«Accetti la tua nomina a sommo Pontefice?» Montini, commosso ma tranquillo: «Accetto»

«Accetti la tua nomina a sommo Pontefice?» Montini, commosso ma tranquillo: «Accetto» «Accetti la tua nomina a sommo Pontefice?» Montini, commosso ma tranquillo: «Accetto» Si dice che sia stato eletto già nel pomeriggio di giovedì e che abbia chiesto di ripetere le votazioni per essere certo che tutti avessero ben meditato la sua elezione - Il cardinale belga Suenens spiega la scelta del nome Paolo VI: «Richiama la memoria {dell'Apostolo delle genti, significa apertura al mondo, significa predicazione e dialogo» - All'uscita dalla clausura il card. Ottaviani esclama trepidante: «Avete visto quant'è bello!» Roma, 21 giugno. Il cardinale Montini è diventato Papa Paolo VI dopo un brevissimo Conclave e là sua prima decisione è consistita nel confermare alla Segreteria' di Stato il card. Amleto dcogncii. Bastano questi due elementi per far subito capire che la sua elezione è avvenuta senza notevoli contrasti nell'interno della Sistina e che la maggioranza dei voti che lo hanno elevato alla Cattedra di Pietro è stata così netta, così precisa, da escludere qualsiasi concessione alla parte avversa circa la nomina del segretario di Stato. Dunque, la via indicata da Angelo Roncalli sarà continuata. Ricordiamoci che nell'annunciare ai milanesi la morte di Giovanni XXIII, il card. Montini disse: « Dovremo ripensare a questo Pontificato come un grande fenomeno di interiore rigenerazione cattolica e di esteriore cap :*à di colloquio e di comune salvezza ». Una voce circola con insistenza stasera nel Vaticano, e da molti viene data addirittura come sicura. E cioè, che Montini ebbe già nelle votazioni di ieri pomeriggio la maggioranza dei voti: tuttavia si riservò di accettare desiderando che i cardinali avessero tutta una notte per meditare sull'opportunità o meno di mettere la sua persona sulla Cattedra di Pietro. E sta¬ mane sarebbero cadute le residue obbiezioni, Montini sarebbe stato eletto all'unanimità. Di certo possiamo dire solo che quando il Collegio dei Cardinali è uscito dal i- i t.„ Conclave un giornalista ftadomandato al Cardinale africano Rugambwa come mai il Senato della Chiesa aveva terminato così presto i suoi lavori. E il Cardinale negro ha risposto: « Sì, abbiamo fatto presto, e anche bene... Altrimenti, Dio solo sa quanto tempo il Conclave sarebbe durato ». Perciò, contràriamente al proverbio, questa volta chi è entrato Pava nel Conclave, Papa ne è uscito. Tuttavia, se la maggior parte dei consensi non fosse caduta subito, dopo le prime votazioni che hanno sempre carattere dimostrativo, su Montini, la scelta sarebbe poi diventata lunga e difficile. Ancora un particolare che ci può fornire indizi sull'atmosfera ch'è prevalsa durante i lavori del Conclave. Il Cardinale Ottaviani, ch'è considerato un xpoceV liano » tutto di un pezzo e che a Roma è famoso per la sua rude franchezza, era sinceramente commosso, quasi trepidante, quando si è affacciato alla loggia centrale della Basilica per annunciare al mondo il ^audium magnum- ««« * non è uomo da fingere, la commozione era sicuramente un moto sincero del cuore. Lo stesso Ottaviani, quando stasera i Cardinali hanno lasciato la clausura del Conclave, ai Monsignori di Curia che gli andavano incontro non faceva che ripetere: « Avete visto quanto è bello... Avete visto quanto è bello ». E ancora vibrava della commozione che gli avevamo visto a mezzogiorno e specialmente sentito nel timbro della voce. E, diciamo la verità, quella commozione, così profonda eppure lieta, è stata subito condivisa anche da noi, dalle decine di migliaia di persone che si trovavano nella piazza, col batticuore, ad aspettare di sapere chi sarebbe stato il nuovo Papa. Tutto si è svólto nel breve tempo di una sola ora. Seguiamo l'incalzare degli avvenimenti sulle notizie lanciate dall'Ansa, sotto forma di flashes. «Ore 11,22: la fumata è stata bianca-». « Ore 12,11 : Papa è stato eletto il cardinale Montini». « Ore 12,12: il nuovo Pontefice ha assunto il nome di Paolo VI». « Ore 12,21: Paolo VI ai è affacciato sul¬ la loggia esterna della Basi-Ìslica ». Tutto in un'ora: per l'esattezza in 59 minuti. Tuttavia, per noi che eravamo giù, nella grande piazza, in attesa sotto il sóle a picco col cuore carico di fervide glusbppp speranze ma anche di pun genti timori, quanto è stata lunga quell'ora. E come'stasera continua tuttora, a turbinare nella mente, con impressioni e sensazioni che premono confuse da ogni parte. Il cielo era limpido, forte il sole. Verso le 10,80 capannelli qua e là, neMa parte