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Violente reazioni brasiliane alle accuse pubblicate in Italia Il Brasile ha "comperalo,, il Molo mondiale? Violente reazioni brasiliane alle accuse pubblicate in Italia Si smentisce la voce, ma la visione privata del film Brasile-Spagna ha suscitato qualche perplessità - Contro-accuse ad Helenio Herrera (Dal nostro corrispondente) San Paolo, 21 giugno. La clamorosa rivelazione di un radiocronista brasiliano riportata poi da un giornale sportivo italiano secondo la quale i brasiliani avrebbero « addomesticato » alcune partite per vincere i campionati del mondo, è rimbalzata nuovamente In Brasile suscitando, come era logico aspettarsi, molti sdegnati commenti, ma anche qualche perplessità. Il primo oggetto delle proteste brasiliane è l'allenatore dell'Inter Helenio Herrera, il quale (a proposito di Spagna-Brasile dei mondiali) aveva energicamente confermato il pessimo arbitraggio.- L'epiteto più gentile., co,.-. niato oggi dai giornalisti è dagli sportivi brasiliani per Helenio Herrera è stato quello di «allenatore della dolce vita». Intraducibili o addirittura irriferibili gli altri termini adoperati a proposito dell'allenatore spagnolo dell'Inter. Del resto, c'era da aspettarselo. Appoggiando la denuncia formulata contro 1 brasiliani, che avrebbero vinto i mondiali di calcio dell'anno scorso corrompendo gli arbitri di Santiago del Cile, Herrera ha inferto un altro duro colpo allo sport nazionale del Brasile, già in crisi da qualche tempo. «Come può Herrera, implicato in tanti clamorosi casi di doping — si dice a San Paolo ed a Rio — di¬ ventare il moralizzatore del calcio brasiliano? Come possiamo accettare passivamente le sue accuse?». Così si è espresso oggi un noto commentatore sportivo, certamente uno dei più pacati. Intanto, anche il giornalista Claudio Carsughi che inviò a «Tuttosport» il suo interessantissimo ma esplosivo articolo, ha -leavuto dure critiche dai suoi colleghi brasiliani. Carsughi, nato in Toscana, si trasferì a Saa Paolo nel 1946, ed oggi lavora come cronista sportivo presso una stazione radiofonica. «Non credevo di provocare tanto chiasso — ci ha detto. — La voce correva da .tempo negli ambienti sportivi ed io non'.ho.'fatto, altro ;che riferirla, cori tutte le cautele del caso». Le proteste violente e la pacata esposizione del collega Carsughi, il quale — è bene ripeterlo — ha trasmesso una voce corrente negli ambienti sportivi locali con le cautele del caso, non riguardano il nocciolo della questione. Non si risponde cioè alla domanda: « Il Brasile ha o non ha addomesticato delle partite in Cile? ». A tale scopo negli ambienti della federazione di calcio brasiliana si parla di una inchiesta approfondita per chiarire la verità. La partita Brasile-Spagna, cui ha fatto riferimento Herrera accusando l'arbitro di completa parzialità, verrà studia¬ ta minuto per minuto. Questa possibilità è. stata concessa già stanotte ad un piccolo gruppo di corrispondenti stranieri e di giornalisti locali che sono stati invitati da una agenzìa dì pubblicità ad assistere alla registrazione in «ampex» dell'incontro di un anno fa. La proiezione ripetuta più volte, è terminata soltanto alle sei di questa mattina, dopo otto ore di commenti e di discussioni accesissime. A detta del tecnici, l'arbitraggio è stato «a posto». Purtroppo, però, non erano soltanto 1 tecnici ad assistere alla proiezione, e così si è discusso a lungo su un preteso fallo del terzino sinistro Nìlton Santos commésso ih' area di Tlgoré, e nòb5punito con il «penalty» dall'arbitro cileno Sergio Gustannante Gonzales. Poi è saltato fuori che uno dei segnalinee di questa partita, l'uruguaiano Marino, era stato invitato il giorno stesso dell'incontro a firmare un vantaggiosissimo contratto per arbitrare durante il campionato brasiliano di calcio della stagione '62-'63. Se questo elemento risultasse vero 1 sospetti potrebbero acquistare maggior consistenza. Ma come si potrà dimostrare un fatto del genere? C'è chi afferma ohe esistono documenti che verranno pubblicati a breve scadenza, ma anche questa è una prospettiva assai remota. Alessandro Porro