle implicazioni spionistiche dello scandalo, soprattutto per la concomitanza di altri casi clamorosi: dei quali sono protagonisti il funzionario del ministero della Marina Vassall e il fisico nucleare italiano Martelli. Il € gabinetto - ómbra » laburista si riunisce domattina prima del dibattito. Wilson prenderà per primo la parola nel pomeriggio e sferrerà un attacco spietato. Dovrebbe rispondergli, prima di Macmillan, il presidente della Camera Macleod. Le accuse al premier Nelle sue linee generali il discorso di Wilson sottoZineerd probabilmente: 1) che già nell'inverno 1961 il servizio segreto conosceva l'esistenza del triangolo Profumo-Keeler-Ivanov, anche se forse ignorava i termini della relazione tra il ministro e la modella; 2) che già nello scorso febbraio Macmillan era sta' to messo al corrente delle voci circolanti sul ministro della Guerra; 3) che da febbraio al 22 marzo, data in cui Profumo smentì ogni addebito ai Comuni, erano emersi altri indizi e che il servizio segreto li trascurò; 4) che tra il 22 marzo e il 4 giugno, data delle dimissioni di Profumo, parecchie persone, tra cui il dott. Ward e l'avv. Eddowes denunciarono a Macmillan la menzogna di Profumo, ma che Macmillan esitò fino al SO maggio ad affidare l'inchiesta a Lord Dilhorne; 5) che l'inchiesta condot- ta da Lord Dilhorne, come le precedenti indagini del servizio segreto, è stata inaccurata e incompleta. Macmillan dovrà dimostrare, in risposta alle prime tre contestazioni, che non era materialmente possibile accertare nulla in nessun periodo e che la condotta di Profumo era insospettabile. In risposta alla quarta e quinta accusa, che Profumo ha dato le dimissioni proprio in seguito all'inchiesta di Lord Dilhorne, e che questa ha portato in luce ogni cosa. La tensione che circonda il dibattito odierno ha fatto naturalmente passare in seconda linea gli aspetti mondani secondari. Non si possono tuttavia ignorare certe voci che il presidente del partito conservatore Lord Poole ha sabato confutato: secondo esse anche un altro ministro, oltre Profumo, e addirittura un membro della famiglia reale avrebbero intrecciato, tempo fa, una relazione con Christine Keeler. Riferendo questo secondo particolare, un giornale della domenica sostiene che la regina Elisabetta ne ha discusso con Macmillan nel colloquio concessogli martedì scorso a Palazzo Buckingham. Il giornale scrive che Elisabetta era indignata e che ha chiesto al Primo ministro di appurare che cosa ci fosse di vero in queste dicerie e di porvi fine. Non si fanno nomi, ma non per questo la cosa è meno grave. Con Christine Keeler, del resto, ogni supposizione è lecita. La modella ha oggi pubblicato nel News of the World la seconda puntata del suo memoriale, per cui è stato accertato che ha ricevuto venti¬ quattromila sterline pari a quarantadue milioni di lire, e da questo si capisce che essa ha avuto contatti con più di una personalità del mondo politico inglese e straniero. La Keeler anzi fa il nome di Ayub Khane, primo ministro pachistano da lei incontrato nella piscina di Lord Astor. La Keeler smentisce poi che fosse stato Ivanov a chiederle di carpire a Profumo alcune informazio,ni sulla consegna di testate nucleari missiJisticfce ai tedeschi; la richiesto le sarebbe stata fatta da un altro personaggio di cui ella tace il nome. La Keeler ritiene Che costui avesse intenzione di sottoporre il ministro della Guerra al ricatto, e si sarebbe pertanto rifiutata di aiutarlo. . Oggi intanto apparirà in tribunale il dott. Ward che, com'è noto, è imputato di lenocinlo. Non si sa se Scotland Yard, la quale sta completando le sue indagini sulle call-girls, e sul vizio nei cosiddetti quartieri alti, chiederà un ulteriore rinvio, o acconsentirà a fissare una data per l'istruttoria. i. a. P**WkLiW — Queste bombe proprio non ci volevano. (Dal londìn. « Daily Mirrory) L'uniforme di Macmillan in pericolo (Dal londinese *Daily Mirror>) Macmillan ieri nella sua residenza di campagna agli Chequers ove ha preparato il discorso che tiene oggi alla Camera dei Comuni sul caso Profumo (Telefoto)

Luoghi citati: Londra, Stati Uniti