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Rimarrà impunita la morte di Christa? Vano l'interrogatorio di Heinrich Sauter Rimarrà impunita la morte di Christa? L'industriale di Stoccarda è già ritornato in patria: non ha potuto aggiungere nulla di nuovo a quanto già si sapeva sulla vita della giovane tedesca uccisa Roma, lunedì mattina. Le indagini della polizia sul •* giallo » dì via Emilia sono giunte ad un punto morto e scarse sono ormai le probabilità di far luce sulla tragica fine di Christa Wanninger. Dopo la delusione provocata dall'interrogatorio dell'ingegner Heinrich Sauter, il quale non ha aggiunto assolutamente nulla di interessante a quanto già si sapeva, va infatti facendosi sempre più strada la convinzione che questo delitto sia destinato ad allungare la serie dei < casi » rimasti insoluti e che a Roma sono purtroppo in numero ormai notevole. L'ing. Heinrich Sauter è ripartito immediatamente per Stoccarda dopo l'interrogatorio cui per due ore è stato sottoposto a Palazzo di Giustizia da parte del giudice istruttore dott. Zhara Buda. Il segreto istruttorio protegge la testimonianza resa dal Sauter, l'industriale che fu amico della Wanninger, ma egi stesso non ha avuto difficoltà a narrare ai giornalisti tutto quello che sa sul conto della povera Christa, sulla sua vita, sulle sue abitudini. Come abbiamo detto, è stata una delusione completa. Gli Investigatori speravano che egli fosse una miniera dì notizie preziose e invece si è rivelato una fonte presto inaridita. Ha veduto Christa in tutto cinque o sei volte; non sa nulla quindi delle sue amicizie e del « giro » romano. Denaro non ne ha mai dato né gli è stato mai chiesto; ha dovuto faticare per farle accettare il famoso biglietto aereo per il viaggio di ritorno da Zurigo a Roma. Dì preoccupazioni o di ansie particolari, dalla giovane tedesca non ha mal sentito parlare. Se le aveva, se le teneva per sé o ne parlava ai «uoi amici più vicini. Si mostrava allegra, gentile, disposta a raggiungerlo a Milano o in qualunque altro posto ed a trascorrere un paio di giorni diversi dagli altri, senza accennare assolutamente a nemici, a ricatti o ricattatori.