Indagine sulla morte del prof. Cavallazzi caduto in un cinema durante una perizia

Indagine sulla morte del prof. Cavallazzi caduto in un cinema durante una perizia Indagine sulla morte del prof. Cavallazzi caduto in un cinema durante una perizia Aveva 55 anni: è precipitato da dieci metri mentre compiva un sopralluogo - Notissimo a Milano, aveva legato il proprio nome alle inchieste su Rina Fort, Roberto Dalla Verde e Paola Del Bono ' (Dal nostro corrispondente) Milano, 24 giugno. La salma del prof. Desiderio Cavallazzi, morto tragicamente in un cinema di Mercato Saraceno, presso Cesena, mentre compiva una perizia, è stata trasportata a Milano, stasera il cadavere del professore, vegliato dalla moglie e dalle figlie, è all'obitorio. Vi sarà probabilmente una inchiesta. Il prof. Cavallazzi era stato inviato dall'Istituto di medicina legale di Milano nella cittadina romagnola per effettuare un sopralluogo nello stabile del cinema < Odeon >, dove qualche tempo fa un operaio aveva riportato una grave mutilazione azionando un venti- latore collocato nella parte alta dello stabile. Il professore, salito con altre persone all'interno del soffitto, per aver posto un piede in un punto che non offriva sufficiente resistenza al peso, ne ha provocato il crollo parziale e attraverso il varco è precipitato nel vuoto da una altezza di dieci metri. La notizia della disgrazia, avvenuta ieri pochi minuti prima di mezzogiorno, si è diffusa rapidamente a Milano dove 11 prof. Cavallazzi aveva acquistato larga fama, in questi ultimi dieci anni. Subito il prof. Caio Mario Cattabeni, rettore dell'Università degli studi di Milano e direttore dell'Istituto di medicina legale, è partito alla volta di Mercato' Saraceno. Desiderio Cavallazzi era nato a Milano nel febbraio 1908 e si era laureato in medicina e chirurgia nel 1933. Dopo un tirocinio alla divisione medica e alla divisione chirurgica dell'Ospedale Maggiore, era andato in Africa Orientale dove aveva prestato servizio come ufficiale medico. All'Istituto di medicina legale di Milano aveva fatto il suo ingresso, come assistente effettivo, nell'ottobre 1936. Chiamato alle armi nel giugno 1940 era stato destinato al fronte occidentale dove aveva diretto un reparto < infettivi > in un ospedale da cam po. Terminato il secondo conflitto mondiale, era ritornato all'Istituto di medicina legale e, dopo essere diventato aiuto ordinario, nel 1942 aveva conseguito la docenza. Nel 1950-51 aveva fatto parte di una commissione per lo studio della riforma carceraria Dal '55, da quando cioè il prof. Cattabeni era subentrato al prof. Cazzaniga, era vice direttore dell'Istituto di medicina legale. Nella sua lunga carriera professionale aveva compiuto un numero enorme di perizie, circa quindicimila: una cura particolare aveva dedicato, in questi ultimi tempi allo studio — dal lato della prevenzione e della statistica — degli incidenti sul lavoro nel set- o tore edilizio. La sua notorietà aa08 a n ia a e o iintuto etm no e o gli veniva però dal fatto di aver legato al nome centi naia di complessi <casi> giudiziari per risolvere i quali l'apporto del perito è stato determinante. Tra i «casi» più clamorosi di cui si occupò furono la stra ge di Rina Fort, l'assassinio di Silvia Da Pont (la giovane cameriera che fu trovata cadavere in un baule nel solaio della casa di Carlo Candiani, a Busto Arsizio), la vicenda legata a. Paola Del Bono, la mondana annegata nei pressi dell'idroscalo, e all'ing. Roberto Dalla Verde. Ultimamente, poi, con la sua perizia riuscì a smascherare gli « amanti diabolici» di Lentate. g. m. li professor Cavallazzi