Il Mec chiede a Mosca di intensificare i rapporti

Il Mec chiede a Mosca di intensificare i rapporti In un convegno tra economisti di tutto il mondo Il Mec chiede a Mosca di intensificare i rapporti Per la prima volta riuniti a Bruxelles i rappresentanti dei Paesi comunisti e della Comunità europea - Dichiarazioni di Spaak: «Il nostro intervento per risolvere i problemi internazionali è ormai indispensabile» {Nostro servizio particolare) Bruxelles, 24 giugno. La Comunità economica eu; ropea ha chiesto all'Unione Sovietica e et Paesi dell'Europa Orientale di allacciare relazioni diplomatiche con 11 Mec. Com'è noto, infatti, 55 Paesi hanno già a Bruxelles una rappresentanza diplomatica presso la Cee. I Paesi dell'Europa Orientale, invece, non soltanto non hanno riconosciuto il Mec, ma non hanno perso occasione per fingere d'ignorarlo nei rapporti commerciali o per criticarlo apertamente come strumento di discriminazione economica o anche come elemento perturbatore nella politica mondiale. La richiesta alla Russia, Polonia, Ungheria, Cecoslovacchia, Bulgaria e Romania è stata fatta dal commissario della Cee, Rey, e subito appoggiata dal ministro degli Este ri belga, Spaak, durante un convegno fra economisti di tutti i Paesi del mondo svoltosi nei giorni scorsi a Bru< xelles: presentato come un «colloquio fra Est e Ovest» in quanto sedevano per la pri ma volta a fianco a fianco 1 rappresentanti dei Paesi comu nisti, dei Sei, dell'Africa e del l'America Latina, tale convegno aveva appunto per tema i problemi politici ed economici sollevati dall'esistenza del Mercato Comune. Si è parlato naturalmente delle relazioni commerciali fra l'Europa dei Sei e 1 Paesi del blocco sovietico: si è accusato 11 Mec, specialmente da parte del delegati polacchi e cecoslovacchi, di voler instaurare una economia ristretta a vantaggio di pochi Paesi privilegiati; si è ribattuto che le nazioni dell'Est sono state quelle che, fra tutte, hanno tratto 1 maggiori vantaggi dal l'esistenza della Comunità (le importazioni dall'Est verso la Cee, infatti, sono aumentate dal 1958 ad oggi da 0,7 miliardi di dollari a 1,2 miliardi, pari ad un incremento del 77 per cento). Ma nel complesso, secondo certi osservatori — i giornalisti non erano ammessi alla riunione — l'atmosfera non è parsa troppo tesa: segno — si dice — che le possibilità di intesa esistono: gli Etessi rappresentanti sovietici Aboltin, uno dei maggiori economisti di Mosca, e Koulikov non avrebbero lanciato troppe accuse al Mec, limitandosi ad osservazioni di stretta natura economica. Rapporti apparentemente distesi, dunque, ciò che fa sperare che la proposta lanciata da Rey e da Spaak per l'inizio di relazioni diplomatiche fra 1 due mondi non cada nel nulla; e che qualcosa stia cambiando lo si sa anche da certi atteggiamenti presi recentemente da alcuni Paesi del blocco orientale nel confronti della Cee per un incremento degli scambi commerciali. Una serie di interventi sono pure stati fatti durante il convegno di Bruxelles da parte dei rappresentanti dei Paesi terzi, soprattutto dall'ex-presidente del Brasile, Kubitschek che ha tenuto a sottolineare 11 < ruolo di enorme impor tanza» che può ancora svolgere il Mec nel confronti dal Paesi sottosviluppati. Ciò che ha fatto concludere a Spaak organizzatore del convegno che <la nostra unità ha aumentato le nostre responsabilità nei confronti di tutto il mondo: è un fenomeno che non e-vevamo previsto nel '58; molti Paesi ora si rivolgono al Mec mentre non l'avrebbe ro fatto se fossimo rimaste nazioni separate. Slamo divenuti un'entità commerciale ed economica talmente forte che la nostra partecipazione alla soluzione dei problemi mon diali è ora assolutamente indi ■peasablls». a. d.

Persone citate: Spaak