Fu "l'uomo delle siluranti,,
Fu "l'uomo delle siluranti,, Fu "l'uomo delle siluranti,, Bordighera, 24 giugno. Il duca di Genova aveva ereditato questo titolo alla morte del padre nel 1931: fino allora aveva il titolo di principe di Udine. Entrato all'Accademia navale di Livorno nel 1901, passò tutta la vita sul mare, terminando la carriera col grado di ammiraglio di squadra. Ebbe incarichi e missioni in Oriente, in Africa e negli Stati Uniti; nel 1905 fece il giro del mondo a bordo di un incrociatore ed a Pechino fu ricevuto in udienza dall'imperatrice. Durante la prima guerra mondiale fu chiamato l'<uomo delle siluranti», essendo sempre al comando dei cacciatorpedinipri «Nievo» o « Sparviero ». Gli furono conferite due me daglie d'argento all'Ordine militare di Savoia e la croce di guerra francese. Nelle moti vazionl è dato risalto alla « esemplare serenità d'animo e prontezza di decisione riuscendo costantemente a tenere sotto il fuoco le navi avversarle e recando loro gravi danni; dando a tutti r dipendenti bell'esempio di alte virtù militari ». Nel 1917 partecipò, come esperto navale, ad una missione negli Stati Uniti insieme con Bonomi, Nitti ed altri parlamentari allo scopo di organizzare la collaborazione fra i due Paesi. Dopo l'8 settembre fu ispettore di forze navali nell'Italia del Sud. I duchi di Genova, che non ebbero figli, erano giunti a Bordighera nel dicembre del 1948, reduci dall'esilio in Portogallo e avevano stabilito la loro residenza in questa città. Nella villetta di Poggio Ameno il duca di Genova- fu lieto di vivere come uno dei molti turisti anziani che non amano farsi coinvolgere dalla mondanità e dal rumore del centri più noti. Pino a qualche anno fa gli piaceva andare in bicicletta poi, quando i medici lo esortarono ad un più attento riposo, si dedicò all'altro suo hobby, la fotografia II duca Ferdinando era fra tello di Filiberto, dUca di Pi stoia, della principessa Bona moglie di Conrad di Baviera, di Adalberto duca di Bergamo, della principessa Maria Ade laide, moglie del principe Leone Massimo, e di Eugenio duca di Ancona, tutti viventi.
Persone citate: Bonomi, Eugenio Duca, Leone Massimo, Maria Ade, Nievo, Nitti
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