I bimbi mandati a mendicare

I bimbi mandati a mendicare I bimbi mandati a mendicare Dopo aver denunciato il marito che la obbligava all'accattonaggio con i figli, la donna s'è rifugiata dalla sorella - L'uomo racconta il suo passato di sventure - « Non c'era altro modo per vivere » Maria Brescia, la donna che l:a denunciato il marito d'aver obbligato lei e i figli a mendicare, si è rifugiata con i bimbi in casa di una sorella. Il marito 6 rimasto toìo nell'allòggio di via delle Primule alle Vailetle. Lo troviamo seduto al sole, cupo e- pensieroso. Ci dice: .« Avevamo do¬ dici o tredicimila lire, ma mia moglie, "se n'è andata portandone via dieci s. Donato Brescia ha 40 anni e un passato Atto di sventure. Ci fa II racconto della sua vita, che è anche quello delle sue disgrazie. E' venuto da Melfi (Potenza) sedici anni fa. Lui e la moglie erano molto giovani quello era il perìodo migliore per gli immigrati, -r Pero a noia! tri fe mancata la fortuna — dice il Brescia —. lo sono stato ope rato di ulcera Ho lavorato In un feltrificio, ma dopo due anni ho dovuto smettere, perché non re sistevo alla vita di fabbrica ». Ha provato a fare il muratore: non era il suo mestiere, gli costava molta fatica, lavorava saltuariamente e senza « libretto ». In quel periodo è caduto dalla moto < si è fratturato una spalla. Intanto la famiglia aumentava nove anni fa è nato Vincenzo, sei anni fa Lorenzo. E, finalmente, una fortuna per 1 Brescia: hanno in assegnazione un alloggio nuovo alle Vallette: tre stanze e servizi, 12 mila lire al mese compreso 11 riscaldamento. 11 settembre scorso Donato Brescia ha trovato lavoro come fattorino di una farmacia. Il larovo gli andava bene, ma sei mesi dopo è stato licenziato. < Non andavo d'accordo con la commessa — spiega —. Hanno licenziato PWiJ>éjv^„ero:.;JÌ4Ìh> .mencvtèm-. PO ». Questo è accaduto a -metà cupatQ, il Bre :ia si e ricordato della i fisarmonica che aveva' por tato non sé quando era immigrato. « Non c'era altro modo per vivere ». dice. L'ha staccata dal chiodo ed è andato nei cortili suonare, accompagnato dal figlio maggiore, che raccoglieva i «pacchettini » gettati dai vterrazzi < ringraziava. La sera, il padre dava lezione di fisarmonica a Vin cenzo, che di giorno, quando non andava nei cortili, frequentava 1 terza. Ancora la sfortuna: rubano la motoretta al Brescia, e il 20 apri le egli scivola su una buccia di banana, si frattura una gamba. « Dovevo stare 40 giorni inges sato — ci dice —. Come fare' Mia moglie ed io ci siamo guaidati in faccia: 11 fitto da pagare e tutto il resto. Allora lei ha det to: "Andiamo in giro io e Vincenzo" e il giorno dopo sono andati nelle corti, il bimbo con la fisarmonica. Gli ho insegnato io a suonare ». Andiamo a trovare la moglie e ci dice: «A casa erano sempre discussioni perché lui voleva essere autoritario. Beveva, diventava violento e mi picchiava. E1 guarito, gli hanno tolto il gesso, ma non ha più voluto andare nei cortili e per le strade. Diceva che andava bene cosi : io e Vincenzo, qualche volta anche Lorenzo L'altra sera, dopo una lite più violenta, non ho più sopportato e sono fuggita con i bi.nbi » Vincenzo e Lorenzo sono 11 con lei. Due bei bambini intelligenti, ma sono spauriti e non sorridono, perche troppo presto hanno, conosciuto la sfortuna e la fame hanno tremato alle liti del genitori, hanno steso la mano ai pas santi•^ Maria Brescia con Vincenzo e Lorenzo: «Non ho più sopportato e sono fuggita»

Persone citate: Donato Brescia

Luoghi citati: Brescia, Melfi, Pero, Potenza