Pullman gremito di operai precipita in un fiume: quattro morti; 48 feriti

Pullman gremito di operai precipita in un fiume: quattro morti; 48 feriti Sciagura sul greto del Sele, presso Salerno Pullman gremito di operai precipita in un fiume: quattro morti; 48 feriti Cinque sono in fin di vita - Tre vittime erano donne che viaggiavano sull'autobus - La quarta è un pastore, investito dalla corriera nella caduta - Forse l'incidente è stato causato dall'eccessivo carico: il. veicolo poteva portare 60 passeggeri; a bordo, invece, ve n'erano 86 (Dal nostro inviato speciale) Salerno, 21 giugno. Una corriera gremita da 86 operai e braccianti che dà vari paesi alle falde dei monti Alburni andavano a lavorare nella zona di Campolongo, nel comprensorio di bonifica del Sele, è precipitata dalla via delle Calabrie, schiantandosi, con un salto di SO metri, sulla riva del fiume Sele: vi sono stati quattro morti e 48 feriti. Di questi — tutti ricoverati negli ospedali di Salerno e della Croce Rossa di Eboli, nella clinica « Salus » di Battipaglia e nell'Istituto Ortopedico di Campolongo — una decina risultano gravi. Per cinque, i medici ritengono che le loro condizioni siano di imminente pericolo. Fra i morti vi sono tre donne: Santina Polito di 55 anni, di Altavilla Silentina, madre di sei bimbi; Gemma Moccaldi di 41 anni, vedova e con una figlia e Michela Reina di 37, da Corleto Monforte, sposata e madre di due figli. La quarta vittima non si trovava sulla corriera. Era un pastore di Colliano, Antonio Bevilacqua, di 60 anni. Dal suo paese si era recato nel vallone, ove il Sele malgrado il caldo scorre ancora abbondante, per far dissetare il gregge. Il pastore, aiutato dal cane « Mustafà », seguiva in bicicletta le pecore (una trentina sono state maciullate) La sua morte, mentre percorreva un sentiero che passa sotto la statale 19 dalla quale la corriera •) precipitata, è avvenuta per caso: il pullman, nella caduta sul greto l'ha travolto e stritolato. Per Questo motivo la identificazione della quarta vittima è avvenuta soltanto a tarda sera. La corriera era partita stamane alle 6 da Corleto Man forte. Aveva compiuto ferma te a Sant'Angelo Fasanella, Ottati, Castelcivita, Centrane, Canneto di Postiglione e Serre. La località dove la corriera è precipitata prende nome dal fiume, Sele, ed è presso Persano. Il punto esatto è al chilometro 14 da Battipaglia, e a 6 km. da Eboli. Il pullman, appartenente alla ditta « Luigi D'Alessio », era pilotato da Angelo Cicatelli di £9 anni, congedatosi recentemente dal Cor¬ po degli autieri dopo il servizio di leva. Il cantoniere Giuseppe Rumolo, dell'Anas, ha detto: « Mi trovavo a lavorare a un centinaio di metri distante dal punto della sciagura: Ho visto la corriera che sfondava il parapetto e volava capovolta sul greto del fiume. Poi ho sentito un tonfo- attutito dalla vegetazione. Sono accorso: si udiva un pauroso coro di lamenti. Dai finestrini sfondati usciva gente con il volto e le braccia coperte di sangue e si arrampicava risalendo sulla via. Per un viottolo mi sono recato di corsa giù, nel vallone, presso la cabina della società elettrica sedac. Là il custode, Vincenzo Mancini, aveva già telefonato a Salerno ». Ma, prima dei Vigili del Fuoco e dei carabinieri, sono giunti da Persano » soldati del Centro corazzato. Poi sono arrivati soccorsi ed autoambulanze. Il Sostituto Procuratore della Repubblica, Redento Rizzoli, ha concesso l'autorizzazione a rimuovere le quattro salme; la corriera, sollevata con gru. e caricata su un gigantesco auto carro trainato da trattori, è stata trasportata nel deposito del Centro corazzato a disposizione dei periti che verranno nominati dall' autorità giudiziaria. L'autista in un primo tempo era fuggito; poi si è spon taneamente presentato ai carabinieri di Serre. Il giudice, dopo averlo lungamente interrogato, gli ha comunicato l'incriminazione per quadruplice omicidio colposo e lesioni colpose plurime ordinando gli di etisere facilmente reperibile. Ma non ne ha dispo sto né l'arresto né il fermo, consentendogli di ritornarse ne a casa (è celibe e vive insieme alla madre) in attesa delle decisioni che prenderà il Procuratore della Repubblica. Le cause della sciagura possono avere origini varie: la via in forte pendenza, la curva stretta, il carico eccessivo (oltre a 45 posti a sedere ve ne sarebbero stati non più di una quindicina in piedi, mentre i viaggiatori erano 86). La causa principale è stata questa: la sbarra di accoppiamento della ruota sinistra si ora sbullonata e quindi non obbediva più al comando. Così, al momento di imboccare il ponte sul Sele, il pullman ha sbandato, è uscito di strada demolendo 16 metri di parapetto ed è piombato nella scarpata che scende fino al fiume. Non v'è dubbio che la mancata manutenzione costituisce una responsabilità precisa del conducente, che dovrebbe accorgersi lui dell'inefficienza del veicolo affidatogli. Sul piano dei danni, è responsabile la ditta proprietaria della corriera, che però è largamente coperta dall'assicurazione. c. g. L'autobus precipitato nella scarpata in riva al Sele mentre viaggiava da Salerno a Battipaglia (Telefoto)