Il Novara perde con la Mestrina partita (1-2) e la promozione

Il Novara perde con la Mestrina partita (1-2) e la promozione Il Novara perde con la Mestrina partita (1-2) e la promozione Gli azzurri, pur restando al secondo posto, hanno un distacco incolmabile dalla capolista - Contro i veneti sfortunata prova dei novaresi, che hanno però messo in evidenza le proprie manchevolezze - Il giovane Giannini II migliore in campo (kUttl Novara, lunedì mattina. Non c'è stato nemmeno bisogno di attendere la comunicazione da Varese, relativa al risultato della capolista, per archiviare da parte novarese ogni residua speranza di promozione, al termine della partita persa contro la Mestrina. Una certa insicurezza nelle proprie forze faceva si che già prima dell'inizio della gara le previsioni circa il confronto a distanza tra Varese e Novara fossero piuttosto pessimistiche; nessuno pensava all'eventualità di una sconfitta degli azzurri contro i veneti, ma tutti erano oonvinti della probabilità di un successo dei varesini sul C.r.d.a. Si è verificata la seconda eventualità puntualmente mentre fe Mestrina si è incaricata di capovolgere il pronostico vincendo con pieno merito. I novaresi hanno iniziato convinti della propria superiorità attaccando continuamente con Za convinzione che prima o poi una rete sarebbe scaturita. Sono stati gli ospiti a segnare, e per due volte, sfruttando le veloci puntate in contropiede dei loro avanti e per gli azzurri tutta la fine del primo tempo e la ripresa son serviti soltanto ad inseguire senza successo un pareggio, il Novara è stato sfortunato, ha colpito due pah a portiere battuto, ed ha marcato una nettissima superiorità sugli avversari per gran parte delVincontro, ma ha pagato caro, ancora una volta, ^ostinazione di Senkey a voler far giocare una difesa « vecchia » senza alcun accorgimento tattico. II direttore tecnico ha un principio '.ben radicato: ogni uomo deve controllare l'avversario, quindi non c'è bisogno di nessun altro in appoggio. E' un ragionamento valido se i giocatori sono in grado di sostenere il con¬ fronto con i diretti rivali," non nel caso del Novara ove su cinque difensori soltanto Soldo e Volpati sanno contrastare efficacemente, mentre Lomazzi, Molinari e Testa falliscono il cinquanta per cento degli interventi. Rinunciare ad un uomo in più in difesa dovrebbe costituire un vantaggio per la prima linea ma invece questa non sa approfittarne o per l'incapacità di alcuni, l'esordiente Gnemmi e l'anziano Zeno, e -per il personalismo di altri, Milanesi e Mascheroni III. Rimane Giannini: indubbiamente è il miglior elemento di tutta la squadra, ma il suo rendimento è alterno, tanto da far pensare ad un suo disinte¬ resse nei oonfronti del Novara, dovuto forse alla prospettiva di trasferirsi nella prossima stagione presso una grande società di serie A, l'Inter,, a dar retta alle voci che circolano in proposito. Giannini, pause a parte, il suo dovere lo ha fatto, segnando la rete per gli azzurri con una vera prodezza: una mezza rovesciata al centro dell'area gremita di avversari, che ha mandato il pallone ad infilarsi nell'angolo alto alla sinistra del portiere. . La Mestrina ha saputo approfittare delle manchevolezze del Novara. Non ha messo in luce che una discreta saldezza difensiva e qualche spunto pericoloso di Calega- ri; che ha ricevuto tre palloni in tutti i novanta' minuti e ne ha messi in rete due. Le fast salienti della srara sono numeróse. Si inizia con il Novara proteso all'attacco: un cross di Milanesi ed una punizione per un precedente fallo su Masche.-oni, servono a rivelare una scarsa abilita da parte del portiere Rettore sulle palle alte, ma da quel momento tutti i tiri degli avanti azzurri si alzeranno al massimo di mezzo metro da terra. All'll' Giannini fa partire un- gran-tiro diagonale che fila teso verso la rete: Rettore blocca a stento. Un minuto dopo Zeno ostacola il portiere in uscita, Gnemmi riceve la palla in posizione ideale,. con la porta completamente vuota, ma riesce ad alzare oltre la traversa. Al 18' Milanesi e Testa mancano entrambi il pallone ad un paio di metri dalla porta, quindi al ts' Ambrosini salva sulla linea, ribattendo un colpo di testa di Giannini. AI £7' la prima rete della Mestrina: Tonello traversa verso Tedesco, questi appoggia su Calegari che, completamente libero, appoggia in rete. Rimane disorientato il Novara ed i veneti ne approfittano per raddoppiare sempre con Calegari al 36'. Oli azzurri si riprendono a poco a poco, ma il tempo finisce prima che essi ritornino ad -essere pericolosi. Nella ripresa un palo di Mascheroni al V e un tiro sempre dell'ala sinistra che finisce a lato al 10': poi la rete di Giannini al quarto éPora. Insistono gli azzurri e dopo una serie di. tiri^ribattuti alla meno peggio, su una rovesciata di Gnemmi, Ferrari devia con le mani: l'arbitro non interviene e fa altrettanto due minuti dopo su un identico fallo commesso da Campanarin. Al se' Gnemmi porta via la palla al portiere sul rinvio, riprende Giannini che manda un pallonetto verso la porta vuota: la traiettoria sembra perfetta ed è un'illusione, poiché la sfera batte sulla traversa ritornando in campo a portata di un difensore che libera. Giorgio Viglino MESTRINA: .Rettore; Amor asini, Campanarin; Ferrari,—Zamengo, - Maschietto; Fin, Tedesco, Tonello, D'Alessi, Calegari. NOVARA: Fornasaro; Lomazzi, Molinari; ' Volpati, Soldo, Testa; Gnemmi, Giannini II, Milanesi, Zeno, Mascheroni III. Arbitro: Marengo. Reti: Calegari (M.) al 2T e al 36' del primo tempo; Giannini II (N.) al 15' della ripresa.

Luoghi citati: Novara, Varese