in ombra della piazza o sotto il riparo del porticato; tutta la rimanente parte dellayiazza si presentava quasi deserta. Schierati in prima fila, a ridosso delle transenne, centurie di cineoperatori, fotografi, operatori della tv con i loro lunghissimi teleobbiettivi: quasi tutti vestiti nei modi più stravaganti, stavano nell'ombra di ombrelloni balneari, impazienti, nervosi. Ma poco prima delle 11, esattamente come ieri, gente è cominciata ad arrivare da tutte le parti: ^ avevano tutti fretta e appena arrivati al centro della piazza alzavano gli occhi verso il tubo verniciato d'argento della Sistina. Mólte facce erano accigliate, scoppiavano discussioni e qualche alterco. « Vogliamo un Papa che la pensi come quel poveretto ch'è morto », dicevano i più, la grande maggioranza. Tuttavia, qua e. là parlavano con un'aria di esultanza le persone favorevóli al cardinale Ruffini. Come vi abbiamo riferito ieri sera, sempre più, eccitata da più parti, andava prendendo credito la voce che i cardinali favorevoli all'arcivescovo di Palermo, noto soprattutto per un'intervista in favore del generale Franco, avrebbero finito col prevalere. In alcuni ambienti politici e finanziari di Roma davano stamane per certa l'elezione di Ruffini. E anche questa eventualità contribuiva a tenere gli animi sospesi, eccitati, sotto il sóle che picchiava sempre più forte in piazza San Pietro. A paragone di oggi, la fólla di ieri, seppure tesa, emozionata, era una folla festosa. La gente, si diceva, aveva fretta, voleva la fumata bianca. Si pensava che tm Conclave breve sarebbe stato un indizio che-i cardinali avevano eletto Montini. Tuttavia, i guastafeste la intendevano diversamente: insistevano nel citare le personalità o gli ambienti da cui avevano appreso che l'eletto sarebbe stato certamente Ruffini. Alcuni, specie i più anziani, consigliavano invece prudenza e pazienza. Ricordavano che di solito un Conclave dura diversi giorni: anche per Roncalli ne occorsero tre. Poi all'improvviso un filo di fumo alla canna fumaria sulla Sistina, e d'un tratto un gran brusio, tutti con le bocche aperte e gli occhi fissi lassù. Dopo le delusioni di ieri, la gente non si fidava più dei suoi occhi: il filo di fumo lassù, lontano, sembrava proprio bianco, ma anche ieri a mezzogiorno e ieri sera era ap¬ parso bianco. Poi il fumo ha preso impeto, e questa volta, sì, era bianco, proprio bianco, di un bianco vivo, allegro, netto. Usciva dalla parete di fondo della Sistina e, prima che il vento lo disperdesse, il sole faceva in tempo a farne un lungo fiocco d'argento. Abbiamo gridato tutti insieme, ma il batticuore semmai è ora diventato più forte: Montini o Ruffini f E' cominciata una gran corsa per arrivare alle transenne, per essere più vicini alla loggia dove sarebbe apparso fra breve il nuovo Papa. Arrancavano con V affanno anche vecchiette e mamme con bambini piccoli. Un gruppo di suore è caduto in ginocchio, la piazza brulicava, gridava, era tutto un fermento che le parole non sanno descrivere. E appena qualche minuto dopo la fumata, ecco di minuto in minuto riempirsi gli spazi vuoti della piazza: la gente arrivava di corsa, arrivava come in un tumulto dalla larga via della Conciliazione, sbucava da ogni viuzza, emergeva da sotto i portici. Tutti temevano di non fare in tempo. Qua e là ombrellini e seggiolini abbandonati e che la ressa.'calpestava senza Vedere. E intanto sempre più tesa l'emozione, sempre più forte il batticuore. Eravamo in mólti a sentire o a dirci che dalla scelta fatta dal Collegio dei cardinali dipendeva il modo come sarebbero andate mólte cose, una più importante dell'altra, in Italia e nel mondo intero. Verso mezzogiorno, nello spazio recintato che sta davanti alla Basilica si è schierato un reggimento italiano di formazione: banda dei carabinieri, un battaglione di carabinieri, una compagnia di marinai, una di avieri e una di guardie di P. S. Erano bei reparti, manovravano con sciolta eleganza, ma chi li stava a guardare? Tutti gli occhi ora erano attaccati ai movimenti di persone che si intrawedevano dietro le finestre del Palazzo Apostolico. Allo stesso modo, nessuno ha prestato attenzione al reparto di guardie palatine che si era schierato di fronte alla Basilica, con la bandiera; e poco dopo è comparso anche un reparto di gendarmi pontifici. Alle ore 12,11 infine si sono aperte le finestre delNicola Adelfi Contìnua a pagina 2 nella prima colonia Una folla immensa «i è raccolta in Piazza 8. Pietro par salutare la prima apparizione di Papa Paolo VI (Telefoto «Associated Presa»)

Luoghi citati: Italia, La Loggia, Roma